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Combustione umana spontanea

Ultimo Aggiornamento: 11/02/2009 19:20
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Utente Senior
06/02/2009 21:33

Re:
(richard), 06/02/2009 19.56:

Il veramente difficile sta nel saper ridestare questa energia sopita in ogni essere umano,almeno in coloro che posseggono l'anima.




ma io non ho ancora capito..come si capisce se un umano ha un anima?? e poi, fai capire che non tutti la hanno (si lo so,mi ricordo del fatto che solo il 20% della popolazione la ha)...chi la ha? come fa a rendersene conto?
è una domanda rivolta a tutti


lachaise, gli addotti hanno parlato? [ovvero, hanno risposto alle mie domande?]
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Utente Master
06/02/2009 22:34

Nelle regressioni ipnotiche del prof.Malanga sugli addotti è venuto fuori che la stragande maggioranza degli umani rh- avendo un DNA ibrido alieno-umano sono i soli possessori dell'anima quale contenitore di molteplici esperienze di vite passate.
Ed è proprio di questa che gli extra si vogliono impossessare per usarla a loro vantaggio in modo che alla loro morte le esperienze non vadano perdute ma temporaneamente allocate in questo contenitore. [SM=x708804]
[Modificato da (richard) 06/02/2009 22:35]
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06/02/2009 23:08

rh negativo?
gruppo sanguigno, o il fattore rhesus? ovvero della proteina sopra i globuli rossi?

sorry,non sono informato




comunque...io sono 0 positivo.
[Modificato da Diego95 06/02/2009 23:12]
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Utente Master
06/02/2009 23:17

Personalmente non ne sono molto informato,e se non vado errato, questo preciso argomento è di la da essere studiato dal prof.Malanga
per il momento,visto il gran numero di casi di cui si sta interessando
da tempo. [SM=x708804]
[Modificato da (richard) 06/02/2009 23:17]
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06/02/2009 23:46

molto bene

ti ringrazio richard


sto leggendo ora qualche articolo su questo malanga.

molto bravo

07/02/2009 11:30

Re:
fattore Rhesus... ma ci sono studi in corso riguardo il collegamento tra fattore RH- e le abduction.
e' un argomento ancora non del tutto chiarito.
Cosi' come non è del tutto chiara la teoria secondo cui solo il 20% degli umani possiede anima....è un dato venuto fuori in ipnodi,ma è sicuramente da approfondire.
per quanto riguarda la combustione umana spontanea,invece, sembra si sia arrivati ad una svolta.
Il tutto è partito da dichiarazioni di addotti,che dicevano di aver avuto strani casi in famiglia (le adduzioni avvengono su base genetica,quindi se è addotto il figlio lo è anche la madre o il padre ecc ecc)
da questo dato si è cercato di capire la causa.
Inizialmente si pensava che durante il tentativo di prelevamento degli alieni qualcosa andasse storto, e l'addotto veniva fritto dagli alieni stessi.
Con nuovi dati a disposizione,pero' si è capito che non era cosi',ma la strada da percorrere era un'altra: la causa delle combustioni e' la stessa anima, che stufa di subire abductions, in casi estremi decide di liberarsi incenerendo letteralmente il proprio contenitore.
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Utente Senior
07/02/2009 14:26

quindi l'anima è un parasssita, non è parte di alcuni di noi!
intendo dire...non è come la coscenza, che anche se stufa, mica scappa.
07/02/2009 17:40

Re:
l'anima è coscienza, o meglio: è la parte dell essere umano che ne ha piu' di tutti.
un parassita è un essere che per sopravvivere ha bisogno di attaccatsi ad un ospite (tipo l'essere di luce,che succhia energia dagli uomini) l'anima invece non ha bisogno del corpo. entra nei corpi solamente per fare esperienza, cioè per acquisire conoscenza e coscienza delle cose.

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Utente Senior
08/02/2009 01:57

ma poi,quando il corpo muore? cioe..i nostri ricordi ecc rimangono nell'anima? ovvero, noi stessi rimaniamo nell'anima? o nel nostro spirito? gli addotti dicono qualcosa su questo?

oppure, l'anima è qualcosa di staccato a noi,che quando muoriamo se ne va in un altro corpo
08/02/2009 10:29

Re:
è un argomento ricco e complesso.
la reincarnazione,cosi' come viene descritta in vari testi sacri, non esiste.
..e non esiste per un semplice fatto: non esiste il tempo.
l'anima non lo percepisce, lei il tempo non sa cosa sia (infatti è immortale), quindi non potrebbe incarnarsi in un corpo, e POI in un altro, e DOPO in un altro ancora.
il prima ed il dopo non esistono. passato,presente e futuro non esistono.
l'anima quindi entra in tutti i suoi contenitori (che noi percepiamo come passati e futuri) CONTEMPORANEAMENTE.
e' come se i vari corpi non fossero in epoche diverse,ma solamente in diverse stanze della stessa casa.
ecco che quindi se l'anima prenderà coscienza di una determinata cosa (tipo che non è un bene lasciarsi prendere dagli alieni) l'anima non ci stara' piu' a questo giochetto,e non si fara' mai piu' rapire: nè in quel corpo in cui ha preso coscienza,nè in tutti gli altri suoi corpi passati e futuri.
questo è per quanto riguarda la reincarnazione.

in ipnosi spessissimo vengono fuori ricordi di vite passate (che per l'anima non sono passate,ma semplicemente racconti di un contenitore da un altra parte)

[Modificato da Lachaise-L-N- 08/02/2009 10:30]
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Utente Senior
08/02/2009 12:55

Re: Re:
davvero interessante.

lachaise, stiamo facendo un domanda-risposta che riguarda solo noi due ormai [SM=g27828]


pero,voglio farti un ultima domanda.
da dove viene l'anima?
08/02/2009 13:20

Re: Re: Re:
Diego95, 08/02/2009 12.55:


da dove viene l'anima?



affascinante mistero.
Non si sa.
è probabilmente stata creata da Dio (non il Dio delle varie religioni) ma un Dio inteso come -Pura Coscienza- e cioè quell asse dell universo che c'è sempre stato, c'è e ci sara' sempre. (gli altri assi dell universo,come si sa sono Spazio,Tempo ed Energia..e sono tutti mutabili a differenza dell asse della Coscienza)


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09/02/2009 10:32

Alcuni casi si sono rivelati montature dei media.
Tra le congetture di tipo fisiologico avanzate da due secoli - a partire dal caso della contessa Bandi di Cesena nel 1731 - vi furono invece l'alcoolismo, che imbibirebbe i tessuti del corpo di etanolo; metano intestinale mescolato a composti infiammabili come la fosfina; elettricità statica; fulmini globulari penetrati nella stanza; nuovi processi metabolici che la scienza non sa scoprire, ecc.
Come dimostrato praticamente già nel 1851 dal famoso chimico tedesco Liebig, la carne non puó però bruciare come il legno, nemmeno se lasciata macerare a lungo in alcool, ma occorre fornire notevoli quantitá di calore dall'esterno (alte concentrazioni di etanolo nel corpo sarebbero comunque mortali per avvelenamento).
Nessun libro di medicina legale fa cenno a questo fenomeno, di cui non esiste alcuna testimonianza oculare, e in nessun caso le autopsie hanno trovato che gli organi interni delle vittime fossero più danneggiati delle parti esterne. Inoltre, esaminando molti esempi, emergono dei fattori comuni che sembrano spiegare i fatti in modo del tutto normale. Le vittime erano di solito anziane, avevano assunto alcool o sonniferi , ed era sempre presente una fonte di fuoco esterna: sigarette, pipe, scaldini, stufe, caminetti eccetera. Spesso vi era anche una fonte supplementare di combustibile, come materassi o poltrone imbottite. Se l'assunzione di alcool non rende un corpo più infiammabile, sicuramente facilita il verificarsi di incidenti, a causa dello stato di ebbrezza che induce.
Infine, sono state spesso riportate abbondanti tracce di una sostanza grassa che impregnava gli oggetti circostanti. Pare dimostrato che esista un "effetto candela inverso": i vestiti iniziano a bruciare carbonizzando parte del corpo e facendone colare il grasso, che li impregna e alimenta ulteriormente la combustione: come una candela con lo stoppino attorno anziché in centro. Questo si accorda anche col fatto che le vittime solitamente non erano magre, e che gli arti - soprattutto inferiori - che contengono meno grasso e spesso non sono coperte da indumenti, sono le parti che piú facilmente si salvano, e restano ad aggiungere orrore alla scena dell'incidente.
Manca peraltro una controprova sperimentale completa che un risultato scambiabile per combustione spontanea sia riproducibile in laboratorio. Sarebbero forse necessari ulteriori test pratici: da condurre magari, per sdrammatizzare, su una porchetta.
09/02/2009 11:19

Re:
bello l'esperimento della porchetta [SM=g27828] chissa', se qualcuno ha già pensato a metterlo in pratica.
..anche se pero' queste "spiegazioni ufficiali" che hai elencato,sono già state smentite.


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Utente Esperto
11/02/2009 00:34

Tutte le spiegazioni razionali cadono miseramente quando si va a vedere una cosuccia: un corpo incenerito su una poltrona o su un letto i cui tessuti non sono minimamente toccati dal fuoco o dalle altissime temperature di combustione del corpo... Questa è una bella gatta da pelare come spiegazione mi sa...
11/02/2009 11:05

Re:
panzergt6, 11/02/2009 0.34:

Tutte le spiegazioni razionali cadono miseramente quando si va a vedere una cosuccia: un corpo incenerito su una poltrona o su un letto i cui tessuti non sono minimamente toccati dal fuoco o dalle altissime temperature di combustione del corpo... Questa è una bella gatta da pelare come spiegazione mi sa...



[SM=g1420767] [SM=g1420767] [SM=g1420767]
anche perchè per ridurre in cenere un corpo,in un forno crematorio che supera i 1000gradi ci vogliono ore(e le ossa rimangono intatte) mentre quei fenomeni avvengono mentre le vittime se ne stanno sedute sul divano,o a letto, o comunque nell intimità della propria casetta...e le ossa si dissolvono.
spesso non solo rimangono intatti i mobili accanto alla vittima,ma addirittura i vestiti! quindi l'effetto -porchetta- non puo' essere la spiegazione.
viene confermata invece l'origine interna al corpo, del calore. tutto parte dal plesso solare. è da lì che quella strana energia -esplode-.
particolare agghiacciante è che durante combustioni avvenute in presenza di testimoni le vittime bruciavano senza emettere alcun grido.


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Utente Esperto
11/02/2009 12:53

Ok, qualche tempo fa, Mark Benecke del dipartimento di medicina legale della polizia di New York e il suo collega David Pescod, biologo, hanno presentato, nel corso dell'International Science Festival di Edimburgo, le conclusioni relative a un esame condotto sui 200 migliori casi di presunta autocombustione umana e hanno rilevato alcune interessanti caratteristiche ricorrenti. Per esempio, sembra esserci una correlazione tra l'ubriachezza e l'autocombustione.
Alcuni teorici, all'inizio, avevano suggerito che i tessuti corporei impregnati d'alcol potessero facilitare l'autocombustione; tuttavia, fu fatto notare che una persona sarebbe morta di avvelenamento da alcol molto prima di potere raggiungere un livello di impregnazione dei tessuti tale da renderli infiammabili. Piuttosto, la correlazione alcol-autocombustione è più facilmente spiegabile con il fatto che una persona ubriaca è meno spaventata dal fuoco, e quindi più maldestra a controllarlo e meno capace di reagire in maniera adeguata a un incidente.
Inoltre, è stato scoperto che nei casi in cui la distruzione del corpo è stata minima, l'unica fonte di combustibile sembra essere stata fornita dagli abiti dell'individuo. Dove, invece, la distruzione è stata più devastante, la combustione è stata aumentata da ulteriori fonti carburanti: poltrone imbottite, pavimenti in legno, tappeti, ecc... (attenzione panzergt6 in nessun caso sono stati ritrovate poltrone o letti intatti come dici tu)
Tali osservazioni, unite al fatto che spesso accanto ai corpi bruciati vengono rinvenute possibili fonti di incendio (candele, sigarette, camini, forni, lampade), porta a considerare l'ipotesi dell'autocombustione umana del tutto ingiustificata.
Come si spiega allora che il forno crematorio di un cimitero richieda ben 1.300 gradi centigradi per potere incenerire un corpo? Con il fatto che tale elevata temperatura è necessaria se si intende terminare il processo nel giro di un'ora. Tuttavia, secondo gli studiosi, un corpo umano può essere completamente distrutto da temperature molto più basse se c'è più tempo a disposizione.
Thomas J. Ohlemille, un esperto del Center for Fire Research al Department of Commerce degli Stati Uniti, spiega: “Le morti da incendi provocati dalle sigarette sono tra le più comuni negli Stati Uniti. L'incenerimento si espande lentamente e può a volte consumare mobili interi senza fiamme”.
E' proprio per via delle tante possibilità di spiegazione naturale, e della mancanza di prove convincenti che la comunità scientifica non considera l'autocombustione umana un fenomeno realmente esistente. Non è infatti compreso tra le malattie elencate nell'International Classification of Diseases, compilata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, né nell'Index Medicus, l'indice della letteratura medica.
Cosa dire, infine, del caso della signora Reeser, indicato da molti come "il caso meglio documentato" di autocombustione umana? Apparentemente, non furono trovate fonti esterne che avrebbero potuto dar fuoco alla donna e il corpo fu quasi completamente distrutto. E' stato condotto un attento esame di tutte le fonti originali, a partire dai rapporti della polizia, ed è stato possibile determinare che l'ultima volta che la signora Reeser fu vista (dodici ore prima della scoperta dei suoi resti) indossava una vestaglia di tessuto sintetico, era seduta in una poltrona, fumava una sigaretta e aveva appena preso due pillole per dormire. Una volta che sono noti questi particolari, il mistero si volatilizza: forse, la signora Reeser aveva preso sonno con la sigaretta ancora accesa; questa le era caduta e aveva dato fuoco alla vestaglia. L'imbottitura della poltrona e il grasso della donna possono avere alimentato per varie ore il fuoco - che in questi casi può essere molto basso e non generare fiamme. Il piede, probabilmente, rimase intatto perché, quando le gambe della poltrona cedettero, nel cadere una gamba della signora si tese fuori dal raggio del fuoco.
In conclusione, la convinzione della comunità scientifica è che la teoria dell'autocombustione umana, per quanto suggestiva, non ha alcuna base di scientificità e può avere spiegazioni alternative più semplici. “Le fotografie e i resoconti pubblicati finora su presunti casi di autocombustione”, conclude Benecke, “possono essere spiegati da meccanismi ben noti che si ritrovano presso il sito dell'incidente. Non c'è alcun bisogno di inventare bizzarre reazioni chimiche o attività paranormali per spiegare ciò che viene erroneamente definito come "combustione umana spontanea””.
11/02/2009 13:47

Re:
la causa -alcool- non puo' essere presa in considerazione,perchè moltissime vittime della combustione sono astemie.
Gli oggetti attorno alla vittima vengono SEMPRE trovati intatti. L'unica parte bruciacchiata è solitamente la parte di divano o di letto con cui la persona è stata direttamente a contatto.

-Come si spiega allora che il forno crematorio di un cimitero richieda ben 1.300 gradi centigradi per potere incenerire un corpo? Con il fatto che tale elevata temperatura è necessaria se si intende terminare il processo nel giro di un'ora. Tuttavia, secondo gli studiosi, un corpo umano può essere completamente distrutto da temperature molto più basse se c'è più tempo a disposizione.
Thomas J. Ohlemille, un esperto del Center for Fire Research al Department of Commerce degli Stati Uniti, spiega: “Le morti da incendi provocati dalle sigarette sono tra le più comuni negli Stati Uniti. L'incenerimento si espande lentamente e può a volte consumare mobili interi senza fiamme”.-


Ma qui l'esperto non ha mica risposto alla domanda. ha semplicemente tentato di evitare la risposta.
I mobili bruciano perchè sono composti di legno..tutt'altro sono le ossa umane, che sicuramente non si inceneriscono tramite un -semplice-incendio appiccato per mezzo di una sigaretta o una candela.

C'è poi da dire che non tutti i morti per incendio domestico sono vittime di autocombustione,mi sembra logico (questi ultimi,inoltre, presentano caratteristiche molto differenti)

questo fenomeno è ancora ben lontano dall essere etichettato come -inesistente- dalla scienza ufficiale,che fino ad ora ha dato spiegazioni del tutto insoddisfacenti.
[Modificato da Lachaise-L-N- 11/02/2009 13:48]
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Utente Master
11/02/2009 14:28

Se non hanno spiegazioni convincenti si attaccano al fumo della pipa
perche' anche quello puo' bruciare un essere umano!
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Utente Esperto
11/02/2009 16:05

Scusatemi, non vorrei insistere

A me sembra che gli esperti abbiano perfettamente risposto a chi sostiene che le ossa non possono consumarsi: "un corpo umano può essere completamente distrutto da temperature molto più basse se c'è più tempo a disposizione".
Che altro c'è da spiegare?

Per quanto riguarda l'alcolismo Mark Benecke fa riferimento solo ai 200 migliori casi conosciuti, certo non tutte le vittime di questi incidenti saranno state alcoliste, lo erano semplicemente le 200 vittime dei casi piu conosciuti.
Direi quindi che statisticamente l'alcool puo tranquillamente essere annoverato come una della cause che hanno contribuito a far si che la vittima non abbia reagito prontamente al principio di incendio.
E stato appurato che in molti altri casi le vittime avevano preso dei sonniferi o altri medicinali con effetti simili.

Per quanto riguarda la tesi che sostiene la presenza di poltrone o letti quasi intatti al di sotto dei corpi bruciati, è semplicemente una bufala cresciuta ed alimentata dalle tante versioni che girano in rete sull'argomento. Infatti non vi è traccia nei rapporti della polizia in cui si parla sempre di questi oggetti completamente o quasi completamente consumati e non vi è traccia nemmeno nelle tante foto che circolano in rete.
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