| | | OFFLINE | | Post: 2.976 | Registrato il: 28/10/2005 | Sesso: Maschile | | Utente Illuminato | |
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22/07/2006 05:02 | |
Ma secondo me si tratta di semplice déjà vu. Negli ultimi anni, il déjà vu è stato soggetto di seri studi psicologici e neuropsicologici. La spiegazione più accreditata, secondo gli scienzati di questi campi, è che il déjà vu non è un atto di "precognizione" o di "profezia", ma è in realtà un'anomalia della memoria; è l'impressione di "richiamare alla memoria" un'esperienza che è falsa. Ciò è confermato dal fatto che nella maggior parte dei casi il senso di "reminiscenza" nel momento del déjà vu è forte, ma alcune circostanze dell'esperienza "precedente" (quando, dove e come è accaduta) restano incerte. Allo stesso modo, col passare del tempo, dei soggetti posso mostrare un ricordo forte di aver avuto lo "sconvolgente" déjà vu, ma uno debole o nullo dei dettagli dell'evento/i che stavano "ricordando" quando hanno avuto il déjà vu, e, in particolare, questo potrebbe risultare da una sovrapposizione tra i sistemi neurologici responsabili della memoria a breve termine (eventi che si percepiscono come presenti) e quelli responsabili della memoria a lunga termine (eventi che si percepiscono come passati). La specialista neurofisiologica Stephanie Warn (basata vicino a San Francisco) ha dedicato dello studio sulla questione. La sua conclusione corrente è che il déjà vu è solo la pulsazione del cervello ad un ritmo esponenziale che fa ricordare ad una persone ciò che ha visto il momento prima.
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