Terremoti - dobbiamo rivalutare Raffaele Bendandi?

Per chi non conosce quest'uomo, deve sapere che egli era un astronomo e sismologo autodidatta che trascorse tutta la sua vita ad indagare sulle cause scatenanti dei terremoti.

Qui una breve biografia www.osservatoriobendandi.it/uomo-e-scienziato.html

E qui alcuni accenni della sua teoria (da ricordare che la maggior parte del materiale e della sua opera sono stati distrutti) www.osservatoriobendandi.it/la-teoria.html

In particolare egli sosteneva che la forza gravitazionale dei pianeti, ma in particolare del Sole e della Luna, esercitasse una certa influenza sulla genesi dei terremoti.

La comunitá scientifica non l'ha mai preso in considerazione, anzi molti l'hanno deriso e schernito.

Il cicap, portavoce della scienza "ufficiale" (termine che personalmente odio perché é come se conferisse autorevolezza soltanto a una parte degli scienziati, mentre gli altri non varrebbero nulla) scrive: "[...] distando la Luna in media 384 mila km e il Sole ben 150 milioni di km, questa forza di attrazione non ha effetti misurabili sulla parte solida del pianeta, ma ne ha sulla parte fluida, l'atmosfera e, soprattutto, l'idrosfera."

E ancora: "Ed è proprio qui che la scienza ufficiale diverge dalle idee di Bendandi [...]: se così fosse, essendo le forze di marea abbastanza regolari (l'alta e la bassa marea si alternano infatti ben 4 volte al giorno, ogni sei ore circa) allora anche i terremoti dovrebbero ripresentarsi a cadenza altrettanto regolare, ma così non è.

"Sembrerebbe che la teoria dell'attività sismica indotta dalle forze di marea lunisolare con l'appoggio degli altri corpi celesti, faccia acqua da tutte le parti, o comunque non regga il vaglio della scienza".

www.cicap.org/n/articolo.php?id=273943


Gli studi degli ultimi mesi peró sembrerebbero mettere in discussione le certezze del cicap e della comunitá scientifica, e avvicinarsi un po' di piú alle teorie di Bendandi. Una ricerca svolta dall'Universitá di Tokyo, e pubblicata su Nature a settembre 2016, sostiene infatti che questo collegamento (tra terremoti sole e luna) c'é.


www.focus.it/ambiente/natura/luna-nuova-luna-piena-e-grandi-t...

www.nature.com/ngeo/journal/v9/n11/full/ngeo2796.html

Anche il Presidente dell'INGV, Carlo Doglioni, si é espresso favorevolmente sull'argomento: "Vari studi statistici sembrano indicare che i terremoti sono controllati anche dalle maree, sia liquide sia solide, ma in modo opposto in faglie distensive e compressive. La marea modifica la forma della Terra e sposta immense masse d’acqua, e dunque modifica anche la forza di gravità sia nel valore sia nella direzione. La forza di gravità e il peso dell’acqua e delle rocce modificano il carico litostatico, che di conseguenza agisce in modo differente sulle faglie distensive e sulle faglie compressive. Le maree solide hanno anche una componente orizzontale importante (15-20 centimetri), che potrebbe essere uno dei motori della tettonica, aumentando l’energia in prossimità delle faglie. La componente verticale potrebbe essere l’innesco di attivazione di una data faglia, come una goccia che fa traboccare il vaso. Purtroppo, non sapendo quanto sia grande il vaso e quanto è pieno, non possiamo ancora sapere quale tra le oscillazioni mareali attiverà il grande terremoto".

www.dst.uniroma1.it/dst1/images/stories/persone/Doglioni/2014_LeScienze_Marzo_547_p7...



NB: quando il cicap scrive che se fosse vera questa teoria anche i terremoti dovrebbero presentarsi con regolaritá come le maree, viene in realtá smentito da queste ultime ricerche. Infatti il presentarsi di una marea, come scrive Doglioni piú chiaramente, non deve per forza dar luogo a un terremoto; ma puó certamente contribuire ad acculumare l'energia nelle faglie della crosta terrestre modificandone il carico litostatico (cioé la pressione, il peso delle rocce sulle altre rocce). L'attrazione gravitazionale del sole e della luna altro non é che la goccia che fa traboccare il vaso.

E questa é una piccola vittoria per quella che fino a poco tempo fa veniva etichettata come pseudoscienza, e un'altra sconfitta per la scienza intransigente e scettica di cui il cicap, come detto, si fa portavoce