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01/04/2014 12:15 | |
Parere personale, non ci trovo poi nulla di così straordinario perché questa è solo la dimostrazione che con una sana preparazione scolastica anche una bambina può concretizzare un’intuizione scientifica rendendola un progetto fattibile, per quanto spartana e revisionabile in questa forma.
La scienza non è, non dovrebbe essere considerata, una materia oscura accessibile solo a prescelti che decidono cosa come e per il bene di chi, ma come un sistema completamente aperto di studi, ricerche e sperimentazioni che permette di progredire in ogni ambito.
In teoria non dovrebbero verificarsi i grandi dislivelli di conoscenze e competenze che viviamo oggi, per fare un esempio molto pratico, sono milioni le persone che utilizzano un iPhone ma quasi nessuna di queste sa esattamente come funziona.
Questo è il dislivello.
In realtà non è fondamentale ipotizzare un futuro che vede la nostra civiltà in grado di costruirsi in casa un iPhone, ma lo è immaginare la capacità di sapere come funziona in tutti i suoi aspetti, di conseguenza farne parte e contribuire.
Questa condizione offre il vantaggio che viene a cadere una forma di monopolio sia mentale che economica, ma soprattutto mentale, e che traforma questo dispositivo non più in un oggetto di culto e di tendenza ma in uno strumento in grado di migliorare la vita, relativamente al contesto per cui è progettato ovviamente.
E se questa "forma mentale" tocca tutti gli ambiti scientifici, dalla matematica, all'astronomia alla medicina, è innegabile che il senso della vita cambia radicalmente e inizia ad assumere un vero senso.
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