| | | OFFLINE | | Post: 231 | Registrato il: 12/11/2011 | Sesso: Maschile | [IMG]http://i45.tinypic.com/6eoepe.png[/IMG] | Utente Senior | |
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 06/11/2013 22:15 | |
Quando appartenere a qualcosa conta
Tutti noi siamo alla ricerca di significati e, quando questi non ci vengono offerti, li creiamo. Uno studio capitanato da Nathaniel M. Lambert alla Brigham Young University ha misurato che maggiore il senso di appartenenza, maggiore la percezione di un significato nella propria Vita ( http://goo.gl/EYd5sf ). Questo elemento ha superato l'efficacia del supporto sociale e del valore sociale, i quali si sono rivelati meno predittivi. Ma perché noi esseri umani dovremmo ricercare un significato a tutti i costi ? ( http://goo.gl/4F5ro3 ) - Un significato da coerenza al mondo, rendendo questo più predittivo e quindi meno ansiogeno - Ci aiuta a comprendere meglio un evento, inserendolo all'interno di uno schema più facilmente digeribile - Ci dona una Missione, permettendoci di dare sapore ad una Vita che altrimenti ci appare piatta In quali modi ricerchiamo un senso di appartenenza ? Ad esempio: - Trovando un luogo che sentiamo appartenerci, un posto possibilmente sconosciuto alla massa, oppure assegnando un significato particolare ad un luogo famoso, un significato che solo noi possiamo comprendere - Aderendo a gruppi quali squadre di calcio, partiti politici, ecc...oppure il classico Bar dello Sport - Aderendo a gruppi religiosi o scuole di pensiero Questi ultimi sono i più pericolosi per il nostro discorso, in quanto vanno ad interessare anche altri elementi, quali la necessità di sentirsi speciali. Inoltre proprio questi ultimi adottano sistemi che contribuiscono a rinforzare ulteriormente il senso di appartenenza al gruppo: - un linguaggio "segreto" conosciuto solo ai pochi (gli appartenenti al gruppo) - una cosmogonia rivelatrice che la massa non comprenderà mai - rivelazioni che offrono un senso anche ai fatti apparentemente più inspiegabili Come si può evitare di finire in questa rete ? Come disse James Hillman : l'Anima ha bisogno di idee psicologiche per cui, quando non ne ha, deve prendere quelle di qualcun altro. Il primo passo fondamentale è quello di avere il coraggio di informarsi: spesso una cosmogonia alquanto bizzarra viene utilizzata per celare spiegazioni in realtà molto semplici. Poi verificare le informazioni rivelate dal gruppo, cosa non sempre facile, dal momento che spesso si appellano a questioni di fede le quali, appunto, non possono essere confutate. Infine e più importante svolgere attività che ci aiutino a sviluppare un pensiero critico, in grado di metterci in discussione. |
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