| | | OFFLINE | | | Post: 71 | Registrato il: 10/02/2013 | Sesso: Maschile | [IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG] | Utente Praticante | |
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15/02/2013 16:09 | |
hai centrato il punto di maggior conflitto tra le due.
Perô non dimenticare che:
*questo conflitto è continuamente alimentato da un tipo di fede che io non ho mai condiviso e non condividerô mai...e da un tipo di mentalità scientifica atea ad oltranza che io,parimenti,non condivido.
*la scienza ha lo scopo di capire e descrivere il mondo OBIETTIVAMENTE
Lo fa,come ben scrivi tu,passo dopo passo,salendo,scendendo,inciampando,risalendo.
*la fede o,la spiritualità,passo dopo passo,salendo,scendendo,risalendo...accompagnano l'uomo da sempre
attraverso esperienze SOGGETTIVE
Dunque,SI OCCUPANO DI ESPERIENZE DIVERSE SUL PIANO ESISTENZIALE,PSICOLOGICO,RELAZIONALE,LOGICO.
Farle litigare è ridicolo,perchè sarebbe come confrontare l'esperienza
del mangiare una bistecca con quella di infilarsi le scarpe...ovviamente uso una allegoria semplice per farvi capire bene il mio pensiero.
Farle dialogare è utile,invece,perchè l'una e l'altra possono imparare a vicenda qualcosa di buono per entrambe.
Ad esempio,discutendo di guarigioni spontanee,inspiegabili e impossibili,come ammesso anche dalla medicina ,invece di cercare di usarle per tirare l'acqua al proprio mulino,come viene fatto di solito...
SAREBBE MOLTO PIÛ...LOGICO E PROFICUO TRARNE QUESTA IPOTESI UTILE:
"Ci sono fatti,fenomeni ed esperienze che suggeriscono la possibile
esistenza di un ..quid...inanalizzabile,libero dalle coordinate
materiali ed energetiche che conosciamo studiato dalla scienza.
Questo quid riesce a fare cose teoricamente impossibili.
Quindi,se la fede non usa questo per confermare ispo facto sè stessa,e se la scienza ammette che potrebbe esistere un quid del genere,senza peraltro convertirsi a una fede o rinunciare a sè stessa,avremmo risolto il conflitto.
Non ci sarebbe piû problema.
Basterebbe mollare un tantino da una parte e dall'altra,e ammettere che forse,la controparte qualche ragione ce l'ha e che,quanto asserisce o sostiene,forse,potrebbe anche esistere,magari in una forma
completamente diversa da quella che si immagina,ma esistere cmq.
Che cosa perderebbe la scienza con questo atteggiamento?
Niente,anzi,ci guadagnerebbe,perchè uscirebbe dalla prigione in cui si è messa,AFFERMANDO DI ESSERE L'UNICA A POTER CAPIRE ,TEORIZZARE E GESTIRE LA VERITÂ,L'OBIETTIVITÂ,ECC...
Si salverebbe il c...o ,come si dice,in tutti quei casi,come ad esmepio le guarigioni spontanee e inspiegabili e altri fenomeni
davanti ai quali deve dire solo : INSPIEGABILE,NO COMMENT...ecc...
La fede,da parte sua,non perderebbe anch'essa nulla, dato che,
finalmente,ridarebbe alla scienza,a cesare e al mondo,quello che è della scienza,di cesare e del mondo,tenendosi soltanto quello che
è davvero SUO,cioè una SOGGETTIVITÂ non interferente ma parallela o complementare all'OBIETTIVITÂ SCIENTIFICA.
Insomma,si vivrebbe in santa pace senza schizofrenie culturali.
Per me non esiste altra via di questa,se non si vuole lo scientismo,
un ateismo militante obsoleto o un agnosticismo di comodo.
ma neppure l'integralismo religioso,il dogmatismo,il fanatismo,e,SOPRATTUTTO,LA DIPENDENZA INFANTILE DEGLI ADULTI DA UNA AUTORITÂ,qualunque essa sia,religiosa,scientifica,culturale,militare,ecc..
Questo è il mio pensiero e il mio atteggiamento di fronte al problema che stiamo discutendo.
alla prossima,ciao
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