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Intorno a Tau Ceti scoperto un pianeta che si trova nella zona favorevole alla vita

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2012 11:43
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19/12/2012 15:40


Tau Ceti è una stella molto simile al nostro sole ma è più piccola e debole.
Si trova a circa 12 anni luce di distanza.
Fino ad ora nel suo sistema solare sono stati scoperti 5 pianeti ed uno di questi si trova nella zona favorevole allo sviluppo della vita.


Un'altra stella vicino a noi ha pianeti che le ruotano intorno e uno è addirittura in zona abitabile. È Tau Ceti distante dalla Terra 12 anni luce. Nell’ottobre scorso se ne era trovato uno pure accanto a Proxima Centauri, l’astro più vicino ad appena 4,2 anni luce. Tau Ceti è simile al nostro Sole ma è più piccola e debole. Finora era stata fatta oggetto di diverse indagini le quali avevano permesso di capire che nella zona circostante l’astro era presente del materiale, una sorta di anello di materiale indistinto.
Tau Ceti - Ora l’astronomo britannico Hugh Jones, dell’Università britannica dell’Hertfordshire, partendo dai dati raccolti da altri cacciatori di pianeti riguardanti quel mondo ha affinato le valutazioni. Così è arrivato a distinguere la presenza di cinque pianeti, uno dei quali persino nella posizione favorevole alla vita. Jones, il cui risultato sarà pubblicato sulla rivista Astronomy and Astrophysics, non ha visto direttamente i corpi celesti ma misurando la «velocità radiale» della stella si è accorto che si muoveva in modo irregolare; una sorta di danza provocata dall’effetto della gravitazione esercitata da corpi esistenti nelle prossimità.
Cinque pianeti - I cinque pianeti compiono una circumnavigazione dell’astro in tempi variabili da 14 a 640 giorni a seconda della lontananza dalla stella-madre. Quello guardato con attenzione (HD 10700e) perché in zona favorevole alla vita, è a una distanza circa la metà di quella della nostra Terra dal Sole e questo potrebbe consentire la presenza dell’acqua. Ovviamente ci devono essere altre condizioni come la natura rocciosa, ma il primo elemento è una giusta separazione dalla stella per ricevere un’adeguata quantità di energia, né eccessiva né troppo poca.
Extrasolari - Il numero dei pianeti extrasolari è in continuo aumento. Quelli confermati sono 854 ma in valutazione ce ne sono oltre mille, soprattutto rilevati dal satellite Kepler della Nasa. Ma si moltiplicano anche quelli collocati nelle zone abitabili tanto che giorni scorsi ne sono stati individuati tre intorno alla stella Gliese 667C. Il problema è ora quello di riuscire a vederli, obiettivo al quale tendono tutti i telescopi impegnati su questa affascinante frontiera delle osservazioni cosmiche. La tecnologia ancora non lo consente, ma il momento sembra si avvicini rapidamente.

Fonte: Corriere della sera.it


Insomma, aspettiamo che lo sviluppo della nostra tecnologia ci permetta nei prossimi anni di studiare meglio il sistema solare di Tau Ceti e di scoprire altre informazioni su HD10700e.
[SM=g1950684]
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Utente Master
19/12/2012 21:02

La cosa buona di questa notizia è l' alquanto bassa distanza che vi è tra questi pianeti appena scoperti e la terra.
Oggettivamente 12 anni luce è una distanza impensabile da coprire con i mezzi attuali, ma basti pensare all' immensità dell' universo per accorgerci di quanto siano vicine a noi:

Comunque penso che nel giro di 100 anni riusciremo a coprire certe distanze e ad esplorare meglio questi pianeti, ma per il momento accontentiamoci di Marte, Io, Titano e dintorni. [SM=g10034]
19/12/2012 21:17

_Thomas88_, 19/12/2012 15:40:


Tau Ceti è una stella molto simile al nostro sole ma è più piccola e debole.
Si trova a circa 12 anni luce di distanza.

Ora l’astronomo britannico Hugh Jones, dell’Università britannica dell’Hertfordshire, è arrivato a distinguere la presenza di cinque pianeti, uno dei quali persino nella posizione favorevole alla vita. Jones, il cui risultato sarà pubblicato sulla rivista Astronomy and Astrophysics, non ha visto direttamente i corpi celesti ma misurando la «velocità radiale» della stella si è accorto che si muoveva in modo irregolare; una sorta di danza provocata dall’effetto della gravitazione esercitata da corpi esistenti nelle prossimità.



Aggiungo la fonte originaria. Lo studio completo che ha portato a questa ennesima scoperta in campo esoplanetario:

star-www.herts.ac.uk/~hraj/tauceti/

Il metodo con cui sono stati individuati questi pianeti, è quello che si usa abitualmente da qualche mesetto. Ha "sostituito" l'osservazione della variazione di quantità di luce in arrivo dalla stella sotto esame.

Questa variazione di intensità, data dal passaggio di qualche pianeta davanti alla propria stella, presupponeva la necessità che l'orbita di eventuali pianeti li portasse a transitare davanti al disco stellare.
Solo così era possibile l'osservazione. Nonostante questa limitazione, con questo metodo sono stati scoperti parecchi pianeti.

Negl'ultimi tempi è stata affinata invece una tecnica basata sulle oscillazioni della stella, dovute all'attrazione gravitazionale che eventuali pianeti provocano al proprio astro.
In questo modo non è più necessaria l'intersecazione dell'orbita con la parallasse trigonometrica visibile dal nostro punto d'osservazione.

Questo estende in maniera netta le nostre capacità osservative.


Nell’ottobre scorso se ne era trovato uno pure accanto a Proxima Centauri, l’astro più vicino ad appena 4,2 anni luce.



Purtroppo quel pianeta, che fu prontamente definito "Il gemello della Terra", ruota ad una distanza da Alfa Kentaurus che è 1/6 di quella del "nostro" Mercurio.
Decisamente in zona non abitabile.

Qui la discussione sul forum, in proposito:

>>>SCOPERTO PIANETA GEMELLO ALLA TERRA<<<

E qui il mio >>>UMILE E PACATO CONTRIBUTO<<< [SM=g2201341]


Il numero dei pianeti extrasolari è in continuo aumento. Quelli confermati sono 854 ma in valutazione ce ne sono oltre mille, soprattutto rilevati dal satellite Kepler della Nasa. Ma si moltiplicano anche quelli collocati nelle zone abitabili tanto che giorni scorsi ne sono stati individuati tre intorno alla stella Gliese 667C. Il problema è ora quello di riuscire a vederli, obiettivo al quale tendono tutti i telescopi impegnati su questa affascinante frontiera delle osservazioni cosmiche. La tecnologia ancora non lo consente, ma il momento sembra si avvicini rapidamente.



>>>QUI<<< potete consultare il database contenente tutti i pianeti extrasolari scoperti e confermati.


Quello guardato con attenzione (HD 10700e) perché in zona favorevole alla vita, è a una distanza circa la metà di quella della nostra Terra dal Sole e questo potrebbe consentire la presenza dell’acqua. Ovviamente ci devono essere altre condizioni come la natura rocciosa, ma il primo elemento è una giusta separazione dalla stella per ricevere un’adeguata quantità di energia, né eccessiva né troppo poca.



Disamina perfetta di ALCUNE delle caratteristiche che un pianeta DEVE avere per poter essere preso in considerazione come "abitabile".
Colgo l'occasione per puntualizzare che questi parametri identificano l'abitabilità correlata allo sviluppo vitale nei termini e limiti che conosciamo noi.
Da non prendersi, a mio avviso, come parametri assoluti e imprescindibili.


Insomma, aspettiamo che lo sviluppo della nostra tecnologia ci permetta nei prossimi anni di studiare meglio il sistema solare di Tau Ceti e di scoprire altre informazioni su HD10700e.



Sono allo studio due missioni a tal proposito.

>>>TERRESTRIAL PLANET FINDER<<< della NASA.

Ma soprattutto la missione europea >>>CHEOPS<<<.

Sul forum si è parlato di quest'ultima a questo indirizzo:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10402207
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20/12/2012 12:52

Grazie mille per il tuo ricco post di spiegazione Rigel!
20/12/2012 14:07

Re:
_Thomas88_, 20/12/2012 12:52:

Grazie mille per il tuo ricco post di spiegazione Rigel!



De nada, Thomas. [SM=g8320]

E' un piacere. Sono decisamente più "malato" di Universo che di UFO. [SM=g2201348]


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20/12/2012 14:31

[SM=g1420768] Ottimo, e' sempre un piacere vedere queste nuove scoperte !


Colgo l'occasione per puntualizzare che questi parametri identificano l'abitabilità correlata allo sviluppo vitale nei termini e limiti che conosciamo noi.
Da non prendersi, a mio avviso, come parametri assoluti e imprescindibili.



Quoto .... [SM=g8320]
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20/12/2012 18:15

Re: Re:
RigelDi Orione, 20/12/2012 14:07:



De nada, Thomas. [SM=g8320]

E' un piacere. Sono decisamente più "malato" di Universo che di UFO. [SM=g2201348]






L' unico argomento che possa vantare fatti concreti, anche io la penso allo stesso modo. [SM=g10034]
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21/12/2012 14:24

Re: Re:
RigelDi Orione, 20/12/2012 14:07:

E' un piacere. Sono decisamente più "malato" di Universo che di UFO. [SM=g2201348]






...Adesso come adesso, anche io la penso così!
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25/12/2012 17:17




Tau Ceti di recente è finito in prima pagina dopo l’annunciato che un sistema di cinque mondi potrebbe essere in orbita intorno alla stella. Anche se i pianeti extrasolari devono ancora essere confermati, questa scoperta è profonda in quanto uno dei mondi, una “super-Terra” potrebbe trovarsi all’interno della cosiddetta zona abitabile.

La zona abitabile è considerata il luogo ideale nell’orbita di una stella per un mondo in grado di sostenere l’acqua liquida (non troppo caldo e non troppo freddo), una sostanza essenziale per l’evoluzione della vita come noi la conosciamo .

Se viene dimostrata l’esistenza di questo mondo con studi di follow-up di altri osservatori che sono tenuti a confermare la sua orbita e le dimensioni di 4,3 volte la massa della Terra, questo nuovo pianeta diventerà famoso per essere il più piccolo scoperto all’interno della zona abitabile di un’altra stella.

A portata di mano?

Non solo la “super-Terra” di Tau Ceti è un obiettivo curioso per gli astronomi alla ricerca di vita extraterrestre, la stella vicina potrebbe essere alla portata di una futura missione interstellare.

Tau Ceti potrebbe essere nel nostro proverbiale “cortile di casa cosmica”, ma è ancora a 12 anni luce dalla Terra. Le energie e la velocità necessarie per inviare un ipotetica (senza equipaggio) sonda in realtà non sono possibili con le tecnologie attuali, ma secondo Paolo Gilster, co-fondatore della Fondazione Tau Zero e autore del libro Centauri Dreams ( e scrittore per il blog con lo stesso nome ), una tale impresa non può rimanere “impossibile” per troppo tempo.

“Una ‘vela solare’ con il laser o con travi a vista di propulsione a microonde (lasciando il ‘carburante’ a casa) può essere in grado di farci raggiungere fino al 10% o giù di lì della velocità della luce, una missione per raggiungere Tau Ceti impiegherebbe un po ‘più di un secolo, “Gilster detto a Discovery News.

“Le prospettive di fusione del tipo studiato da Progetto Icaro (uno dei progetti gestiti dalla Onlus Icarus Interstellar ) sono anche una opzione, anche se le vele sono già state dimostrate nello spazio e sono più avanti nel loro sviluppo. “

C’è anche la possibilità di utilizzare e ottenere antimateria , sottolinea Gilster, ma dobbiamo ancora sviluppare un mezzo per generare abbastanza antimateria per essere utilizzata come combustibile interstellare. E poi c’è la questione delicata di memorizzare e controllare le reazioni all’interno di un ipotetico motore ad antimateria.

Ma questo è il motivo per cui dovremmo essere alla ricerca molteplici vie di ricerca per quanto riguarda i modi possibili dei viaggi interstellari.

Alpha Centauri Bb: Un obiettivo Interstellare?

“Il Tau Zero Foundation spera di avanzare la prospettiva umana per il volo interstellare, definendo i problemi e mantenendo tutte le opzioni di propulsione sul tavolo. ”E ‘semplicemente troppo presto per selezionare un sistema di propulsione unico.

“Invece, i progressi incrementali in tutto lo spettro delle possibilità ci aiuterà, nel corso del tempo, ad imparare i metodi ed offrirà le più solide prospettive. Vorremmo incoraggiare e, quando diventerà possibile, contribuire al finanziamento di tale ricerca.

“Un secondo obiettivo è quello di mantenere l’idea del volo interstellare di fronte al pubblico attraverso l’educazione, in modo che la ricerca in questione non è solo evidenziata ma supportata sia attraverso la filantropia e dal governo.”

Il pubblico richiederà ulteriori studi

La scelta dei metodi di propulsione è una cosa, ma i sostenitori interstellari sono d’accordo che quando rileviamo in buona fede un mondo abitabile ,con una biosfera e la presenza di acqua allo stato liquido – il pubblico richiederà ulteriori studi.

E questo significa andare fisicamente lì.

“Nel caso in cui un pianeta abitabile attorno a una stella vicina, come Tau Ceti è confermata, il miglior passo successivo sarebbe un osservatorio spaziale specificatamente destinate a stelle vicine (gli obiettivi Kepler sono molto più remoti, al fine di tastare il polso a livello statistico della popolazione dei pianeta ) “, ha detto Gilster.(Ricerche mirate sono state effettuate da SETI, nella speranza di rilevare un segnale radio da una civiltà aliena ipotetica nel sistema di Tau Ceti – ma nessuno ha rilevato alcuna trasmissione artificiale.)

“Ho spesso immaginato il giorno in cui gli scienziati vedranno direttamente l’immagine di un pianeta extrasolare,” ha detto a Discovery News vice Robert Freeland dell’Icarus Project Leader durante un’intervista nel mese di ottobre , dopo la scoperta di un pianeta extrasolare in orbita intorno al piccolo Alpha Centauri (una stella binaria situata a soli 4,4 anni luce di distanza). ”Saremo in grado di determinare l’atmosfera del pianeta e la temperatura superficiale dal suo spettro, e in tal modo sapere se potrebbe essere in grado di sostenere la vita come noi la conosciamo.

“Ho il sospetto che una volta che una tale scoperta verrà divulgata, la gente in tutto il mondo chiederà l’invio di una sonda per determinare se il pianeta ha la vita (di qualsiasi tipo) o potrebbe essere adatto per accogliere gli esseri umani “, ha aggiunto Freeland.

“Tau Ceti si trova a circa 12 anni luce di distanza, e con la strumentazione giusta, saremo in grado di fare una analisi spettroscopica delle atmosfere dei pianeti “, ha detto Gilster. ”Se scopriamo biosignature che indicano la presenza di vita , questo pianeta sarà una priorità per l’invio di eventuali sonde. Una sonda simile potrebbe andare nello spazio nei prossimi due decenni, se emergono i finanziamenti.”

Una nuova era

Gilster è realistico una sonda interstellare può andare fuori strada. Ma le tecnologie rivoluzionarie possono rapidamente migliorare la nostra capacità di inviare un emissario robotico (ed eventualmente una missione umana) su una stella vicina.

Siamo davvero in una nuova era delle esplorazioni spaziali. Non solo stiamo scoprendo una moltitudine di pianeti extra-solari, sta avanzando anche il ruolo della robotica nell’esplorazione dello spazio. E ‘solo una questione di tempo che queste macchine diventeranno così avanzate e completamente autonome, gli esseri umani saranno tagliati fuori dal giro. Per una sonda robotica interstellare, questa sarà una necessità, le enormi distanze interstellari rapidamente generano ritardi di anni di tempo impraticabili per inviare e ricevere i comandi.

La velocità della luce diventerà rapidamente un ostacolo frustrante (dopo tutto, una sonda su Tau Ceti, impiegherebbe 12 anni ad inviare le prime immagini di ogni pianeta “abitabile”), la sonda sarebbe di per sé li ad esplorare in nome dell’umanità.

Ma come ogni concetto interstellare, è una questione di produzione di energia. Finchè non troveremo un modo per superare questa sfida, saremo sempre in quarantena dai pianeti orbitanti attorno a stelle vicine promettenti e anche quando ci saranno telescopi più potenti che sbirceranno nelle loro atmosfere,saremo ugualmente frustrati dal fatto che non riusciamo a vederli da vicino.

Ma con i continui sforzi di organizzazioni come la Zero Tau Foundation , Interstellar Icaro e il 100 anno di progetto Star Ship , la scienza dietro il viaggio interstellare rimarrà nella mentalità comune, che si spera progredisca spinta dell’umanità, intanto, si spera che cresca la motivazione per compiere esplorazioni all’interno del sistema solare.

Immagine di credito: iStock

Di Ian O’Neill

Fonte: news.discovery.com/space/tau-ceti-another-interstellar-target-121...


è una bella sfida, considerando la distanza. [SM=g1950684]
[Modificato da papero16 25/12/2012 17:21]
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25/12/2012 22:24

Papero, visto che alcuni giorni fa avevo aperto una discussione su Tau Ceti, ho provveduto ad unire la tua alla mia già esistente.
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26/12/2012 11:13

Re:
_Thomas88_, 25/12/2012 22:24:

Papero, visto che alcuni giorni fa avevo aperto una discussione su Tau Ceti, ho provveduto ad unire la tua alla mia già esistente.




Perfetto. [SM=g3061082]
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26/12/2012 20:37

secondo me, e la cosa più inutile che possano fare... mandare una sonda per un viaggio interstellare con una potenza del 10% della velocità della luce [SM=g2854182] che per arrivare ci impiega un secolo..che poi per ricevere le prime immagini...? quanto ci impiegheranno ad arrivare sulla terra? forse dopo 100 anni? a quale scopo mi chiedo [SM=g2806961] ...quando nel 2100 ci saranno sonde che impiegheranno meno di un mese ad arrivare a tau ceti [SM=g3061082]
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Utente Master
27/12/2012 11:43

Re:
D.tom, 26/12/2012 20:37:

secondo me, e la cosa più inutile che possano fare... mandare una sonda per un viaggio interstellare con una potenza del 10% della velocità della luce [SM=g2854182] che per arrivare ci impiega un secolo..che poi per ricevere le prime immagini...? quanto ci impiegheranno ad arrivare sulla terra? forse dopo 100 anni? a quale scopo mi chiedo [SM=g2806961] ...quando nel 2100 ci saranno sonde che impiegheranno meno di un mese ad arrivare a tau ceti [SM=g3061082]




Infatti la cosa più logica è aspettare....la pazienza è la virtù dei forti. [SM=x2976656]
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