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Recentemente ci siamo occupati delle crescenti difficoltà nel reperire il carburante nucleare per alimentare le sonde spaziali.
Secondo la BBC, sarebbe vicino il momento in cui sarà possibile estrarre dalle scorie atomiche gli elementi radioattivi necessari per alimentare i generatori termoelettrici che forniscono energia a molte delle missioni esplorative automatiche, specie quelle dirette verso lo spazio esterno.
Nel 2009 l’ESA ha finanziato un progetto pilota per valutare costi e fattibilità della creazione di una fonte europea di materiale idoneo. Lo studio è stato condotto presso il sito di Sellafield, in Gran Bretagna, ove ha sede il National Nuclear Laboratory (NNL). Siamo ora giunti a metà del programma, che ha un valore di un milione di sterline, ed i chimici dell’NNL stanno completando gli esperimenti di estrazione dalle scorie civili di Americio 241, che verrebbe a sostituire l’ormai raro Plutonio 238.
Secondo Tim Tinsley, a capo della ricerca, non vi sono seri impedimenti tecnici alla fattibilità del piano: si tratta più che altro di una questione di volontà politica e reperimento di fondi. Tinsley ha anche sottolineato come l’isotopo raccolto potrebbe essere offerto sul mercato internazionale generando un notevole introito, e come gli impieghi dei generatori alimentati da elementi radioattivi non siano limitati all’industria spaziale, ma ad altre situazioni in cui si richieda una fonte di energia per alcuni decenni in località inaccessibili, quali il fondo del mare, o la profondità di un pozzo petrolifero.
Il prossimo novembre ESA deciderà se proseguire nei finanziamenti; in caso positivo, la produzione effettiva potrebbe avviarsi intorno al 2020.
Articolo Di : Paolo Actis
Fonte articolo :
www.astronautinews.it
Speriamo, che il progetto, anche se molto difficile vada avanti ...
Seguo questa cosa da molto tempo, secondo me, e' una genialata, si possono prendere due piccioni con una fava, smaltire finalmente le scorie nucleari, ricordando che oggi non e' possibile farlo, ma si possono solo stoccare, e trovare una valida e prolungata fonte energetica, per le nostre sonde ...
Vediamo come si evolve la cosa, qui nel link che vi riporto, per chi vuole approfondire, viene presentato il progetto nei particolari, unico inconveniente e' in inglese, per adesso non sono riuscito a trovarlo in Italiano ..
docs.google.com/viewer?url=http://www2.le.ac.uk/departments/physics/research/earth-observation-science/next50years/documents/next50-session4-amb...