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03/09/2012 20:28 | |
Riguardo la tragedia di Fukushima, c'è un ipotesi che prende in considerazione la possibilità di spostare la popolazione giapponese a rischio di radiazioni, proprio in città costruite in territorio cinese. Che l'ipotesi diventi fattibile è concreta, non è ancora dato sapere. Certo le difficoltà, non solo organizzative non sarebbero cosa da poco conto, comunque qualcuno ha già fatto un pensierino al riguardo. Vedremo. Riguardo alle realizzazioni, fatte in Angola, andrebbe fatto rilevare che in uno stato come quello, il reddito giornaliero di buona parte della popolazione, è ridicolo, se messo a confronto con quello più sostanzioso di un europeo, per esempio. E che quindi per un cittadino del posto, l'acquisto di un appartamento del costo di 120-200.000 dollari significherebbe pagare a vita, e forse anche vedere lìestinzione di un presunto mutuo, solo da parte della propria prole. In una delle foto presentate, si vede un uomo che annaffia il prato verde. Chissà quanta acqua utilizzeranno all'anno in un posto come quello ( Li sì che c'è caldo quasi tutto l'anno )e di quella estensione. voi direte che non è un grosso problema. Non è proprio così, visto che molti abitanti non hanno neanche l'acqua in casa, quando non da bere. Usarla per annaffiare i prati di intere città oltre che essre un controsenso, è anche peccato nei confronti degli uomini. Avete anche parlato della costruzione di siti abitativi in attesa del 2012. E in previsione di una catastrofe globale, si costruiscono città comuni, inadatte a sopravvivere in condizioni critiche ? Sarebbero solo soldi buttati al vento. Una città per sopravvivere a certe presunte future apocalissi, verrebbe costruita sviluppandola sotto terra. Non ci sarebbero vie alternative. La superficie della terra, anche solo in caso di conflitto nucleare non particolarmente esteso, sarebbe off limits per diverse centinaia di anni. Eccezzion fatta per le eventuali creature mutanti che riuscissero a sopravvivere e a riprodursi. E quest'ultima affermazione non è fantascenza. Basta vedere i discendenti delle persone che hanno vissuto vicini a siti nucleari, dove venivano fatte esplodere le atomiche a titolo di studio e perfezionamento, specie nei paesi ex urss.Vittime due volte. Prima di governi che li hanno sacrificati sull'altare della superiorità militare, e poi dimnticati da tutti, a cominciare dai loro carnefici. |