IvanPsy, 27/09/2012 23.34:
Secondo me vedi troppi film... ;-)
Quoto, certi incubi capitano spesso, sono il riflesso subconscio di un imprinting d' autore di romanzi fantascentifici.
A mio parere la particolarità di certi apprendimenti causa al lettore/spettatore, il radicare di determinate realtà o per meglio dire illusioni che appartengono ad un universo subconscio altrui.
Un esempio classico è l' universo Lovecraftiano, radicato in diverse culture romanzesche/cinematografice, un' illusione cupa e spaventosa, dove l'umanità a sua insaputa è in balìa di forze occulte e malvagie e di terribili esseri superiori che dominano l'universo.
A questo genere di universo/oltreverso si sono ispirati diversi autori noti, un esempio potrebbe essere la serie cinematografica di "Alien" compreso l' ultimo prequel realizzato da Ridley Scott: "Prometheus".
L' apprendimento subconscio potrebbe causare il verificarsi di sogni molto vividi incentrati a metà strada tra l' universo e l' oltreverso (così definito da Lovecrat) un luogo mistico e surreale che può essere compreso solo da persone più consapevoli, che sanno legare e comprendere ciò che è razionale e ciò che non lo è.
In questo luogo chi dorme vive l' esperienza della paura (incubo), spesso destandosi nei momenti di maggiore panico, mentre nel caso di chi consarva una maggiore cognizione si potrebbe vivere un esperienza mistica dove la chiave è la consapevolezza di ciò che sta accadendo, avviando così un processo introspettivo legato al risveglio della propia immagine che si possiede di Sè, con lo scopo ultimo di purificare quest' ultima dalle paure nutrite nell' arco della vita, spesso affrontandole simbolicamente identificandosi in esse.
Teorizzo che questa evoluzione onirica possa instaurare un maggior rapporto di coscienza tra il sogno e la veglia, correlandone i muti riflessi simbolici allo scopo di instaurare una forma di comunicazione con il proprio Sè radicato nel subconscio.
Credo si tratti di un processo evolutivo della coscienza umana, la disidentificazione dall' individuale forma pensiero da cui ne deriva l' intero universo esterno alla persona.
Sconvolgendo la radicata individualità l' essere da animale pensante trasmuta in DIO, Identificandosi con l' intero universo.
Sono consapevole però che questo territorio è un baratro senza fondo, "
ci si può facilmente illudere di essersi svegliati, mentre si sta ancora dormendo".
E' un perpetuo camminare sul filo di un rasoio e forse lo è la vita stessa.