Plutone, è stata avvistata dal Telescopio Spaziale Hubble della Nasa la quinta luna del pianeta nano, ai margini del nostro sistema solare. Una scoperta sensazionale che fornisce nuove informazioni riguardo ai corpi celesti che abitano la nostra porzione di universo.
Una vera e propria istantanea quella scattata da Hubble, che ritrae cinque lune in orbita attorno al lontano e gelido pianeta nano Plutone: Catone, Nix, Hydra, P4 e la nuova P5. A fotografarla è stata la Wide Field Camera 3 di Hubble, lo scorso 7 Luglio. Attraverso i primi dati, è stato possibile calcolare cge la nuova luna è di forma irregolare e potrebbe avere un diametro che varia da 6 a 15 chilometri. Essa compie inoltre un'orbita circolare attorno a Plutone lunga 58mila miglia e si presume possa essere complanare con gli altri satelliti del sistema.
Lo scorso anno, Hubble aveva scoperto la quarta luna di Plutone. "Le lune formano una serie di orbite ben annidate, un po' come le matrioske russe", ha spiegato il capo del team del SETI Institute di Mountain View (California), Mark Showalter. La scoperta porta a cinque il numero di lune di Plutone finora note. Ad incuriosire gli scienziati è il fatto che un pianeta di piccole dimensioni, come Plutone, abbia un numero di satelliti elevato e comunque un sistema complesso.
La nuova scoperta fornisce ulteriori indizi per svelare come funziona il sistema di Plutone, come si è formato ed evoluto. Secondo la teoria più comune, tutte le sue lune sarebbero i resti di una collisione fra Plutone e altri grandi oggetti della cintura di Kuiper, avvenuta miliardi di anni fa. "La scoperta di tante piccole lune indirettamente ci dice che ci devono essere molte piccole particelle in agguato invisibili nel sistema di Plutone", ha dichiarato Harold Weaver del Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory, a Laurel, Maryland. "L'inventario del sistema di Plutone che stiamo facendo ora con Hubble aiuterà il team di New Horizons nella progettazione di una traiettoria più sicura per il veicolo spaziale", ha aggiunto Alan Stern, del Southwest Research Institute di Boulder, Colorado, ricercatore principale della missione.
La nuova scoperta infatti aiuterà gli scienziati a portare in sicurezza la sonda della NASA all'interno del sistema di Plutone nel 2015, quando vi si avvicinerà. Il gruppo sta ibfatti utilizzando la visione potente del telescopio Hubble per setacciare il sistema di Plutone e scoprire i potenziali pericoli per la sonda New Horizons.