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Intelligenza e ansia sono collegate: lo ha dimostrato la scenza

Ultimo Aggiornamento: 14/04/2012 21:33
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Utente Master
14/04/2012 21:33

Siete sempre in ansia per qualsiasi cosa? Potreste essere più evoluti di chi non prova questo stato di tensione. La ricerca avrebbe infatti scoperto un legame tra l’intelligenza e l’ansia. Un recente studio del SUNY Downstate Medical Center, pubblicato su Frontiers in Evolutionary Neuroscience, ha individuato la stessa attività cerebrale con l’utilizzo della colina, una sostanza nutriente che si trova nella sostanza bianca sottocorticale del cervello, in entrambi i casi. Questo fa pensare che l’intelligenza sia evoluta proprio insieme allo stato di preoccupazione.

Jeremy Coplan, docente di psichiatria alla SUNY Downstate, in merito a questa ricerca ha affermato (fonte Agi): “Mentre l’eccessiva preoccupazione è generalmente vista come un tratto negativo, a differenza di una grande intelligenza, essa può tuttavia indurre la nostra specie a evitare situazioni pericolose, a prescindere da quanto sia remota la possibilità che si manifesti un concreto pericolo. La preoccupazione può aiutare le persone a non correre rischi, e queste persone possono avere tassi di sopravvivenza più elevati. Così, proprio come l’intelligenza, la preoccupazione può conferire un vantaggio alla specie”.

Per arrivare a questi risultati sono stati coinvolti pazienti con un disturbo d’ansia generalizzato, conosciuto anche come GAD. Questi soggetti sono stati poi messi a confronto con alcuni volontari sani, per valutare il rapporto tra quoziente intellettivo (IQ), i tassi d’ansia e il metabolismo della colina.

È evidente comunque che una costante ansia non faccia bene alla salute. Proprio recentemente alcuni ricercatori hanno evidenziato le negatività di questo stato di costante tensione in alcuni soggetti, riuscendo ad individuare nei soggetti con un lavoro precario proprio questi stati d’animo in maniera più importante. Gli studiosi australiani dell’Università di Camberra, hanno evidenziato che i test mostravano una variazione positiva di tre punti nel passaggio da una condizione di disoccupazione ad un buon impiego, mentre si scendeva di sei punti se il lavoro risultava poco appagante. Il test era basato su una serie di domande relative alla salute fisica e mentale, alla soddisfazione personale e agli stati d’animo provati.

Fonti: attualita.tuttogratis.it/salute/intelligenza-e-ansia-sono-collegate-lo-dice-la-ricerca/...
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