Risorse: Regolamento | Assistenza e Aiuto | Comunicazioni generali   Condividi:    
Visita il sito Ufoonline.it 
per ulteriori notizie, immagini e commenti.

Archivio + Ricerca + Opinioni + Tag + Speciali + Vostri avvistamenti 

Ricerca per anno di tutti gli articoli2010 - 2011 - 2012 - 2013 - 2014  TAG articoli archiviati sul sito:

Ufo | Marte | Scienza | Misteri | CropCircles | CoverUp | Seti | Astronomia | UfoinTv | Criptozoologia  

2012 | Sole | Interviste | Editoriali | Neo | Religione | Avvistamenti | Storia | Analisi | Luna 

Abductions | Droni | Astrobiologia | Paleoastronautica | Disastri | Complottismo | Terra


 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Piramidi di cristallo nel triangolo delle Bermuda: ennesima bufala reciclata?

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2012 17:57
10/07/2012 12:41

Per concludere con i sopravvissuti del “Triangolo delle Bermuda”…




Bruce Gernon Jr., di Boynton Beach, in Florida, fu protagonista di un’ insolita esperienza (come tutte, del resto) il 4 dicembre del 1970, durante un volo da Andros a Palm Beach.
L’accaduto è confermato dal suo libro di bordo, dal secondo pilota, dal personale di terra e persino dalle ricevute delle quantità di carburante consumato.
Praticamente ci sono stati indizi di una deformazione spazio-temporale e di una “cattura” da parte di una formazione nuvolosa …
Gernon ha all’attivo 600 ore di volo, per lo più tra Bahamas e la Florida; ha 29 anni, considera il volo un mestiere come un altro. La sua ottima memoria è stata molto utile alla ricostruzione della stranezza riportata.

“Era lì, ferma, innocua, immobile. Mi stavo occupando del mio piano di volo e perciò non ci badai molto, altrimenti mi sarei accorto subito che avrebbe dovuto essere molto più in alto, data la caratteristica … Ci passai sopra, mentre salivo di quota a 1000 piedi al minuto. Mi accorsi però che la “nuvola” saliva alla stessa mia velocità. Qualche volta guadagnavo terreno, ma Quella mi raggiungeva di nuovo.
Calcolai che doveva essere larga 15 miglia. Pensai anche di fare un 180° (inversione di rotta) e cercare di rientrare ad Andros … Ma poi mi trovai nel cielo sgombro.
Ma quando mi girai a guardare vidi che in quel momento la “nube” era gigantesca ed aveva assunto una forma a semicerchio, un lembo del quale mi era di nuovo davanti, a circa 18 mila metri!
Sotto, sembrava finire nell’Oceano, a differenza di altri cumuli che sotto hanno uno spazio vuoto o precipitazione …”

Gernon cercò di aggirare la “nube”, ma con non poca costernazione sitrovò dentro un “buco” di una gigantesca ciambella, alla ricerca di una via d’uscita.
Scorto uno spiraglio, virò da quella parte, mentre l’apertura si rimpiccioliva davanti ai suoi occhi, per diventare a un certo punto un passaggio cilindrico simile ad un tunnel.
Quando finalmente raggiunse il varco, ad una velocità critica di 250 miglia orarie, il passaggio era ridotto ad un diametro di una sessantina di metri e non smetteva di rimpicciolirsi.

“Era come guardare attraverso il mirino di un fucile. Era un tunnel orizzontale, lungo un miglio e puntato su Miami. Dall’altra parte vedevo il cielo azzurro e limpido, tra il tunnel e la Forida …”

Gernon percorreva questa galleria a velocità critica. Notò che le pareti del passaggio mandavano un riverbero bianco. Le pareti che gradualmente si chiudevano su di lui, gli erano perfettamente visibili e piccoli sbuffi di nube giravano lentamente in senso orario lungo le pareti interne.

“Se non fosse stato per il pilota automatico che manteneva l’assetto sull’orizzonte, probabilmente mi sarei piegato secondo la rotazione delle nuvole e sarei finito inclinato nelle pareti.”

Durante gli ultimi 20 secondi le punte delle ali toccarono le pareti di vapore su entrambi i lati. A questo punto Gernon si trovò a gravità “O” per un periodo di alcuni secondi.
Uscito dal tunnel, Gernon si trovò in una foschia opaca e verdastra, invece che nel cielo azzurro che aveva visto precedentemente.

“Non si vedeva niente … Tutto era immerso in questa foschia verdognola …”

Cercando di raccapezzarsi, scoprì che tutti gli strumenti elettronici di bordo funzionavano male e non fu in grado nemmeno di mettersi in contatto con il Controllo radar.
Secondo il tempo trascorso in volo, Gernon avrebbe dovuto trovarsi sui Keys di Bimini. D’un tratto nella foschia sotto l’aereoplano sfrecciò ad una velocità incredibile qualcosa simile ad un ‘isola. Poi il Controllo radar di Miami stabilì il contatto radio e riferì che un aereo stava sorvolando Miami in direzione Ovest.
Gernon rispose al Controllo del Traffico Aereo che doveva trattarsi di un altro aereo, diverso dal suo, dato che il “Bonanza”, secondo la tabella di marcia, si trovava ancora sulle Keys di Bimini.
E a questo punto avvenne il fatto più incredibile:

“improvvisamente fummo circondati da lunghe fessure nella foschia. Era come guardare attraverso le stecchedi una veneziana.Le fessure correvano parallele alla nostra direzione di volo. Diventavano sempre più larghe ed allora vedemmo Miami Beach che ci stava proprio sotto …”

Atterrato a Palm Beach, Gernon si accorse che il suo volo era durato solo 45 minuti invece che dei normali 75, e questo nonostante una deviazione di rotta che gli aveva fatto percorrere 250 miglia invece che delle 200 normali!! Sorgeva l’interrogativo: come poteva aver coperto 250 miglia in 45 minuti ad una velocità massima di 195 miglia all’ora?
Gernon cercò di andare più a fondo . Controllò le bollette relative ai consumi di carburante precedenti e scoprì che il suo aereo consumava in media 40 galloni per il medesimo volo; eppure, questa volta, aveva consumato solo 28 galloni!
Gernon stesso ammise: “ Il carburante avanzato corrisponde in effetti alla minor durata del volo, dato che il “Bonanza” consumerebbe 10 galloni circa per mezz’ora di volo in cui coprirebbe una distanza di 100 miglia circa..”
Incapace di trovare una spiegazione logica di questa incoerenza, Gernon avanza l’potesi che la “nuvola,” in cui si era venuto a trovare, si fosse spostata ad una velocità di 1000 miglia orarie!
Sommando la presunta velocità della “nube” a quella del suo velivolo, sarebbe avanzato ad una velocità di circa 180 miglia orarie e con questo si spiegherebbero il guadagno di tempo ed il risparmio di carburante.

Altre variazioni temporali sono talvolta più brevi della mezz’ora di Gernon, e talvolta assai più lunghe.

Tutto fa parte del “Triangolo delle Bermuda”…!



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:03. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Ufoonline.it offre i suoi contenuti nella nuova Fan Page di Facebook, un modo semplice e comodo per essere informati in tempo reale su tutti gli aggiornamenti della community direttamente nel tuo profilo del celebre Social Network. Se ti iscrivi gratuitamente, puoi interagire con noi ed essere informato rapidamente sulle ultime notizie ma anche su discussioni, articoli, e iniziative.