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Autore

2030: La tempesta perfetta - come sopravvivere

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2012 17:15
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Post: 2.976
Registrato il: 28/10/2005
Sesso: Maschile
Utente Illuminato
02/03/2012 10:22

Il 2030 sara' una data chiave per il futuro dell'umanita', l'anno in cui 'la tempesta perfetta' produrra' i suoi effetti in maniera piu' prorompente.

fonte michele cassano per ansa

Raddoppieranno i flussi migratori con 400 milioni di persone che si sposteranno dai loro paesi per sfuggire alla poverta'.

Il disastro ambientale e la crescita demografica metteranno il mondo di fronte alla sfida decisiva, i problemi verranno definitivamente al pettine e solo se si prenderanno le scelte giuste nel 2050 si potra' tirare un sospiro di sollievo.

Non aspirano certo a diventare veggenti, Gianluca Comin, direttore delle relazioni esterne di Enel, e Donato Speroni, ex vicedirettore del 'Mondo', anzi sono consapevoli della difficolta' di immaginare un mondo in continuo cambiamento grazie alle tecnologie.

Lo scopo del loro saggio e' tentare di capire, anche attraverso l'analisi degli scienziati, dove va l'umanita' e inquadrare le strategie per garantire la sopravvivenza della nostra civilta'. Almeno fino al 2050, limite estremo della prevedibilita'.

Prima delle sfide e' l'incremento demografico. Nel 2010 la popolazione mondiale e' arrivata alla boa dei sette miliardi, nel 2030 si prevedono 8,3 miliardi e nel 2050 9,3. Poi la popolazione crescera' solo in Africa fino agli oltre 10 miliardi del 2100. La Cina, con la politica del figlio unico, crescera' pochissimo, fino a 1,3 miliardi, mentre l'India nel 2030 avra' superato il miliardo e mezzo.

L'incremento riguardera' soprattutto i paesi in via di sviluppo e comportera' la necessita' di creare nel mondo da 1,5 a 2 miliardi di posti di lavoro. Non solo, invecchiamento e bassi tassi di fertilita', soprattutto nei paesi sviluppati, porteranno un cambiamento profondo degli equilibri geopolitici.

L'umanita' si trovera' di fronte alla necessita' di produrre il 50% in piu' di cibo ed energia e il 30% in piu' di acqua dolce. Di fronte ad una politica non in grado di elaborare scenari del futuro se non a breve termine, non esiste altra strada per preservare le risorse del pianeta e porre un argine ai cambiamenti climatici che tentare di cambiare i propri comportamenti.

fonte michele cassano per ansa

Ecco allora che accanto alle strategie energetiche per liberarsi dai fossili e agli accordi internazionali sulle emissioni tossiche, spunta l'importanza di piccole azioni quotidiane, come ad esempio limitare l'uso dello sciacquone. Cuore della sfida sara' il modello di citta' ed i grattacieli appaiono preferibili alla moltiplicazione di villette in mezzo al verde che comportano costi energetici piu' elevati. Chiave per affrontare i problemi globali, dalla crisi dell'economia, alla questione ambientale, al terrorismo - sostengono in conclusione gli autori - e' la nascita di un governo mondiale, che superi i faticosi tentativi di una governance internazionale. "Non sappiamo se le misure politiche, i nuovi comportamenti di consumo, gli investimenti economici saranno sufficienti per affrontare le sfide che ci troviamo di fronte - scrivono -. Siamo certi pero' che senza la collaborazione di tutti i soggetti non saremo in grado di affrontare la 'tempesta perfetta"'.

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02/03/2012 10:24

Probabilmente arriveremo ad un punto di rottura molto presto e troveremo il modo di sterminarci prima.
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Utente Esperto
02/03/2012 13:47

Re:
fabik, 02/03/2012 10.24:

Probabilmente arriveremo ad un punto di rottura molto presto e troveremo il modo di sterminarci prima.



Ti quoto, e non perchè abbia tendenze pessimistiche o allarmistiche, tutt'altro(e non dico nemmeno che tu le abbia, il tuo buon senso è fuori discussione).
Ad un certo punto, però, si deve cominciare anche ad essere realisti.
L'istinto primario di ogni essere vivente è quello della sopravvivenza..il che si traduce, all'estremo, in "mors tua vita mea".
Come si raggiunge l'estremo? Semplice, metti sulla terra il doppio delle persone a cui la terra "può provvedere".
Faccio un esempio terra-terra. Il fabbisogno minimo giornaliero di acqua, che io sappia, è di 2l a testa. Mettiamo pure, al limite, che si possa sopravvivere con uno(o anche meno, ma non è questo il punto). Cosa pensate che potrebbe succedere il giorno in cui ci sarà disponibilità di 1l di acqua al giorno ogni 2 persone?
I Cinesi, pur con tutte le loro pecche, hanno agito quasi con saggezza per quanto riguarda la politica sul numero dei figli. Lo so che è paradossale, ma tant'è! Dal mio punto di vista i Cinesi, forse, sono gli unici che ai figli ci pensano sul serio!!! Sia chiaro, le mie parole rimangono contestualizzate nel tema di questo ragionamento, gli abusi e le imposizioni che ne conseguono a danno della popolazione nulla hanno a che vedere con la civiltà.
Il punto è questo, se la scelta è tra "dare una vita dignitosa a 1000" o "una di stenti a 100.000" cosa si dovrebbe fare?

Se solo smettessimo di pensare che la terra è nostra di diritto e che ogni cosa ci è dovuta...
Non è lei che si adatta a noi, dovremmo capire che è il contrario.
Tanto per parlare in "soldoni", se la terra può permettere a 10 miliardi di persone di vivere "alla soglia minima", cosa si pensa che possa "inventarsi" quando ce ne saranno 20, o 30, o 50?
Si stima che nel 2050 saremo 9,3 mld, nel 2100 solo in Africa ci saranno 10 mld di persone(quindi sulla terra, che ne so, almeno 17/18)...e nel 2200? E nel nel 2500? E nel 4000?
Alla luce di questo, qualcuno si è mai domandato come vivranno i nostri figli? Loro bene, e i loro figli? Benino, e i figli dei loro figli? mmmmhhhhh, boh! E i figli dei figli dei loro figli? E così via...
Tanto saranno problemi loro... [SM=g2806961]
Di sicuro lo saranno!
Una popolazione sempre in aumento genererà un costante aumento dei flussi di emigrazione dai paesi più poveri. Si arriverà al punto in cui si cominceranno a chiudere le frontiere...tensioni, incidenti diplomatici...e non peggioro ulteriormente il quadro.
Se si dovrà lottare per cibo e acqua, state pur certi che succederà...l'istinto di sopravvivenza di cui parlavo all'inizio, o molto più crudamente "mors tua vita mea".
Lo so che risulterò cinico e catastrofista, in realtà è l'esatto contrario. I fatti, però, sono questi, è inutile voltarsi dall'altra parte.
Non dico che siamo condannati, in fin dei conti l'istinto di sopravvivenza è ciò che ci rende, nonostante tutto, così unici come specie.
Siamo troppo abituati a "mettere una pezza all'ultimo minuto", ma per questo genere di problematiche occore buon senso(quello vero) e lungimiranza...forse rendersi conto perfettamente di cosa a cui potremmo andare incontro, rimanendocene con le mani in mano, può servire a mettere quel po' di, perdonate l'espressione, "peperoncino al culo" che serve per iniziare a fare qualcosa di concreto.
Sono il primo a dire che è da cinici, ma se serve il controllo delle nascite che ben venga!
Alla terra e all'universo non gliene frega niente di chi siamo...sta a noi capire cosa fare per goderne il più a lungo possibile.
Se una decisione "impopolare" può portare benefici anche a lungo termine io la prenderei sempre!
Se poi non si farà nulla...beh allora lasceremo delle belle patate bollenti nelle mani delle nostre discendenze.
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Utente Esperto
02/03/2012 14:06

Preciso,
quando parlo di controllo delle nascite non è che intenda "andiamo a togliere i bambini alle famiglie". Ovviamente parlo in prospettiva.
Voglio dire, prendiamo l'Africa(solo perchè ci sono i numeri), secondo voi perchè ha quest'aumento così esponenziale? Perchè la maggioranza della popolazione, quella povera, si attacca alle speranze portate da una religione che dice loro che, se non fanno sesso per procreare, andranno all'inferno.
Per controllo delle nascite intendo la sensibilizzazione di tutte le popolazioni verso le problematiche eventuali della terra su cui vivono. Poi puoi dire loro, "ok ragazzi! Potete divertirvi anche prestando un occhio alla contraccezione..." tutto qui.
Spero che non sia solo un'utopia...
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02/03/2012 14:27

Il tuo è un discorso di buon senso ma la razza umana non ragiona in termini di razza.
Noi tutti prima che esseri umani ci sentiamo appartenenti a gruppi più ristretti come in un gioco di scatole cinesi.
I nostri governanti ci porteranno sull'orlo del baratro addolcendoci la medicina di volta in volta.
Se le cose andranno bene ci daremo una regolata, se invece cambiare radicalmente il nostro approccio non sarà possibili ci scanneremo per le briciole che avanzano del nostro pianeta e come madre natura insegna: solo i più forti se la caveranno
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Utente Esperto
02/03/2012 14:51

Re:
fabik, 02/03/2012 14.27:

Il tuo è un discorso di buon senso ma la razza umana non ragiona in termini di razza.
Noi tutti prima che esseri umani ci sentiamo appartenenti a gruppi più ristretti come in un gioco di scatole cinesi.
I nostri governanti ci porteranno sull'orlo del baratro addolcendoci la medicina di volta in volta.
Se le cose andranno bene ci daremo una regolata, se invece cambiare radicalmente il nostro approccio non sarà possibili ci scanneremo per le briciole che avanzano del nostro pianeta e come madre natura insegna: solo i più forti se la caveranno



Ti riquoto,
ma sappiamo anche che nulla, quando si tratta di genere umano, può avere una percentuale di certezza pari al 100%.
La penso come te, ma non è detto che sia così.
Quanto sono le percentuali? 99,5 contro 0,5? Poco...ma ci sono!!
Uno spiraglio ancora c'è..poi sta a noi!
Magari riusciremo un giorno persino a costruire Utopia, che ne sai? [SM=g1950691]
Non ci conto molto, ma nemmeno i nostri dubbi hanno un 100% di certezza.
Di certo bisognerebbe cambiare molte cose...
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02/03/2012 15:21

Si, hai ragione ed infatti anche io non vedo uno scenario unico.
Molto spesso noi esseri umani siamo molto critici verso la nostra razza quando dobbiamo giudicarci ma ci dimentichiamo che siamo pur sempre animali.
Per quanto ci riteniamo esseri razionali in realtà lo siamo solo in parte e l'istinto nel nostro modo di agire conta ancora tanto.

Nello stesso tempo ci sopravvalutiamo, lo si nota anche nel nostro piccolo ambiente, quello dell'ufologia.
Spesso si leggono commenti in cui la pretesa evidente è che la scienza deve avere le risposte.
Non è così semplice e non siamo così infallibili, anche i geni fanno cose stupide.

Io credo che tendenzialmente siamo una razza egoista, non nell'accezione negativa del termine, lo siamo nella misura in cui lo sono tutti gli esseri viventi, solo che noi lo sappiamo e ci poniamo dei quesiti morali che gli altri esseri viventi non si pongono, almeno per quanto ne sappiamo.

Fino ad oggi la società umana in generale nel tempo è sempre progredita, si sarebbe potuto fare sicuramente di meglio ma è inutile stare a recriminare sul passato.
Il grande torto che facciamo a noi stessi ed alle generazioni future è quello di non riconoscere che il nostro mondo ha risorse limitate, chi ne sfrutta meno vule almeno arrivere a tenori di vita pari a chi ne sfrutta di più.
Chi ne sfrutta di più non vuole perdere questo primato e preferisce volgere lo sguardo altrove per cercare un colpevole al di la della sua portata pur di non ammettere che consuma troppo.

Io mi chiedo quanti di noi sarebbero disposti a rinunciare a piccole comodità, secondo me pochissimi, nessuno in realtà.

Lo stato dell'arte per noi è questo e non è detto che cambi.
A mio avviso, ma io sono pessimista ed ormai è risaputo, a mio avviso il nostro mondo è destinato ad una crescente instabilità, con guerre per le risorse mascherate da motivazioni nobili.

Ad avere la peggio saranno i poveri del mondo, mentre i potenti vecchi e nuovi si spartiranno la rimanenza della torta.

Alla fine cosa succederà? Secondo me o scappiamo da qualche altra parte o moriamo col nostro ecosistema
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Utente Esperto
02/03/2012 17:15

Re:
fabik, 02/03/2012 15.21:


.....

Alla fine cosa succederà? Secondo me o scappiamo da qualche altra parte o moriamo col nostro ecosistema



Alla fine la pensiamo allo stesso modo.
Tu sei un po' più pessimista di me, per tua ammissione, ma il panorama questo è!

E' vero che siamo animali dotati di intelligenza, in caso di estremo disagio prevarrebe l'istinto sulla ragione...e questo è un dato di fatto!
Anche e soprattutto perchè, come sottolinei tu, il concetto di "benessere personale al di sopra di tutto" è già ben radicato.

Mah!!! Forse mi piace sognare che un giorno possa succedere qualcosa che stravolga tutto...
Ricordi 2010 - l'anno del contatto? Alle soglie di una guerra mondiale, una mattina i leader delle opposte fazioni guardando fuori videro due soli e si resero conto che esisteva qualcosa di più grande delle nostre "cazzatelle"(cosa che poi è!).
Non dico in questi termini, ovviamente, però il concetto è quello.
Magari un giorno, fra 100, 200, 450 anni faremo una scoperta così sensazionale da modificare radicalmente le nostre concezioni.
Qualcosa che ci faccia capire che, le nostre beghe territoriali, al confronto sono scorregge.
Vista la straordinarietà dell'universo in cui viviamo, e considerando quanto poco ne sappiamo, non mi riesce così impossibile pensare che potrebbe anche succedere...forse anche con più probabilità rispetto a quelle di una eventuale nuova maturità autocostruita.
O forse sono solo ottimista..ma anche se fosse non lo ammetterei mai... [SM=j2201351]
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