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Dove e' Curiosity , By Nasa !

Ultimo Aggiornamento: 15/04/2015 11:38
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19/02/2013 15:04

Bellissime immagini! [SM=g1420767]
[Modificato da saturn_3 19/02/2013 15:04]


















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19/02/2013 16:25

Re:
saturn_3, 19/02/2013 15:04:

Bellissime immagini! [SM=g1420767]


concordo! [SM=g10034]


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21/02/2013 01:30

Curiosity esamina i campioni del sottosuolo

Il rover marziano ha iniziato l’analisi dettagliata dei campioni di roccia estratti circa 6 centimetri al di sotto della superficie di Marte, e già gli scienziati sono in fermento. Un esame preliminare della sostanza verdastra raccolta parrebbe infatti indicare la possibilità di preservare carbonio organico, rilevante per un ipotetica esistenza di vita sul pianeta rosso in passato. Solo gli strumenti CheMin e SAM potranno fornire una risposta in tal senso. Ricordiamo che il colore grigio/verde non è mai stato osservato prima su Marte, neanche nelle rocce che Curiosity ha vigorosamente “spazzolato”.
Ciò che possiamo dire a oggi, oltre a quanto su esposto sul colore dei campioni, è che la forza richiesta al trapano percussore per scavare il foro nel terreno è stata relativamente bassa, e ciò potrebbe indicare un suolo di origine argillosa o fangosa. In alternativa potrebbero essere implicati dei basalti recenti, e questo evidentemente invaliderebbe l’ipotesi di un ambiente adatto alla vita (i basalti sono materiali di origine vulcanica, e comportano lava incandescente e gas sulfurei).
Lo strumento Chemistry e Mineralogy identifica e misura l’abbondanza relativa dei vari minerali presenti nella polvere di roccia estratta con la perforazione; i risultati potrebbero avere un impatto immediato sul programma di attività di Curiosity nel prossimo futuro. Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuta al CalTech una riunione di più di cento fra scienziati ed ingegneri del gruppo MSL. Essi hanno dibattuto l’opportunità di posticipare il viaggio di Curiosity verso la formazione denominata monte Sharp (sua priorità attuale, distante 9/10 mesi di viaggio) qualora i risultati degli esami dovessero fornire prova che il sito indagato avrebbe potuto essere abitabile per microorganismi del passato.
Con la sua analisi, CheMin potrà valutare il possibile coinvolgimento dell’acqua nella formazione, deposito ed evoluzione dei campioni. Inoltre lo strumento sarà importante per la ricerca di bio-impronte minerali, fonti di energia idonee alla vita o indicatori di un ambiente abitabile in passato: tutti elementi che costituiscono la ragion d’essere della missione MSL.
Il CheMin è montato internamente di fianco allo strumento SAM (Surface Analysis at Mars), che può individuare carbonio organico. SAM riceve i campioni simultaneamente a CheMin, ma poi li sigilla in un comparto stagno, per evitare la fuga di eventuali sostanze volatili. Per contro, CheMin deve effettuare subito i propri esperimenti, perchè non ha difese contro l’evaporazione delle molecole legate all’acqua che sono così importanti per la sua indagine. Esso impiega la diffrazione a raggi X e la fluorescenza a raggi X per comparare i campioni con un database di migliaia di reperti minerali terrestri. Le indagini vengono effettuate nottetempo, per beneficiare della minore temperatura (- 50 gradi C.) per il raffreddamento del CCD (charge coupled device) che identifica i protoni originati dall’impatto dei raggi X.
Alcuni scienziati vorrebbero dunque che Curiosity si fermasse presso la “Yellowknife Bay”, continuando a ricercare minerali collegati all’acqua, mentre altri desiderano che il rover torni al più presto sulla sua rotta originale verso il monte Sharp, ove erano stati individuati numerosi obiettivi scientifici primari sulla base delle immagini raccolte da Mars Reconnaissance Orbiter e da MSL stesso.
Il programma di missione iniziale prevede che Curiosity, entro i primi due anni terrestri di attività, abbia raggiunto monte Sharp e ne abbia esplorato buona parte dei canyons inferiori; rispettare questo termine potrebbe già essere difficile. Gli scienziati infatti sono preoccupati della possibilità di un incidente al rover che ne riduca la vita prevista (circa 6 anni), ma soprattutto di un sempre possibile taglio ai finanziamenti che determini la sospensione anticipata di alcune attività.
L’importanza di arrivare a monte Sharp è presto spiegata: con i suoi 4500 metri di altezza, questo cumulo offre testimonianza di qualcosa come 2 miliardi di anni di evoluzione geologica marziana.
Nei prossimi giorni dovrebbero essere disponibili i risultati preliminari degli esami di CheMin e SAM; a quel punto gli scienziati dovranno decidere come proseguire l’esplorazione di Marte con il grosso robot semovente Curiosity.
Nell’immagine, il foro scavato il giorno 8 febbraio (diametro, 1,6 cm); i fori più piccoli sono stati creati il giorno successivo con il laser della ChemCam, per ottenere indicazioni spettrali sulla composizione del suolo.

fonte: NASA

Articolo scritto da: Paolo Actis

Fonte Articolo: www.astronautinews.it

Interessante, vedremo nei prossimi giorni come si evolve la situazione. [SM=g1950684]
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21/02/2013 05:49

speriamo in scoperte interessanti.
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21/02/2013 15:10

Re:
D.tom, 21/02/2013 05:49:

speriamo in scoperte interessanti.




La speranza è l' ultima a morire. [SM=g1420769]
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21/02/2013 15:10

Re:
D.tom, 21/02/2013 05:49:

speriamo in scoperte interessanti.




La speranza è l' ultima a morire. [SM=g1420769]
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07/03/2013 13:57

Si è impallato l'hard disk di Curiosity: anche su Marte c'è la "modalità provvisoria"

Un problema alla memoria di uno dei due computer di bordo del rover ha fatto scattare la safe mode: stop momentaneo all'attività scientifica per risolvere il danno. Ma tutto dovrebbe tornare a posto fra pochi giorni.

Fonte: www.nasa.gov/mission_pages/msl/news/msl20130228.html
[Modificato da IRONMAN.75 07/03/2013 13:58]
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07/03/2013 17:48

speriamo bene, sarebbe un peccato se la missione finisse cosi.
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07/03/2013 18:14

Re:
D.tom, 07/03/2013 17:48:

speriamo bene, sarebbe un peccato se la missione finisse cosi.




No non finisce nada, dalla settimana prossima riprende la missione scientifica .... [SM=g8320]
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07/03/2013 19:17

Re: Re:
KOSLINE, 07/03/2013 18:14:


No non finisce nada, dalla settimana prossima riprende la missione scientifica .... [SM=g8320]

infatti mi sembrava strano che quelli della NASA fossero così sprovveduti,sicuramente avevano gia calcolato il pericolo di un mal funzionamento del computer.


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07/03/2013 20:36

Re: Re: Re:
D.tom, 07/03/2013 19:17:

infatti mi sembrava strano che quelli della NASA fossero così sprovveduti,sicuramente avevano gia calcolato il pericolo di un mal funzionamento del computer.






Sono due, denominati A e B, attualmente sta funzionando con il B, si potrebbe anche continuare la missione senza problemi , ma per precauzione si e' fermato il Rover per cercare di rimettere anche quello denominato A in perfette condizioni ! [SM=g8320]

Qua spiegano meglio la cosa:


I tecnici sono impegnati nel portare avanti due lavori in contemporanea: da un lato viene effettuato il passaggio delle attività dal computer malfunzionante a quello di riserva, dall’altro si prosegue nell’indagine del guasto che ha provocato l’entrata in modalità sicura.

Richard Cook, project manager di MSL al JPL ha rilasciato a CBS news una intervista nella quale ha rassicurato sullo stato di avanzamento del “passaggio di consegne” fra i due elaboratori, ed ha confermato che l’attività scientifica dovrebbe riprendere a breve. Il rover è uscito dal safe-mode ed ha ricominciato ad usare l’antenna ad alto guadagno; occorreranno ancora alcuni giorni per completare il caricamento di files di configurazione e parametri sul computer B.

Ciò che è noto al momento è che il malfunzionamento è da ricondursi alla memoria a stato solido impiegata dal computer di Curiosity attivo in quel momento. I tecnici sospettano che una particella altamente energetica sia riuscita a superare le barriere protettive ed abbia alterato lo stato di uno o più indirizzi di memoria. Purtroppo la zona interessata è quella della directory, ove sono registrate le locazioni di tutti gli altri dati.
Se questa teoria risultasse corretta, il reboot del computer difettoso dovrebbe permettere di riscrivere i blocchi di memoria, cancellando di fatto il problema: il computer A diventerebbe allora il backup di quello B, attualmente in fase di attivazione.
Prima di tentare il reboot, tuttavia, i tecnici vogliono ridare energia al computer danneggiato senza caricare il software, in modo da esaminarlo come se fosse un banco di memoria aggiuntivo per la sola lettura dati. Se la lettura incontrerà un errore, allora si avrà la prova che la memoria è ancora danneggiata. In realtà, visto che la memoria è concepita per conservare i dati anche senza alimentazione, tutti si aspettano proprio questo risultato: la vera domanda è se sarà possibile riscrivere le zone danneggiate. Se così non sarà, i tecnici dovranno cercare più in profondità nel sistema elettronico.
Un reboot anticipato avrebbe invece l’effetto di cancellare ogni possibile traccia dell’esistenza delle aree di memoria danneggiate; con questo approccio, invece, si spera di poter leggere la memoria e localizzare il danno prima di decidere se ricaricare il software o meno, evitando eventuali locazioni di memoria inaffidabili.



fonte dati: www.astronautinews.it
[Modificato da KOSLINE 07/03/2013 20:45]
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07/03/2013 23:01

Re: Re: Re: Re:
KOSLINE, 07/03/2013 20:36:


Qua spiegano meglio la cosa:

adesso mi è tutto chiaro. [SM=g8320]

08/03/2013 00:30

Re: Re: Re:
D.tom, 07/03/2013 19:17:

infatti mi sembrava strano che quelli della NASA fossero così sprovveduti,sicuramente avevano gia calcolato il pericolo di un mal funzionamento del computer.



Difficilmente troverai tra i fallimenti NASA una percentuale importante di pressapochismo.

Quasi sempre solo dei piccoli dettagli imprevedibili non presi in considerazione, hanno fatto la differenza tra la riuscita e il fallimento di una missione.

Andare nello spazio con missioni umane, a tutt'oggi è ancora pericoloso e imprevedibile in ampia parte, come fare offshore a 130 nodi con un catamarano.

Se va male, difficilmente riesci a raccontarlo.

Per quello che riguarda le "sonde", credo che si sia invece su una strada di crescita veloce, continua e consolidata delle missioni con atterraggio ed esplorazione in loco.

Oltre all'indubbia professionalità del personale NASA, le nanotecnologie credo apriranno orizzonti vastissimi per le prossime missioni unmanned nel Sistema Solare.

Se guardate le immagini di Curiosity, vi accorgerete come il salto tecnologico con la precedente missione marziana è quasi abissale.
Questo rover ha capacità decuplicate, sia di imaging che di autoriparazione, che di autonomia, che di movimento, rispetto alla precedente Opportunity.

Tra una ventina d'anni credo saremo su una decina di corpi celesti del sistema solare, con missioni a terra, tutte di "ampio spettro esplorativo".

E chi se l'immaginava, solo una cinquantina d'anni fa?

Aggiungo per l'ennesima volta....ALTRO CHE SOLDI BUTTATI!!! [SM=g1950684] [SM=g6794]



[Modificato da RigelDi Orione 08/03/2013 00:32]
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08/03/2013 05:54

È una buona missione lo sempre sostenuto,però finché non troviamo l alieno la gente non sarà mai soddisfatta, ecco il perché dei soldi buttati.
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12/03/2013 21:59

news molto interessante, leggete.

Su Marte in passato c'erano le condizioni favorevoli all'esistenza della vita: è quanto mostra l'analisi del primo campione di roccia marziana che il rover della Nasa Curiosity ha prelevato con il suo speciale trapano. ''Una questione fondamentale per questa missione è se Marte ha mai avuto un ambiente abitabile" ha osservato, Michael Meyer della Nasa durante la conferenza stampa in corso presso il Jet Propulsion Laboratory. "Da quello che sappiamo ora - ha aggiunto - la risposta è si". Nel campione di roccia esaminato dal rover Curiosity, la Nasa ha identificato zolfo, azoto, idrogeno, ossigeno, fosforo e carbonio. Molti alcuni degli ingredienti chimici fondamentali per la vita.
La polvere e' stata prelevata dal rover laboratorio della Nasa perforando una roccia sedimentaria nei pressi di un antico letto di un torrente nel cratere Gale dove Curiosity si e' posato nell'agosto del 2012. Gli indizi di questo ambiente abitabile provengono dall’analisi condotta dagli strumenti Sample Analysis at Mars (Sam) e Chemistry and Mineralogy (CheMin). I dati indicano che l'area che sta esplorando il rover , chiamata Yellowknife Bay, e' stata il letto di un antico sistema fluviale o il letto di un lago bagnato a intermittenza, un ambente che avrebbe potuto fornire l'energia chimica e altre condizioni favorevoli per sostenere microrganismi.
Questo ambiente antico umido, a differenza di alcuni altri su Marte, non era ne' troppo ossidante, ne' troppo acido, o estremamente salato. ''I minerali argillosi costituiscono almeno il 20 per cento della composizione di questo campione'' ha detto David Blake, responsabile dello strumento Chemin del centro di ricerca Ames della Nasa. Questi minerali argillosi sono un prodotto della reazione fra l'acqua relativamente fresca con minerali come olivina, anche presenti nel sedimento. La presenza di solfato di calcio insieme con l'argilla suggeriscono inoltre che il suolo e' neutro o leggermente alcalino.

I ricercatori della Nasa sono rimasti sorpresi di trovare nel campione una miscela di sostanze chimiche ossidate, meno ossidate, e anche non ossidate che forniscono delle differenze di energia (gradienti) che, per esempio sulla Terra molti microbi sfruttano per vivere. ''La gamma di ingredienti chimici che abbiamo identificato nel campione e' impressionante - ha osservato Paul Mahaffy, responsabile dello strumento Sam che lavora al Goddard Space Flight Center della Nasa - abbinamenti come solfati e solfuri indicano una possibile fonte di energia chimica per i microrganismi''. Ora che e' stato scoperto che in passato Marte era favorevole alla vita, l'obiettivo, ha spiegato la Nasa e' ora cercare composti organici.

fonte:ufoonline,ansa
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13/03/2013 22:32

Re:
D.tom, 12/03/2013 21:59:

news molto interessante, leggete.

Su Marte in passato c'erano le condizioni favorevoli all'esistenza della vita: è quanto mostra l'analisi del primo campione di roccia marziana che il rover della Nasa Curiosity ha prelevato con il suo speciale trapano. ''Una questione fondamentale per questa missione è se Marte ha mai avuto un ambiente abitabile" ha osservato, Michael Meyer della Nasa durante la conferenza stampa in corso presso il Jet Propulsion Laboratory. "Da quello che sappiamo ora - ha aggiunto - la risposta è si". Nel campione di roccia esaminato dal rover Curiosity, la Nasa ha identificato zolfo, azoto, idrogeno, ossigeno, fosforo e carbonio. Molti alcuni degli ingredienti chimici fondamentali per la vita.
La polvere e' stata prelevata dal rover laboratorio della Nasa perforando una roccia sedimentaria nei pressi di un antico letto di un torrente nel cratere Gale dove Curiosity si e' posato nell'agosto del 2012. Gli indizi di questo ambiente abitabile provengono dall’analisi condotta dagli strumenti Sample Analysis at Mars (Sam) e Chemistry and Mineralogy (CheMin). I dati indicano che l'area che sta esplorando il rover , chiamata Yellowknife Bay, e' stata il letto di un antico sistema fluviale o il letto di un lago bagnato a intermittenza, un ambente che avrebbe potuto fornire l'energia chimica e altre condizioni favorevoli per sostenere microrganismi.
Questo ambiente antico umido, a differenza di alcuni altri su Marte, non era ne' troppo ossidante, ne' troppo acido, o estremamente salato. ''I minerali argillosi costituiscono almeno il 20 per cento della composizione di questo campione'' ha detto David Blake, responsabile dello strumento Chemin del centro di ricerca Ames della Nasa. Questi minerali argillosi sono un prodotto della reazione fra l'acqua relativamente fresca con minerali come olivina, anche presenti nel sedimento. La presenza di solfato di calcio insieme con l'argilla suggeriscono inoltre che il suolo e' neutro o leggermente alcalino.

I ricercatori della Nasa sono rimasti sorpresi di trovare nel campione una miscela di sostanze chimiche ossidate, meno ossidate, e anche non ossidate che forniscono delle differenze di energia (gradienti) che, per esempio sulla Terra molti microbi sfruttano per vivere. ''La gamma di ingredienti chimici che abbiamo identificato nel campione e' impressionante - ha osservato Paul Mahaffy, responsabile dello strumento Sam che lavora al Goddard Space Flight Center della Nasa - abbinamenti come solfati e solfuri indicano una possibile fonte di energia chimica per i microrganismi''. Ora che e' stato scoperto che in passato Marte era favorevole alla vita, l'obiettivo, ha spiegato la Nasa e' ora cercare composti organici.

fonte:ufoonline,ansa



Ottima notizia, forza Curiosity [SM=g1420768]


[SM=g3061197]


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14/03/2013 05:44

Giusto,Siamo tutti con il robottino! :D
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16/03/2013 17:03

Curiosity punta verso il Monte Sharp
Curiosity ha scattato le prime immagini del Monte Sharp. Le foto sono state scattate da componenti di 100 millimetri di lunghezza focale della fotocamera MastCam durante il 45 ° giorno della missione marziana del rover su Marte. Questo tumulo a più livelli, chiamato anche Mons Aeolis, nel centro di Gale Crater sorge a più di 5 km al di sopra del piano di localizzazione dove è atterrato Curiosity. L’immagine in basso raffigura le pendici del monte Sharp. E’ un obiettivo della missione scalare questa montagna, ma avverrà tra qualche settimana, perchè il rover in primo luogo dovrà passare molti giorni nel postochiamato “Yellowknife Bay”, dove ha trovato prove di un ambiente favorevole passato per la vita microbica come avete gia detto ragazzi.

Immagine da Marte del monte Sharp, Fonte: Nasa.gov
24/04/2013 20:17




Mission Update 04/24/2013

Come riportato il 20 marzo dal comando di missione, MSL/Curiosity è in attesa di essere nuovamente operativo dopo il periodo di estrema riduzione delle trasmissioni dovuto all'opposizione delle orbite Marte-Terra.


Marte è passato, durante il mese di Aprile, quasi direttamente dietro il Sole, dal punto di vista della Terra.
Questa "frapposizione solare" può facilmente interferire con le trasmissioni radio tra i due pianeti in quel quasi-allineamento.

La piena ripresa delle operazioni è prevista per i primi giorni di Maggio (Probabilmente già dal giorno 1, come da tabella).

Questo tipo di interposizione Terra-Sole-Marte accade una volta ogni 26 mesi circa.

Ha "sofferto" della congiunzione anche Odissey. Per la sesta volta dal 2001, anno in cui iniziò la sua missione marziana.

Per i dettagli (in inglese): mars.jpl.nasa.gov/msl/news/whatsnew/index.cfm?FuseAction=ShowNews&New...


NEL FRATTEMPO...

Dal sito della NASA, giorno 18 aprile:



The 2013 list of the 100 most influential people named by TIME Magazine includes three men from NASA's Jet Propulsion Laboratory, Pasadena, Calif. Don Yeomans (left), manages NASA's Near-Earth Program Office at JPL. Two men who traded off as project manager of NASA's Mars Science Laboratory project, which operates the rover Curiosity, were also named: Pete Theisinger (middle) and Richard Cook (right).





All Image Credits: NASA/JPL Caltech


Per chi non masticasse l'inglese,nell'annuale lista delle 100 persone più influenti pubblicata su TIME Magazine, ci sono ben tre uomini della NASA.
Uno di loro è responsabile del progetto NEO (Near Earth Objects), che si occupa di catalogare e monitorare i numerosissimi oggetti rocciosi che intersecano l'orbita terrestre.
Gli altri due fanno parte del direttivo di MSL/Curiosity.


24/04/2013 23:03

Un mazzo di carte o un ca@@o di marte? Ecco cosa ha disegnato Curiosity con sommo imbarazzo della NASA [SM=g6794]



www.ansa.it/web/notizie/photostory/curiosita/2013/04/24/Imbarazzo-Nasa-Curiosity-disegna-pene-Marte-_8608...
[Modificato da Miro.72 24/04/2013 23:05]
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