Cosa c'è dietro gli hacker di Anonymous

Sentiamo sempre più spesso parlare di questa organizzazione che da poco ha fatto il più grande attacco della storia di Internet per ribellarsi alla chiusura di Megavideo e Megaupload, E hanno detto "Quindici minuti dopo l'intervento dell'Fbi che ha oscurato il super portale della condivisione, noi abbiamo mandato ko i siti del governo".

So che sono anonimi proprio per questo ma mi chiedo quale sia la loro potenza se possono entrare dappertutto e se a questo punto non costituiscono un pericolo per il mondo perchè con la rete potrebbero attivare anche armi nucleari proprio come succede nei film.

Ciao, io credo che essendo anonimi chiunque potrebbe prendere in mano delle redini molto potenti, sicuramente dietro questa organizzazione ci saranno anche interessi di ogni genere, dal politico al commerciale o all' etico.
E' una maschera vera e propria.
Un po' come alcuni dei fenomeni ufo che penso servano a mascherare alcune azioni militari, di cui non si deve conoscere il mandante..
Comunque dal 19 Gennaio 2012 (chiusura di Megaupload) si sono moltiplicati gli attacchi anonimi, resta a noi capire se si tratta realmente di una guerra digitale dai fini etici o più semplicemente si è dato il via libero alla più completa anarchia digitale gestita da chiunque.

Sono chiaramente cracker di enorme livello, ma da qui a considerarli capaci di attivare anche testate necleari a distanza ce ne corre. Fino ad ora, fino a quando disattivano server non c'è problema, fondamentalmente.

Francyfiesole, 19/02/2012 19.49:

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So che sono anonimi proprio per questo ma mi chiedo quale sia la loro potenza se possono entrare dappertutto e se a questo punto non costituiscono un pericolo per il mondo perchè con la rete potrebbero attivare anche armi nucleari proprio come succede nei film.

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Che io sappia ci sono oltre che sistemi di attivazione particolari che includono più persone per attivarli per protocollo di sicurezza non si sappia mai qualcuno esce pazzo e' attiva i missili anche nei sommergibili e' cosi , la rete militare che gestisce queste cose e' staccata dalla rete normale , e' una rete a parte , ma anche per assurdo che hai un ingresso nella rete da una base militare ad esempio, ci sono i codici di lancio dinamico, che sono cosi complicati a livello statistico cambiano ogni tot automaticamente, che se non li conosci ci vogliono 1000 vite per trovarli ..., insomma quelli sicuramente non li lanciano

KOSLINE, 19/02/2012 20.31:

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Che io sappia ci sono oltre che sistemi di attivazione particolari che includono più persone per attivarli per protocollo di sicurezza non si sappia mai qualcuno esce pazzo e' attiva i missili anche nei sommergibili e' cosi , la rete militare che gestisce queste cose e' staccata dalla rete normale , e' una rete a parte , ma anche per assurdo che hai un ingresso nella rete da una base militare ad esempio, ci sono i codici di lancio dinamico, che sono cosi complicati a livello statistico cambiano ogni tot automaticamente, che se non li conosci ci vogliono 1000 vite per trovarli ..., insomma quelli sicuramente non li lanciano

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Sicuramente è una parola che non userei..di sicuro non c'è niente.
Erano sicure anche le centrali giapponesi ci hanno massacrato che non poteva succedere niente e poi.
Detto questo è chiaro che per attivare i missili ci sono protocolli speciali e ha la chiave finale il presidente degli stati uniti, il dispositivo è elettronico ma l'ultima parte rimane manuale.
Ma ci sono molte altre cose da controllare senza arrivare ai missili.

Però anonymus sono un gruppo che hanno un codice etico, agiscono per difendere la libertà non per far scoppiare le guerre. Per esempio da poco hanno hackerato il sito di Paniz e Scilipoti che avevano fatto oscurare il sito del Vajont solo perchè c'era qualche insulto nei loro confronti.

Concludo con la bella immagine che hai messo: si tutti noi siamo anonymus

Non è comunque da escludere che dietro alcune azioni si potrebbero nascondere anche gli stessi colpiti.
In alcuni casi si potrebbe trattare anche di semplici trovate pubblicitarie per rendere noti i propri siti o portali.
Gli anonimous sono un ottimo sistema attuale per compiere qualsiasi tipo di azione nella rete
mascherandosi da beniamini ed in futuro, se le cose si mettono male, in terroristi su cui puntare il dito..
Resta comunque il fatto che gli attacchi aninomous eseguiti ultimamente cosiddetti DDOS, servono esclusivamente a mettere in down (rendere inaccessibile) i siti mandando in tilt i server che li gestiscono.
Probabilmente I furti di dati personali svolti saranno stati anche sleali intenti commerciali della concorrenza..
Sono comunque "soluzioni" che si ripetono da anni ma che ultimamente vengono sfruttati da chiunque ne abbia il "potere di farlo"..

werde2000, 19/02/2012 20.49:

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Sicuramente è una parola che non userei..di sicuro non c'è niente.
Erano sicure anche le centrali giapponesi ci hanno massacrato che non poteva succedere niente e poi.

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sono due paragoni diversi per me Werde , ceto la parola impossibile e certa al 100% ti do ragione quasi su tutto , pero che uno possa lanciare un missile termo nucleare da dietro un pc da casa sua ,su questo i sistemi e i protocolli d'attivazione non lo permettono ,logicamente mia opinione per quel poco che so sulla cosa.

Ma ci vorranno 20 anni solamente a superare i sistemi della CIA...

Cmq al raduno mondiale degli hacker cracker ecc a lasVegas , la NSA e altri enti Americani oltre a tante ditte reclutavano collaboratori da assumere anche a buon stipendio per la sicurezza nazionale e imprenditoriale ....

Osccillator23, 19/02/2012 21.02:

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Non è comunque da escludere che dietro alcune azioni si potrebbero nascondere anche gli stessi colpiti.
In alcuni casi si potrebbe trattare anche di semplici trovate pubblicitarie per rendere noti i propri siti o portali.
Gli anonimous sono un ottimo sistema attuale per compiere qualsiasi tipo di azione nella rete
mascherandosi da beniamini ed in futuro, se le cose si mettono male, in terroristi su cui puntare il dito..
Resta comunque il fatto che gli attacchi aninomous eseguiti ultimamente cosiddetti DDOS, servono esclusivamente a mettere in down (rendere inaccessibile) i siti mandando in tilt i server che li gestiscono.
Probabilmente I furti di dati personali svolti saranno stati anche sleali intenti commerciali della concorrenza..
Sono comunque "soluzioni" che si ripetono da anni ma che ultimamente vengono sfruttati da chiunque ne abbia il "potere di farlo"..

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Si quoto ottimo punto di vista

un ottimo articolo di wired su chi sono quelli italiani

daily.wired.it/news/internet/anonymous-attacco-informat...



Stanno facendo impazzire i siti istituzionali di mezzo mondo e, di fatto, sono il braccio armato di WikiLeaks. Parliamo, ovviamente, dei componenti del gruppo Anonymous, gli hacker più in vista del momento e paladini, a modo loro, della libertà digitale. Uno dei loro ultimi obiettivi è nostrano: si tratta del sito www.governo.it, vale a dire quello ufficiale del Governo Italiano. Il primo passo di una aggressiva campagna, a quanto dichiarano. Qualche giorno fa il gruppo di hacker lo ha attaccato, ma senza sortire gli effetti sperati. Molti si sono chiesti i motivi di questo mezzo passo falso e per rispondere si deve analizzare, prima di tutto, la struttura di Anonymous. Una struttura molto particolare, in effetti: è costituita da un nucleo centrale, esteso e democratico, che si occupa del coordinamento. E poi c’è una folta schiera di supporter, se li possiamo chiamare così, che in base alle decisioni prese dal nucleo, sceglie se entrare in gioco e far parte delle varie missioni.

Possiamo dire che una missione tipica di Anonymous consiste di tre fasi. La prima, durante la quale si stabilisce, come detto, l’ obiettivo. La seconda, in cui lo si annuncia a tutti i componenti del gruppo, di solito con un twit o dei messaggi in apposite bacheche elettroniche. Infine si attua il piano, durante la terza fase, spesso sfruttando il software Loic.

Questa strategia è, allo stesso tempo, il punto di forza e il Tallone d’Achille di Anonymous. Il punto di forza, perché consente di richiamare all’ordine una massa enorme di seguaci, anche con preavvisi piuttosto brevi. E il numero di partecipanti alla missione non è secondario, perché buona parte degli attacchi di Anonymous si basano sul Distributed Denial of Service (DDoS), cioè l’invio di una grossa quantità di dati a un sito, al fine di saturarne le connessioni e renderlo inaccessibile. Ma come detto, questa strategia rappresenta anche un punto debole, perché annunci così pubblici sono facilmente intercettabili. E quindi, se gestiti col giusto tempismo e risorse adeguate, è possibile attivare delle contromisure. Ed è quanto accaduto proprio con governo.it, con la Polizia Postale che si è interfacciata con gli amministratori del sito per erigere delle difese. Quali? Partiamo dicendo che contro un attacco di DDoS ben organizzato, di solito, si può fare ben poco, quindi viene da pensare che quello pianificato contro il sito italiano non fosse di chissà quale entità. Tuttavia, con un po’ di tempo a disposizione, si possono, per esempio, bloccare le porte di accesso al sito, o inserire dei filtri che scremino le connessioni farlocche. Inoltre, si attrezzano i server (i computer che gestiscono i servizi web) della posta elettronica con dei software anti-DDoS, per evitare che siano intasati. Ovviamente si tratta di una spiegazione all’acqua di rose, ma che sottolinea virtù e falle di un sistema di hacking in crowdsourcing che, vista la grande efficienza, è un po’ il nuovo trend del settore. Non che i ragazzi di Anonymous siano dei modaioli, intendiamoci: loro marciano diritti per la loro strada e, c’è da scommetterci, staranno già pianificando la prossima mossa.

Ho appena trovato questa notizia utilizzando come parola chiave "Anonymous" tramite Google News, datata 19/02/2012.
Non conosco l' attendibilità del sito ma vi riporto di seguito il testo:

"Gli hacker dal gruppo famoso Anonymous hanno annunciato che stanno per lasciare tutto il mondo senza l’Internet. L’interruzione e’ previsto il 31 marzo. Secondo il messaggio del gruppo “in segno di protesta contro il SOPA, il Wall Street, i nostri leader irresponsabili ed i nostri cari banchieri, che fanno soffrire il mondo dalla fame per le sue esigenze egoiste, e solo dalla gioia sadico, il 31 marzo Anonymous spegneranno l’Internet”.

Gli hacker hanno chiamato questo attacco il Global Blackout. L’attacco consiste nel interruzione del funzionamento di 13 DNS root server. Secondo l’opinione del rappresentante dell’organizzazione, dopo l’attacco nessun utente sara in grado di eseguire la ricerca del nome dominio.

“Ogni volta inserendo qualsiasi URL un utente arrivera’ alla pagina con l’errore e riterra’ l’Internet spento, per noi bastera’ questo. Dovete ricordare che questo e’ il protesto, ed “uccidere” l’Internet non e’ il nostro scopo, spegnamo temporaneamente solo il piu’ necessario” – dice il messaggio."






Si tratta di un azione mediatica per far screditare al pubblico il nome degli anonymous, visto che un attacco del genere è quasi impossibile?
Forse sono notizie a scopi virali o di marketing?
Oppure serve per sondare l' interesse pubblico sull' argomento?

Spero che non capiti, altrimenti un' operazione del genere potrebbe anche supportare la definitiva censura globale,
visto che chiunque possieda i mezzi potrebbe far collassare l' informazione digitale.

Personalmente mi sa di bufala.

Fonte originale:
italian.ruvr.ru/2012_02_19/66433788/

Collage che ho creato per questo post:

Gli attacchi continuano:
www.corriere.it/cronache/12_febbraio_22/anonymous-attaccano-sito-binetti_55f6dafe-5d49-11e1-8d58-29f34aaed5...