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Svelato il mistero della catena subglaciale Gamburtsev !

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2011 22:31
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Utente Master
17/11/2011 22:31

Sepolta sotto una coltre di ghiacci spessa tre chilometri, nell'Antartide orientale, ha una notevole elevazione e una topografia "giovane" di tipo alpino, che contrastano in modo netto con l'antichità geologica della regione. Una ricerca ha svelato i meccanismi che hanno portato a questa singolare combinazione

La catena sub-glaciale dei monti Gamburtsev, scoperta nel 1958 al di sotto della calotta di ghiacci dell’Antartide orientale, ha sempre rappresentato un enigma per i geologi: è lontana dalle linee di contato fra le placche tettoniche, non ha origine vulcanica, si trova in una regione geologicamente antica, ma mostra una struttura molto giovane, che ricorda quella della catena alpina.

La soluzione è ora arrivata grazie a uno studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori, che la illustrano in un articolo a prima firma Fausto Ferraccioli, del British Antarctic Survey pubblicato su “Nature”.

Per la loro ricerca, Ferraccioli e colleghi hanno sorvolato più volte l’area a bordo di un bimotore dotato di radar, gravimetri e magnetometri in grado di sondare il terreno sepolto sotto una coltre di ghiaccio spessa tre chilometri e ottenere dati sulla catena montuosa e il rift dell’Antartide orientale, un sistema di fratture nella superficie terrestre lungo 3000 chilometri che corre dall’Antartide orientale attraverso l'oceano verso l'India.

Un miliardo di anni fa, diversi continenti diversi e micro-continenti entrarono in collisione, schiacciando le rocce più antiche della catena montuosa in un evento che andò a formare un imponente substrato, la cosiddetta radice crostale, che si estende in profondità sotto la catena montuosa. Nel corso del tempo queste antiche montagne vennero erose, ma la spessa radice crostale rimase.

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Cortesia British Antarctic Survey

Circa 250-100.000.000 di anni fa, la formazione
di una serie di rift spianò la strada alla frantumazione del supercontinente Gondwana, che includeva l'Antartide, con un processo che portò al surriscaldamento dell’antica radice crostale. Sotto la spinta delle imponenti forze in gioco, questa ‘ringiovanita’ radice crostale, insieme al rift orientale dell'Antartide, fu nuovamente spinta verso l'alto andando a riformare delle montagna. Fiumi e ghiacciai hanno poi scavato profonde valli, contribuendo a elevare i picchi e a creare lo spettacolare paesaggio della Gamburtsev. La successiva formazione, 34 milioni anni fa, della immensa coltre di ghiaccio che caratterizza oggi quel continente, protesse poi le montagne dall’erosione.

"Capire l'origine della catena Gamburtsev era un obiettivo primario della nostra spedizione per l’Anno polare internazionale. E 'stato affascinante scoprire che il sistema di spaccature dell’Antartide orientale assomiglia a una delle meraviglie geologiche del mondo, il rift dell’Africa orientale, e che fornisce il pezzo mancante del puzzle rappresentato dalla formazione delle montagne subglaciali Gamburtsev. Un sistema di rift che si è anche scoperto contenere il più grande dei laghi subglaciali in Antartide”, ha osservato Ferraccioli.

"Risolvere la contraddizione fra la notevole elevazione del Gamburtsev e la sua ‘giovane’ topografia alpina da un lato, e la sua posizione sul cratone dell’Antartide orientale e i miliardi di anni di storia della regione, dall’altro – ha detto Carol Finn, coautore dello studio – è stato eccitante e stimolante. Siamo abituati a pensare che la formazione delle montagna, si imputabile a un singolo evento tettonico, piuttosto che sequenze di eventi. La lezione che abbiamo imparato sui più eventi che hanno formano la Gamburtsevs può gettare una nuova luce sugli studi di storia delle altre catene montuose." [SM=g1950684]

fonte dati : www.lescienze.it/news/2011/11/17/news/svelato_il_mistero_della_catena_subglaciale_gamburtsev...
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