Satana nel nuovo testamento è descritto come un essere preternaturale nel quale si accentra il male, che si mette tra Dio e gli uomini (anche le donne, suvvia...) per rovinarli. E' un demone distruttore, che tenta costantemente e con ogni mezzo di indurre l'uomo a peccare per perdersi. L'Apocalisse ci presenta la lotta sovrumana tra la potenza sovrumana di Dio e quella di Satana. Nell'Apocalisse si osserva che Satana verrò sconfitto, sarò imprigionato per mille anni; sarà liberato, ingannerà ancora i popoli, ma infine sarà precipitato nel lago di fuoco (Apoc. Capp. XIX-XX). In tutte le credenze vi è una personificazione di Satana. Per la religione cristiana esso è Lucifero, il più bello degli angeli che promosse la ribellione di questi e che, sconfitto, fu precipitato nell'inferno diventandone il capo custode.
Esistono anche dottrine facenti capo alle sette gnostiche, come manichei, docetisti, catari, ecc che non considerano la figura del diavolo come dèmone preposto alla gestione del male, ma il concetto del male viene trattato come facente parte di un complesso "cosmico", un sistema dualistico i cui poli sono appunto il Bene e il Male, forze uguali e contrarie, ma paritetiche. Due forme astratte di cui il mondo e l'uomo sono il campo di battaglia. Un principio questo che contrasta con il concetto cristiano, infatti la religione cristiana parte dal principio che Dio è l'unica origine di tutte le cose, visibili e invisibili, spirituali e corporee. Nel concilio di Braga, Portogallo, del 1215, decreto "Firmiter" dell'11 novembre, si afferma che il demonio e gli altri spiriti malvagi, sono stati creati buoni per loro natura, ma sono diventati malvagi ad opera di loro stessi.
In contrapposizione con questo decreto vi sono alcune sedute medianiche (ebbene si...) che dicono il contrario... Ci dissero che " il diavolo è una realtà concreta se operante nella VOSTRA dimensione...Il diavolo invece è una realtà astratta se proiettata OLTRE la vostra dimensione". Un po nebuloso anzichenò...ma dopo qualche insistenza andarono più nel particolare: " ...Se esistesse realmente come entità a sè stante, una entità proiettata nel male in eterno, tale entità essendo creatura ad emanazione divina, non potendo più tornare alla Divinità di cui è emanazione, essa costituirebbe un contrapposto alla divinità: ma ciò è assurdo, in quanto inficierebbe, SMINUENDOLA, la prerogativa più essenziale della divinità, ossia, "tutto è nella divinità e nulla è scisso da essa". ma ciò è un assurdo ancora per un'altra ragione, e cioè: se una o più entità potessero coesistere con la Divinità, operando in eterno nel male, la giustizia e la bontà della Divinità stessa ne risulterebbe ancora inficiata, in quanto è impossibile che due forme divine possano in eterno operare in antitesi. Tutto chiaro? mmmH, forse no....