essendo un appassionato di ufologia non posso fare a meno di sottolineare che oltre a quest'epoca ci furono anche parecchi avvistamenti in passato che influirono molto sulla vita dell'uomo. Molte tribù e in molti popoli narrano leggende delle divinità che scesero dal cielo su carri di fuoco per istruire l'uomo, sicuramente è inspiegabile come popoli antichi come gli egizi i maya e molti altri avevano una conoscenza cosi elevata del cosmo..troppo elevata per la loro epoca...
le antiche leggende, i disegni e le statue dei popoli in ogni parte del mondo raccontano le visite delle divinità che provenivano dal cielo. è solo un'ipotesi, ma la somiglianza di alcune raffigurazioni antiche con le descrizioni contemporanee di ufo è davvero notevole. Il dio Horo nell'antico Egitto veniva spesso rappresentato come un grande occhio in cielo. la forma a mandorla dell'occhio riccorda in modo sorprendente un disco volante. Forse Horo era soltanto una grande astronave che sorvolando le piramidi sorprese ed impressionò l'antico popolo egiziano, a quei tempi non esistevano certo macchine volanti e gli antichi osservatori conclusero che solo una divinità poteva guardarli dal cielo, adorarono l'oggetto e tramandarono fino a noi quell'evento straordinario. La parola Horo deriva da hrw o hr, che nella lingua antica egiziana significa "colui che vola alto nei cieli".
LA popolazione africana dei dogon, nella repubblica del Mali, si tramanda da generazioni un'incredibile leggenda. Narra la storia di alcuni esseri simili a pesci, ma con caratteristiche umane. Scesero sulla terra con un arca (astronave) piena d'acqua. l'arca produsse un rumore di tuono e un enorme fiammata che si spense al contatto con il terreno. nel cielo si trovava un oggetto luminoso (l'astronave madre), dopo l'atterraggio gli strani esseri si trascinarono verso uno specchio d'acqua in cui si immersero. i dogon chiamano nommo queste creature e raccontano che provenivano da sirio per insegnare all'uomo l'astronomia. anche i sumeri hanno raccontato di un uomo-pesce che proveniva sirio e che chiamarono oannes. la cosa incredibile è che nommo e oannes provengono dalla stessa stella, sono anfibi e hanno insegnato molte cose all'uomo. lo descrivono come un essere con il corpo e testa da pesce, un viso umano, e piedi sotto la coda. Durante il giorno l'essere rimaneva sulla terra, non toccava cibo ed era solito conversare con gli umani. al tramonto si immergeva nel mare dove trascorreva la notte. si narra che insegnò a costruire le case e i templi, a compilare le leggi, a distinguere i semi della terra e raccorglierne i frutti. portò la conoscenza della matematica, dell'astronomia e della scrittura. IL popolo dogon pur non possedendo un avanzata tecnologia, si tramanda da secoli conoscenze astronomiche elevatissime, conosce da millenni sirio e sa che è una stella doppia. eppure solo con i potenti telescopi si puo notare la seconda stella, sirio B, scoperta un secolo fa. i Dogon descrivono sirio B come una stella superdensa, cioè pesantissima, dicono che il materiale con cui è formata, "il sagala" non esiste sulla terra. gli scienziati sanno che sirio B è formata da una specie di metallo inesistente sul nostro pianeta e pesantissimo. I dogon conoscono anche il periodo di rotazione della stella 50 anni. sanno che la luna è arida e morta, che saturno ha gli anelli, giove ha quattro lune, che la terra ruota su se stessa e per questo il movimento degli astri è un illusione. la cosa più sconcertante e che questo popolo africano sostiene che fu Nommo a insegnare l'astronomia. E non potrebbe essere diversamente visto che sono secoli che si tramandano queste conoscenze.
cosa ne pensate? (a voi la parola)