Per la precisione, la descrizione del volo è in questo passaggio:
"Ella sen va notando lenta lenta:
rota e discende, ma non me n’accorgo
se non che al viso e di sotto mi venta."
Dante è terrorizzato in groppa alla bestia e ne descrive il volo come pigro ma armonico (lo assimila a un movimento natatorio addirittura). Scendono verso l'ottavo cerchio, con una traiettoria circolare e scendendo lentamente. Conclude dicendo che si accorge di essere in volo per il vento che gli soffia in faccia dal basso. Nel passaggio successivo prende coraggio e si affaccia, osservando tutto il cerchio VIII dall'alto. Una volta scesi, Gerione vola via:
"si dileguò come da corda cocca."
Come una freccia scagliata da un arco.
È bellissimo! Poi ovviamente si possono fare tutte le ipotesi del caso, ma non mi sento di avallare l'ipotesi UFO in questo passaggio.
Perdonatemi la lunghezza ma adoro Dante e quest'opera meravigliosa