Addendum:
Ricordavo di averne già sentito parlare l'anno scorso di sta sfida, ma gli "addetti ai lavori" ne parlavano come di qualcosa di poco serio, con condizioni impossibili.
Non mi ero curato di indagare più di tanto, pensavo fossero rumors e discussioni private tra croppies e ricercatori, così mi sono perso tutte le gustose bagarre avvenute su forum, blog e gruppi facebook anglofoni, a cavallo tra luglio ed agosto del 2012.
Adesso però, ricercando notizie (e sopratutto commenti) su questa sfida, vedo che era già stata formalizzata appunto nel luglio dell’anno scorso. E capisco perché se ne parlasse in termini non proprio entusiasti: le condizioni erano davvero improponibili.
Si veda qui:
www.allvoices.com/contributed-news/12628370-100000-crop-circle-challenge-ets-need-n...
Tra le cose più assurde:
a ) Criterio di scelta delle squadre partecipanti, che prevede l’esposizione di “curriculum vitae” dei criclemakers, con tanto di filmati in HD (!) della realizzazione integrale (dall’inizio alla fine) delle loro opere. Come se fosse cosa normale per i circlemakers documentare tutto quello che fanno, con attrezzatura professionale, per poi tenere tutto nel cassetto per anni…tzè.
b) La pretesa di ottenere una formazione PERFETTA, senza sbavature, geometricamente ineccepibile (geometrically blameless), senza alcuna impronta all’interno.
Il che non tiene conto del segreto di pulcinella, cioè che TUTTE le formazioni sono di fatto imprefette. Milk Hill in particolare presentava forte difformità tra le circonferenze omologhe nei diversi bracci della formazione.
L’esperienza insegna che NON ESISTONO cerchi esenti da errori, quindi la sfida prevedeva in criterio che di fatto non si è mai verificato in nessuna formazione conosciuta.
La pretesa di non trovare tracce di impronte è uguale a sopra: le impronte sembrano non esserci, ma ci sono sempre.
Basterebbe sapere dove guardare per trovarle (segni dello schiacciamento meccanico sugli steli di grano) ma praticamente nessuno le nota.
Quindi? Anche qui il parametro di giudizio sarebbe del tutto arbitrario
c) Si prevedeva di ALLAGARE il campo con un cannone ad acqua. Proprio così. Siccome il mito della nascita di Milk Hill 2001 narra di un’acquazzone fenomenale (ma le cose non sono andate proprio così…) allora gli organizzatori pensavano di allagare il campo fino alla profondità di 1 piede (circa 30 cm). Praticamente una rasaia.
d) Non si sarebbero dovute trovare piante spezzate all’interno della formazione. Nessuna, neanche una.
Il che (come lungamente discusso e dimostrato) è uno dei falsissimi miti sui crop circles (ci sono SEMPRE ed immancabilmente piante “spezzate”, o per lo meno piagate in maniera meccanica –piegatura a cannuccia-)
c) Erano ammesse non più di 5 persone nel team (!!) per un tempo massimo di lavoro di 6 ore.
Bah.
Dopo questa prima versione, nell’agosto 2012, si è abbassato un po’ il tiro: le persone sono diventate 20 (poi scese nella versione 2013 a 13) ed il tempo è salito a 9 ore (ora sceso a 7)
Insomma: i termini della sfida (prima del tutto inaccettabili) sono stati cambiati, forse contrattati, ma comunque di certo si sono un po’ ammorbiditi rispetto alla prima versione.
Ci sono ancora parti discubili (come la definizione di “errore” in un misero 2% delle misure di progetto) ma se gli organizzatori fossero flessibili nel definire in maniera CORRETTA anche questi dettagli, forse potrebbe essere la volta buona che stocazzo di Milk Hill viene finalmente replicato.
Poi oh,se la cosa dovesse andare in porto questo significherebbe la sostanziale morte del fenomeno, per come l'abbiamo conosciuto fin'ora ( già negli ultimi anni c'è stata una bella crisi!)
Ma non so quanto questo possa andare a genio proprio agli “addetti ai lavori”. Believers e ricercatori –o finti tali- in primis