Re: Il video del decollo della missione Curiosity
_Thomas88_, 28/11/2011 12.57:
Il video mostra il lancio da Cape Canaveral del rover Mars Science Laboratory (battezzato poi Curiosity) verso il pianeta Marte.
Questa è la missione più ambiziosa e costosa mai lanciata dalla NASA verso il pianeta rosso.
Grazie alla sua alimentazione nucleare potrà durare per più di 15 anni e porta con se una vastissima gamma di strumenti scientifici che lo rendono un vero e proprio laboratorio alla ricerca di vita sul pianeta Marte.
Sarà grande come una piccola macchina e potrà percorrere diversi km su Marte.
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GRAZIE Thomas per aver messo il video ,si dici bene sul suo generatore denominato
MMRTG è stato montato per ultimo sulla sonda, a causa della pericolosità del suo nucleo radioattivo, anche se l'unità è stata rivestita di diversi strati di materiale di protezione per contenere il suo nocciolo di plutonio nell'evenienza di impatti, di esplosioni e/o di un rientro non pianificato nell'atmosfera terrestre. Naturalmente non esiste un pericolo di detonazione atomica con il Pu-238 installato a bordo di Curiosity.
La sicurezza di MSL è testimoniata anche da Steve Brisbin, Associate Director for Center Operations del Kennedy Space Center, che dichiara che esiste una possibilità di 1 su 400 che si possa spargere del materiale radioattivo nel caso ci sia un incidente durante il lancio, ed anche nell'eventualità in cui del plutonio venisse disperso nell'atmosfera terrestre, il rischio per la salute umana sarebbe comunque basso.
Il generatore di energia di questa missione, consiste in un dispositivo nucleare al plutonio-238 che converte le radiazioni sprigionate dal decadimento dell'isotopo in elettricità. Esso contiene circa 4,8 kg di plutonio-238 radioattivo e delle termocoppie a stato solido che convertono il calore delle radiazioni in elettricità.
L'MMRTG è stato fornito dall'Energy Department americano che è responsabile della fornitura di materiale radioattivo agli utenti come la NASA. La Boeing Co ha costruito il dispositivo.
I generatori nucleari hanno dato energia a 26 missioni spaziali statunitensi nel corso delle ultime cinque decadi, permettendo l'esplorazione del Sole, della Luna, di Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. La sonda della NASA New Horizons, anch'essa corredata da un generatore nucleare, è in viaggio per fare il suo incontro con Plutone nel 2015.
Il generatore di Curiosity è di nuova concezione; esso è stato progettato per essere impiegato su pianeti con atmosfera, come Marte, e nel vuoto cosmico. Opera ad intervalli energetici di 110 W, una leggera miglioria rispetto ai precedenti RTGs, e fornirà corrente elettrica per almeno 14 anni, mentre la missione primaria del rover è prevista essere di due anni.
Esiste comunque un problema legato alla disponibilità di questo carburante nucleare. Il Pu-238 è un isotopo del plutonio per impieghi non bellici e le scorte americane di questo materiale sono in diminuzione allarmando gli scienziati che stanno pianificando le missioni scientifiche verso il Sistema Solare esterno. Attualmente nelle scorte dell'Energy Department non c'è sufficiente Pu-238 per allestire un generatore per la missione che dovrebbe studiare la luna di Giove, Europa, nel 2020.
L'Energy Department non comunica la quantità esatta di Pu-238 delle proprie scorte, ma il report decennale del National Research Council rilasciato all'inizio del 2011, ha stimato che il quantitativo dell'isotopo rimasto dopo l'allestimento del generatore del Mars Science Laboratory è di 16,8 kg.
La NASA nel 2010 ha previsto le proprie esigenze di Pu-238 fino al 2027, al doppio della quantità teorizzata dall'NRC, necessitando quindi di acquistare il materiale dalla Russia e di rinnovare la produzione interna degli Stati Uniti.
Giocoforza, la Russia, che al momento non sta producendo Pu-238, intende stipulare un contratto di fornitura più lucrativo con il governo americano.
Gli sforzi di far ripartire la produzione di Pu-238 negli USA hanno incontrato la resistenza del Congresso. La stima dei costi va dai 75 ai 90 milioni di Dollari per raggiungere la piena capacità produttiva in cinque o sei anni, secondo l'Energy Department, che dal canto suo sta sponsorizzando lo sviluppo di un generatore nucleare più efficiente che potrebbe volare nello spazio già per il 2016.