e un compito per voi
Questo è un argomento molto delicato, impossibile parlarne seriamente con qualcuno senza sentirsi presi in giro.
Non ero una persona spirituale, molte sfighe della mia vita mi portavano a lagnarmi sempre di tutto, fondamentalmente sono una persona buona... un po cinica.
Non credo nella religione, o per lo meno nella religione ortodossa, negli ismi. Spesso non ho creduto in niente.
Ho un alto livello di istruzione, e ho viaggiato spesso, non sono matto, nè stupido insomma.
Da qualche giorno ho preso coscienza di cose che ho sempre saputo, ma non ho capito capito veramente.
MA io ora lo so, che qualcosa c'è, al di là di tutto, e lo sapete anche voi, tutti lo sanno, semplicemente lo hanno dimenticato.
Perchè bisogna avere Fede. Ecco ora direte eccolo là il chiesastro. No, non metto magliette di Gesù e non vado in Chiesa.
Perchè fondamentalmente non credo in una vita dopo, o per lo meno non ancora. Credo in qualcosa di positivo, che c'è
in questa vita per tutti.
Ma ho fede nel senso che so che c'è un qualcosa che guida la mie azioni e le situazioni in cui mi trovo.
Perchè ho capito, se riesco a spiegarlo, che le persone sono come l'acqua, il fiume non si ferma per una roccia, l'acqua cambia forma,
ma va sempre verso il mare. Se trova un ostacolo lo aggira, lo ingloba.
Questa è la fede per me, non è la rassegnazione della sventura è il segnale di avvertimento che stai facendo una cosa sbagliata per
la tua vita, per quello che tu vuoi.
Come ci sono arrivato a tutto questo. Attraverso uno shock emotivo particolarmente forte, quando il tuo corpo si ammala perchè
sì è malata la mente, o l'anima se volete. Non so come sono dimagrito di tre chili in dieci giorni, senza fare un cavolo di niente,
solo vivendo angoscia, ma mangiando normalmente, come se il metabolismo accelerasse.
Ma ragazzi, non si tratta nemmeno di maturare,
si tratta di scendere negli abissi della coscienza, di farsi tentare dalle tenebre, assaggiare magari il gusto del "male",
assaporare vendetta o rivincita, vedere il nero e risalire.
e poi a un tratto aprire gli occhi e vedere tutto. Magari ci sono altri metodi, io non lo so quali, sono sicuro di sì.
E cosa succede dunque?
Speranza e Amore, già mi sento meglio, mi sento migliore, mi sento di voler essere ancora migliore.
Va bene ok, niente di strano però...
Empatia spesso, con estranei e conoscenti, capisci non cosa pensa la gente, ma leggi le loro emozioni
sul viso, un po' come fanno gli psicologi (e non ci credo che sia possibile, perchè non è che tutti abbiamo gli stessi
riflessi), senti le emozioni, sopratutto la tristezza e
la solitudine. Eppure, mi si permetta la parola, cazzo non me ne
frega niente di nessuno! Non li conosco non mi interessa, mi sembra strano, mi commuovo di fronte alle disgrazie altrui, cazzo sì mi vien da piangere,
ma di disperazione nera.
Lo trovo impensabile.Ho 27 anni, non faccio il volontario, nè mi interessa farlo, non lo farò, ho una vita normale, bevo fumo corro, sono
un normalissimo ragazzo. E qualche anno fa me ne sbattevo allegramente delle disgrazie altrui.
E cosa vedo? Noia, disperazione, tristezza, pochissima coscienza, pochissima speranza. E d'altra parte con i tempi che corrono...
Ma qui viene il bello ed entrate in gioco voi.
Prima di addormentarmi sento cantare... allora voi provate a chiudere gli occhi, e ricordate una canzone, del vostro cantante preferito.
Potete ricordare il suono come se la cantasse lui o con la vostra voce. Se lo fate ora nel caos, difficilmente riuscirete ad escludere il mondo
esterno, con i suoi suoni. E sapete che quella musica è nella vostra testa e la potete far smettere subito.
Ora vi chiedo di fare questo esperimento stasera, quando andrete a letto, almeno avrò un riscontro.
Mettetevi a pancia in su, le mani sul petto o sulla pancia, o come siete comodi. L'importante è che non vi muovete di un millimetro.
Cercate di concentrarvi solo sul vostro corpo, non riuscirete a non pensare a niente, almeno io non ci riesco.
A un certo punto credo a causa dell'immobilità, sento, una specie di formicolio ai piedi, come se una gran massa di sangue ribollisse nei piedi.
Cerco sempre di non muoverli per non far svanire la sensazione.
Allora immagino di far risalire questa cosa verso la testa. Non è difficile, ma quando raggiunge il bacino, è fastidioso (per me), è come una smania,
è difficile farla salire ancora, ma se rimango immobile spesso riesco a farla arrivare alla testa.
Attenzione non c'è sforzo fisico, in tutto ciò, non muovo un muscolo tranne che per respirare.
Quando tutto questo riesce, sento in testa un pulsare, strano, non so descriverlo. Sento che sono ancora sveglio, e spesso sento una litania.
Una o più voci femminili, credo insomma molto alte, che non dicono niente, solo un lungo prolungato suono.
E non è neanche fastidio da ascoltare in sè, anzi è piacevole, solo che questo suono è come reale, non escludibile, non è immaginato,
lo senti davvero, però è anche spaventoso, e spesso non riesco ad ascoltare per più di qualche secondo, imponendomi con la volontà
di uscire dal torpore. Non si tratta di acufeni, non è un fischio è un canto.
Non ho idea di cosa voglia dire, se si tratta di una cosa normale o meno, fatto sta che questo succede, non credo allo spiritismo, insomma
non credo in fantasmi etc., se non in questa presa di coscienza che io chiamo fede perchè non saprei come chiamarla.
Mi piacerebbe che provaste anche voi questo piccolo esperimento, per vedere cosa salta fuori, se almeno qualche sensazione la
riconoscete.
E ora scusate la lunghezza. Ma tutti noi abbiamo vissuto brutte esperienze, che magari ritornano. Possiamo pensare che le difficoltà ci rendano più forti, migliori, o peggiori.
Io ho capito che che si riprensentano perchè non abbiamo imparato cosa fare. Ovviamente non sto parlando di perdite di persone care,
perchè purtroppo tutti moriremo e non abbiamo il potere di modificare ciò.
Io personalmente sto iniziando ora a quasi 28 anni a capire, a imparare realmente, quello che vorrò dalla mia vita lo otterrò se
sarà giusto per me, potrò sbagliare ancora cercando cose che non voglio senza saperlo, ma lo capirò e imparerò ancora.
Sapete è strano svegliarsi un giorno e pensare a queste cose, passare dall'angoscia alla speranza.
Io spero che tutti voi possiate avere speranza.