la Stella di Betlemme del Vangelo di Matteo

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+maranatha+
00lunedì 2 ottobre 2006 21:29
Ragazzi in questo post tratterò la Stella di Betlemme secondo il Vangelo di Matteo che è l’unica fonte del NUOVO TESTAMENTO che parla di questo oggetto col nome di «stella» (greco. astér).
Come è noto, il suo Vangelo è stato trasmesso in greco. Su un possibile originale aramaico si fanno solamente supposizioni. Il problema dell’interpretazione è STATA fatta partire dalle espressioni greche.
Per Stella di Betlemme, impropriamente detta stella cometa, si intende il fenomeno astronomico che, secondo il racconto del Vangelo di Matteo (2,1-12.16), guidò i Magi a fare visita a Gesù (gli altri tre Vangeli non ne parlano). Questo fatto sarebbe avvenuto entro breve tempo dalla nascita di Gesù, che la maggior parte degli storici colloca tra il 7 e il 4 a.C..
La stella di Betlemme puo' quindi essere presa in esame per verificare la reale data della nascita di Gesu', basta ricercarla negli eventi astronomici di quel tempo descritti dagli astronomi della Siria e del Medio-Oriente e vedere in che periodo essa e' passata confrontandola con il 25 dicembre data di nascita presunta del bambin Gesu'. La stella di Betlemme ha un fondamento letterario e iconografico notevole e come vedremo anche storico, cioe' descritto dagli astronomi di quell'epoca, ma e' ancora un oggetto misterioso o meglio i Re Magi e le genti di quell'epoca cosa videro in cielo realmente ?
Quello che noi sappiamo e' che il nostro attuale calendario Cristiano fissa la nascita del Messia o meglio l'anno zero 2000 anni fa, tuttavia non sappiamo ancora se questa data corrisponde alla realta' dei fatti oppure no, ci limitiamo ad applicare questo
calendario ormai accettato da tutti ma la diattriba e le discussioni su questo concetto sono ancora aperte. In quanto non esistono dati storici precisi e certi di conseguenza cio' che ipotizzeremo sara' quanto di piu' vicino alla realta' possibile e comunque un'insieme di teorie.Per quanto riguarda l'anno, la relativa collocazione è invece opera di Dionigi il Piccolo, che la fissò al 753° anno dalla fondazione di Roma (ab urbe condita). Tuttavia, analizzando ancora i testi dei Vangeli, se ne deduce che tali calcoli sono affetti da inesattezze.Racconta l'apostolo Matteo: …… un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, e gli disse: "Alzati, prendi il Bambino e Sua Madre, fuggi in Egitto, e restaci finché non t'avviserò" ................ e vi rimasero fino alla morte di Erode. Analizzando i dati storici in nostro possesso sappiamo che Giuseppe e Maria si trovavano a Betlemme nel periodo del
censimento indetto dall'imperatore Augusto nel 4 a.c. e conosciamo anche la data storica della morte di Re Erode che si attesta nel 4 a.c. quindi si ipotizza che la nascita di Gesu' sia avvenuta in un lasso di tempo che va dal 4 a.c. al 7 a.c. .Ora poiché la morte di Erode è avvenuta nel 4 a.C., la nascita di Gesù è da collocare qualche anno prima, così come si può dedurre anche dal Vangelo di Luca: In quel tempo fu emanato un editto da Cesare Augusto per il censimento in tutto l'impero........... Giuseppe salì dalla
Galilea ............ per farsi inscrivere insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Or, mentre si trovavano là, si compirono i giorni in cui doveva avere il bambino, e diede alla luce il suo figlio primogenito....... Da riscontri storici si sa che il
censimento avvenne intorno al 746-748 (ab urbe condita) e perciò circa 6 anni prima del termine fissato da Dionigi il Piccolo. Ecco allora subentrare l'astronomia che, con la ricerca dell'astro che guidò i Magi, potrebbe aiutarci ad individuare la data effettiva.
Ecco che la nostra attenzione sugli eventi astronomici si concentrera' in questo periodo. Periodo che e' diverso dal nostro calendario Cristiano, in teoria quindi e' errato di circa quattro-sette anni e di conseguenza il 2000 e' gia' passato da qualche anno. Ora andando a cercare eventi celesti che possano essere considerati tali da indurre ad un interesse particolare come poteva essere la Stella Cometa simbolo incontrastato del Natale, troviamo che nel 12 a.c. ci fu il passaggio della cometa periodica, anche da noi ben conosciuta perche' ci passa a trovare ogni 75/76 anni, Halley ma che risulta troppo anticipata rispetto al periodo sopra citato dal 4 al 7 a.c. da noi preso in considerazione. Un'altro evento notevole e molto luminoso fu una stella supernova; cioe' una stella che giunta alla fine della propria vita si espande per poi collassare su se' stessa o addirittura esplodere generando
un'intensa luce che dura anche settimane o mesi, che si verifico' nel 4 a.c. e indubbiamente potrebbe essere anche l'evento giusto ed essere proprio la prima teoria di questa supernova a diventare poi nell'iconografia attuale la stella di Betlemme.
La tradizione identifica la famosa stella in una cometa; ma questa è una consuetudine che risale al tempio in cui il pittore fiorentino Giotto, nel 1304, tre anni dopo il passaggio di quella sarebbe poi diventata la cometa di Halley, dipinse un affresco nel quale raffigurava l'astro della Natività come una cometa. Nel periodo che ci interessa non si ha notizia di eventi astronomici come la comparsa di comete o l'esplosione di una supernova, fatti questi, visibilissimi ad occhio nudo, che non sarebbero passati
inosservati agli astronomi del tempo.
L'evento più probabile potrebbe essere stato allora quello di una rara configurazione planetaria, così come sostenuto da diversi studiosi. Infatti i Magi, sacerdoti di origine caldea, amministravano il culto dello zoroastrismo eccelledo sia nelle arti divinatorie come in quelle astronomiche, maestri quindi nell'interpretazione della volontà divina dall'osservazione celeste. I 5 pianeti visibili ad occhio nudo, più il Sole e la Luna, erano oggetto presso di loro di un particolare culto e venivano assimilati a divinità. È possibile allora che la famosa stella di cui parla il Vangelo sia in realtà uno di questi corpi o un eccezionale ravvicinamento di due di essi.
In effetti, analizzando con software astronomici la situazione celeste di quel tempo, si nota come nell'anno 7 a.C. si sia
verificata realmente una rara congiunzione fra Giove e Saturno.
Questi due pianeti furono protagonisti di un triplice avvicinamento in meno di un anno, a causa del moto di rivoluzione del nostro pianeta, che li portò a stazionare a breve distanza l'uno dall'altro nella costellazione dei Pesci. È probabile dunque che tale aspetto celeste, sfuggito all'attenzione comune, abbia invece fornito ai Magi, attenti osservatori del cielo, la previsione di un imminente evento come la venuta del Messia: Il re Erode si turbò, e con lui tutta Gerusalemme ......... Allora Erode, chiamati in segreto i Magi, volle sapere da loro minutamente da quanto tempo la stella era loro apparsa; .......... Essi, udito il re, partirono; ed ecco la stella, che avevano veduto in Oriente, li precedeva, finché, giunta sopra il luogo ove era il fanciullo, si fermò ..........
Con i passaggi contenuti nel Vangelo di Matteo [: ……dei Magi arrivarono dall'oriente a Gerusalemme, e chiesero: "dov'è il re dei Giudei nato da poco? Perché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siam venuti ad adorarlo."] e con cio' che annuncia il Nuovo Testamento, anche la data coinciderebbe anche se all'estremo punto delle date prese in esame che sono, ripetiamo, tra il 4 e il 7 a.c.. Un'altro evento si verifico' nel 5 a.c. e fu' il passaggio di un'altra cometa nella costellazione del Capricorno, tuttavia questa teoria risulta troppo in ritardo rispetto al periodo da noi preso in considerazione.


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