Video: Collateral Murder

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_Thomas88_
00mercoledì 7 aprile 2010 15:36
Morti collaterali. Così si intitola il video - che trovate dopo il salto - diffuso da WikiLeaks.org, in cui si vede quella che appare come un’indiscriminata uccisione di una dozzina di civili iracheni da parte dei militari Usa nel quartiere di Nuova Baghdad. Era luglio 2007. La missione era stata dichiarata compiuta dal presidente comandante in capo 4 anni prima. Il dittatore era stato abbattuto come la sua statua nel centro della capitale.
Peccato che da lì a poco il mondo conoscerà l’inferno e la vergogna di Abu Graihb, le torture dei militari a stelle e striscie sui prigionieri iracheni e lo stillicidio degli attentati terroristici la cui scia insanguinata arriva fino a oggi. Ritornando al video dell’attacco pubblicato ieri da WikiLeaks, grazie a “informatori militari”, va ricordato che tra le vittime c’erano due dipendenti della Reuters, un fotografo e un autista.
Le immagini, riprese da un elicottero Apache, mostrano anche l’uccisione di uno di essi e il ferimento di alcuni bambini che si erano avvicinati a lui con l’intento di soccorrerlo. All’epoca, dopo le richieste di spiegazioni da parte della Reuters, l’esercito americano aprì un’indagine e concluse che le azioni dei soldati erano in conformità con il diritto di guerra e le loro regole di ingaggio.
Della faccenda se ne era occupato a suo tempo anche il New York Times. L’esercito disse che le truppe americane stavano conducendo un raid quando vennero colpite dal fuoco di piccole armi e granate. Chiesero così l’aiuto degli elicotteri e nel “conflitto che ne scaturì due dipendenti Reuters e nove ribelli” vennero uccisi.
Il video racconta un’altra realtà: la prima scarica di proiettili dell’Apache si abbatte contro una decina di civili che camminano a bordo strada senza recare alcuna minaccia. Intanto un alto funzionario militare americano, sotto anonimato, come riporta Msnbc, ha detto lunedì che quel video è autentico. Il Pentagono non ha confermato.
Altri funzionari della Difesa Usa hanno dichiarato che il teleobiettivo della telacamera del fotografo della Reuters sarebbe stato scambiato per un Ak-47 dai militari in volo sull’elicottero che, per questa ragione, avrebbero aperto il fuoco. E sui civili che camminavano a bordo strada senza armi (o teleobiettivi) visibili?
Le conversazioni dei militari sull’Apache mettono i brividi. Un portavoce di WikiLeaks ha parlato di “degrado e corruzione morale dei soldati a causa della guerra”, militari che “sembra stiano giocando con un videogames” e non uccidendo civili inermi.
Dopo la prima raffica di proitettili indirizzata contro i civili disarmati sul ciglio della strada, uno dice: “guardate quei bastardi morti”. E un altro, impaziente, vedendo un furgoncino arrivare sul luogo dei feriti: “dai fateci sparare”.
Poi con riferimento a uno dei bambini feriti, arrivato con il mini-van guidato dal padre che voleva prestare soccorso, si sente in sottofondo: “Beh, è colpa loro se portano i figli sul campo di battaglia”.

Fonte: Crimeblog.


Il video è abbastanza crudo; comunque la guerra non è uno scherzo, o vivo io o vivi tu...e questi sono i rischi che corrono i giornalisti sul campo di battaglia. Aspettare e ritardare un attacco, anche di pochi secondi, può essere questione di vita o di morte.
gigiuniverso
00giovedì 8 aprile 2010 04:28
io non voglio tirare le difese di nessuno perchè la guerra, di per sè, è una cosa sbagliata dal principio. Nè tantomeno vorrei alzare polveroni su vecchi casi accaduti anche in italia.

Propongo solamente di cercare di mettersi nei panni dei soldati in questione, e calcolare: tasso di adrenalina, stress, mentalità militare impostata per anni, vita in gioco. Non meno come ci si deve sentire in un paese straniero con la consapevolezza di poter morire ogni giorno
_Thomas88_
00giovedì 8 aprile 2010 11:01
Re:
gigiuniverso, 08/04/2010 4.28:


Propongo solamente di cercare di mettersi nei panni dei soldati in questione, e calcolare: tasso di adrenalina, stress, mentalità militare impostata per anni, vita in gioco. Non meno come ci si deve sentire in un paese straniero con la consapevolezza di poter morire ogni giorno




Concordo in pieno con te...
(richard)
00giovedì 8 aprile 2010 12:51
La guerra e' guerra con tutto quello che di terribile si porta dietro inevitabilmente,il discorso è un altro ....sono le motivazioni ufficiali che non collimano con la realta',quella vera,.....gli americani ed i suoi alleati (italiani compresi) sono li non solo per portare liberta' e democrazia come vogliono far credere con strombazzamenti vari a destra ed a manca,.....vogliono gestire le risorse naturali...il controllo del territorio......l'oro nero!!
gigiuniverso
00giovedì 8 aprile 2010 15:15
sante parole (richard)...davvero sante parole
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