Vailant Thor l'alieno che voleva salvare il mondo

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
saturn_3
00venerdì 5 settembre 2014 14:32
Ai giorni nostri le storie di extraterresti venusiani fanno un po' sorridere dal momento che i contattisti alla "Adamski" sono stati più o meno tutti sbufalati. Questa storia, forse non molto conosciuta, torna alla ribalta in quanto è stato prodotto un film per le sale cinematografiche. Non sapendo se pubblicare questo articolo (tratto dal blog di Lavinia Pallotta) in questa sezione o in quella riguardante le uscite cinematografiche, ho pensato di pubblicarlo qui in quanto si parla di presunti alieni con documentazioni, documentari ecc...

L’alieno che voleva salvare il mondo


di Lavinia Pallotta


C’era una volta un alieno che voleva salvare il mondo, il nostro mondo, ma andò al Pentagono… Questa storia potrebbe cominciare così. La fine la conosciamo: non ci riuscì. In ufologia esiste un caso che se fosse vero sarebbe stupefacente, che ha più di un testimone, ma se ne discute poco. È quello del comandante spaziale Valiant Thor, l’extraterrestre che, alcuni sostengono, atterrò con il proprio velivolo Victory One ad Alexandria, in Virginia, venne condotto alla presenza dell’allora Presidente Eisenhower e il vice Presidente Richard Nixon (era il 1957) per discutere il futuro della Terra, e rimase ospite per tre anni, nel tentativo di aiutare l’umanità a risolvere i problemi che l’affliggevano. Dal momento che quei problemi ci affliggono tuttora, anche senza conoscere i dettagli della vicenda possiamo immaginare che quei consigli non vennero seguiti. Valiant Thor, secondo quanto riportato da alcuni testimoni, veniva da Venere, pianeta dove il suo popolo viveva sottoterra, era di aspetto umano ma privo di impronte digitali e ombelico, poteva parlare ben 100 lingue fluentemente e apparteneva a una specie che godeva di una vita media di 490 anni.

[IMG]http://i60.tinypic.com/1z56z9s.jpg[/IMG]

Di Valiant Thor e dei suoi compagni esisterebbero delle foto, mai smentite, che lo ritrarrebbero in abiti civili dell’epoca, in compagnia di altri terrestri. Tra coloro che parlarono di lui è d’obbligo ricordare l’ingegnere e geologo statunitense Philip Schneider, che molti conosceranno per le sue dichiarazioni in merito alla costruzione di bunker sotterranei segreti da parte del governo americano, costruzione a cui lui avrebbe partecipato, e alla collaborazione, spesso tesa, tra militari e scienziati statunitensi con alcune razze aliene come i Grigi. Schneider, che stanco della segretezza si era impegnato in una serie di conferenze pubbliche dove esponeva progetti e intenzioni piuttosto inquietanti da parte delle élite americane, venne trovato morto, in circostanze sospette (vale a dire venne ammazzato), nel suo appartamento il 17 gennaio 1996, e la cosa venne fatta passare per suicidio. Chi però venne maggiormente coinvolto dal comandante spaziale fu il Dr. Frank Stranges, autore del libro famoso Stranger at the Pentagon, e fondatore del NICUFO (National Investigations Committee on UFO’S), che avrebbe avuto diversi contatti con il venusiano. A sostegno di questa storia si dichiarò anche un membro del Project Blue Book, Harley A. Byrd, nipote di un Ammiraglio della US Navy. Byrd scrisse la prefazione del libro di Stranges (vedi box in questo servizio) e lavorò al Pentagono nel periodo di permanenza del visitatore spaziale.
Fu Paola Harris a parlarmi, tempo fa, del progetto di un filmaker americano di trasporre questa storia incredibile in un film. Lo scorso luglio stavo parlando con lei su skype quando quel filmaker le telefonò. A un certo punto Paola interruppe la telefonata e mi chiese: “Lavi, ti andrebbe di intervistare Craig?”. Io risposi che sì, certo, mi sarebbe piaciuto un sacco. Si tratta di Craig Campobasso, regista statunitense che ha lavorato anche con Ezio Greggio (ci ha tenuto a specificarlo, perché ama l’Italia e considera Greggio un amico) e quando l’ho intervistato si trovava in fase di post produzione del cortometraggio Stranger at the Pentagon, ispirato al libro del Dr. Frank, come lo chiama lui, suo amico e purtroppo non più tra noi. La vicenda di Valiant Thor è complessa e importante e torneremo a parlarne con maggiori approfondimenti, anche riguardanti le immagini, su queste pagine. Ora preferisco lasciare la parola a Campobasso, il cui cortometraggio, selezionato per il Burbank International Film Festival, credo attirerà molta attenzione.


[IMG]http://i60.tinypic.com/34f19b6.jpg[/IMG]
Craig Campobasso


Lavinia Pallotta: Il tuo nuovo film si occupa di una storia molto intrigante, e se vera, anche importantissima. Ti interessa l’ufologia in generale oppure questo è un caso speciale?

Craig Campobasso: «Non mi sono mai interessato agli UFO fino ai 25 anni, quando ho avuto un risveglio di consapevolezza. Allora lessi il libro Stranger at the Pentagon negli anni ’80 e poi incontrai il Dr. Frank E. Stranges, l’autore del libro, nel 2001. Diventammo amici. Per farla breve, c’era un signore che voleva che se ne facesse un film, e il Dr. Frank mi chiese di incontrarlo, in virtù della mia esperienza nel campo cinematografico. Accettai, ma le cose non andarono bene, e mi resi conto che il Dr. Frank era molto dispiaciuto, perché il suo sogno era di vedere trasposto in film questa storia. Così per un po’ di anni mi interessai al caso, ascoltando i racconti, e poi cominciammo a buttar giù una sceneggiatura, finché, un paio di anni fa, decisi che ne avrei fatto un cortometraggio, in cui mostrare i punti salienti della vicenda. Abbiamo appena passato la selezione ufficiale per il Burbank International Film Festival, che si terrà a settembre a Burbank, in California. Quindi attualmente siamo impegnati a terminare il film. Abbiamo da poco divulgato la locandina ufficiale sul sito, www.strangeratthepentagon.com, dove si possono trovare dei video e altre info. La storia principale parla di un alieno di aspetto umano ma privo di ombelico, né impronte digitali. Venne qui nel 1957 con l’intento di condividere con il presidente Eisenhower e il vice Richard Nixon un piano per migliorare la situazione sulla terra, quindi risolvere i problema della povertà, migliorare la vita, e si trattava di un progetto da avviare con l’aiuto degli Stati Uniti e poi da diffondere in tutto il mondo. S’incontrò con Eisenhower e viene subito trasferito in un appartamento sotto il Pentagono per tre anni. Alla fine gli altri Poteri in essere vi si opposero, perché il progetto avrebbe portato all’eliminazione dei medici, del sistema farmaceutico, ecc. e sovvertito l’ordine economico. Ho chiesto al Dr Frank se lui sapesse esattamente in cosa consistesse quella proposta, o progetto. Ho sempre trovato la storia affascinante, ma quando guardo le foto di Valiant Thor, scattate da un fotografo in pensione dell’Aeronautica, e delle altre persone con lui (gli altri comandanti e Jill, la moglie di uno di loro), qualcosa risuona dentro di me. In novembre assieme a Paola Harris mostreremo il film in anteprima, in una opening night. Il 14 novembre faremo un panel a Giant Rock, il luogo storico d’incontro dei contattisti negli anni ’50 e ’60. Una specie di space convention con migliaia di persone».

[IMG]http://i58.tinypic.com/24eawep.jpg[/IMG]

Sito del film
www.strangeratthepentagon.com/

Qui un video esplicativo sul caso da parte di Campobasso




Qui un mini trailer


Infine un documentario sul caso Vailant Thor




ilblogdilaviniapallotta.myblog.it/2014/09/05/stranger-at-the-pentagon-il-film-...
Takenspace
00sabato 6 settembre 2014 11:06

Di Valiant Thor e dei suoi compagni esisterebbero delle foto, mai smentite, che lo ritrarrebbero in abiti civili dell’epoca



Gli alieni che prendono le sembianze umane li avevo visti solo nei film.
IRONMAN.75
00sabato 6 settembre 2014 14:10
Interessante questo racconto , non lo conoscevo [SM=g8320]
(richard)
00domenica 7 settembre 2014 10:56
Re:
Takenspace, 06/09/2014 11:06:


Di Valiant Thor e dei suoi compagni esisterebbero delle foto, mai smentite, che lo ritrarrebbero in abiti civili dell’epoca



Gli alieni che prendono le sembianze umane li avevo visti solo nei film.




Dal momento che la mente dell'uomo è cosi' fervida d'immaginazione nel creare sembianze umane mutanti non è da escludere che vita aliena molto piu' avanzata di quella terrestre possa aver raggiunto livelli di trasformazione e mutazione ancora superiori! [SM=g3061043]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:36.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com