Strage in un magazzino per la distribuzione di birra e vino. L’uomo, Omar Thornton, di 34 anni, era stato segnalato "per problemi disciplinari" dai datori di lavoro. All'arrivo della polizia si è suicidato.
New York, 3 agosto 2010 - Sono almeno 9 le persone uccise nella sparatoria avvenuta a Manchester, in Connecticut, in un magazzino per la distribuzione di birra e vino. L’aggressore, riporta il Los Angeles Times, ha sparato con un fucile verso i dipendenti, per poi suicidarsi all’arrivo della polizia.
Omar Thornton, 34 anni era appena stato assunto dalla famiglia proprietaria del magazzino. L’uomo, spiegano funzionari del sindacato della città, era stato segnalato "per problemi disciplinari" dai suoi datori di lavoro. Secondo fonti locali, Thornton, afroamericano, si sarebbe lamentato più volte con suoi superiori di subire maltrattamenti sul luogo di lavoro accusando i suoi colleghi di razzismo.
Il giornale locale 'Journal Inquirer' ricostruisce questa giornata di ordinaria follia di un uomo che temeva di perdere il suo lavoro. Thorton è arrivato molto presto, alle 7 del mattino, negli uffici della ditta dove, ha spiegato un sindacalista dei Teamsters, il potente sindacato degli autotrasportatori Usa, era previsto un incontro tra la direzione e il dipendente per discutere quello che viene definito un problema disciplinare.
L’uomo inizia ad aprire il fuoco ancora prima di entrare: diverse persone sono state colpite, almeno due uccise, fuori dall’edificio. Poi entra nell’ufficio, proprio mentre stanno cominiciando ad arrivare le prime auto della polizia, e spara all’impazzata mentre le persone che si trovano già nel deposito del distributore di birre e vino, cercano di ripararsi sotto le scrivanie. Secondo alcune ricostruzioni nell’edificio è scoppiato anche un piccolo incendio. E Thornton, asserragliato con il suo fucile semiautomatico, avrebbe anche parlato con la polizia che aveva ormai circondato l’edificio, prima di togliersi la vita, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine.
Fonte: Quotidiano.Net