Giovedì 12 luglio, la Nasa attraverso il Solar Dynamics Observatory (SDO) ha osservato un brillamento solare (chiamata anche eruzione solare) di ragguardevole intensità classificata in X 1.2.
La scala prevede cinque classi A, B, C, M e X. Dove X sta per l’intensità maggiore e A minore. Ogni classe è a sua volta suddivisa in gradi che vanno da 1 a 9.
[Un’eruzione solare straordinaria]
Le eruzioni solari, che possono generare anche energie equivalenti a milioni di esplosioni nucleari, generano le protuberanze solari, immense fontane formate dal plasma espulso dal sole. Il vento solare che ne scaturisce si carica di principalmente protoni ed elettroni e genera le tempeste elettromagnetiche.
[I possibili effetti della tempesta solare]
Queste tempeste di energia sono molto pericolose per gli strumenti di bordo dei satelliti artificiali e le navicelle spaziali che dovessero esserne investite ma possono anche raggiungere e interferire con la magnetosfera terrestre.
Quando ciò avviene, ed è quello che ci si aspetta oggi e domani, domenica 15 luglio, alcune comunicazioni radio potrebbero subire disturbi e la rete della corrente elettrica subire sbalzi.
Nel caso odierno però non dovrebbe esserci questo rischio perché l’eruzione solare di giovedì non è stata così intensa.
Allo stesso tempo però potrebbero verificarsi bagliori notturni del tipo delle aurore boreali.
Secondo le previsioni di Joe Kunches, uno scienziato spaziale dell’istituto meteorologico governativo degli Stati Uniti, National Oceanic and Atmospheric Administration, le aurore si potranno osservare vedere lungo la frontiera USA-Canada e in nel nord Europa durante la notte di sabato. Queste immagini si riferiscono a precedenti eruzioni solari, sia dal lato del Sole che della Terra
Fonte:
www.iljournal.it/2012/attesa-per-oggi-una-nuova-tempesta-solar...