Un precursore radiattivo di una supernova

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(richard)
00venerdì 13 giugno 2008 13:06
Le osservazioni della supernova SNLS-04D2dc con il telescopio spaziale GALEX forniscono un nuovo metodo per testare la fisica delle supernove.

Le stelle massicce vanno incontro a una morte violenta quando esauriscono il loro combustibile nucleare e danno vita a una supernova “a collasso del nucleo”. Tali eventi vengono usualmente rivelati almeno un paio di giorni dopo l’esplosione.

Le osservazioni della supernova SNLS-04D2dc con il telescopio spaziale GALEX, nell’ambito di un’ampia collaborazione internazionale tra l’Università di Oxford, nel Regno Unito, il Max-Planck-Institut per l’astronomia di Heidelberg, in Germania, il CNRS francese e l’Università di Seul, in Corea del Sud, hanno rivelato ora un precursore radiativo dello shock di supernova prima che esso raggiunga la superficie della stella, mostrandone l’iniziale espansione all’inizio dell’esplosione.

I modelli teorici della luce ultravioletta conferma che la sua stella progenitrice era una supergigante rossa, come ci si aspetta da questo tipo di supernova.

Sebbene siano stati fatti molti sforzi per cercare di spiegare in che modo il collasso terminale del nucleo di una stella dia luogo a una supernova, ancora non si comprende in modo soddisfacente il processo in base al quale il collasso del nucleo generi un’onda d’urto che si muove verso l’esterno che produce a sua volta la proiezione dell’involucro stellare verso lo spazio, riscaldando il materiale che lo compone mentre lo mentre lo attraversa.

Sebbene le supernove a collasso del nucleo siano ritenute le più luminose immediatamente dopo l’inizio dell’onda d’urto, la maggior parte della sua energia emerge come in forma di UV estremi e radiazione X molle.

Per questo motivo questo tipo di supernove viene scoperte solo alcuni giorni dopo l’esplosione, in prossimità del piccolo della curva di emissione di luce nello spettro ottico.

Nel momento in cui l’onda d’urto si dissipa sulla superficie della stella, una quantità di materiale precedentemente presente sull’involucro stellare corrispondente a molte masse solari, si espandono a velocità di pochi punti percentuali della velocità della luce.

Al momento del collasso del nucleo, un osservatore vicino equipaggiato con un rivelatore di neutrini e di onde gravitazionali potrebbe ricevere un beve avvertimento della futura esplosione, ma per la maggior parte del passaggio dell’onda d’urto attraverso la stella, l’osservatore non noterebbe alcun ulteriore cambiamento.

Solo quando l’onda si avvicina alla superficie la radiazione si diffonde sufficientemente oltre l’onda d’urto per innalzare la temperatura della fotosfera stellare.

Questa fase è talvolta indicata come shock breakout, mentre la radiazione associata viene indicata cole “precursore radiativo” dell’onda, ben prima che l’onda d’urto effettivamente raggiunga la superficie.

Questo precursore radiattivo porta la temperatura della stella fino a decine di migliaia di kelvin, prima che la superficie si espanda drasticamente.

Le osservazioni della supernova SNLS-04D2dc con il telescopio spaziale GALEX di questo nuovo studio, il cui resoconto è ora pubblicato sulla rivista “Science”, forniscono un nuovo metodo per testare la fisica delle supernove da collasso del nucleo e delle strutture interne delle stelle progenitrici.
da:Le scienze [SM=g1420770]

AURORA PILOT
00lunedì 16 giugno 2008 09:16
Ma la radioattività nello spazio si propaga? E se si a che velocità?
Se l'Universo è pieno di queste mega-esplosioni nucleari ogni giorno...come mai non ne risentiamo le conseguenze sulla terra.
Io conosco solo le tempeste solari, però mi pare che non abbiano nulla a che vedere con fenomeni radioattivi o mi sbaglio?
jole88
00martedì 17 giugno 2008 14:20
Re:
AURORA PILOT, 16/06/2008 9.16:

Ma la radioattività nello spazio si propaga? E se si a che velocità?
Se l'Universo è pieno di queste mega-esplosioni nucleari ogni giorno...come mai non ne risentiamo le conseguenze sulla terra.
Io conosco solo le tempeste solari, però mi pare che non abbiano nulla a che vedere con fenomeni radioattivi o mi sbaglio?



Provo [SM=g27811] a rispondere alle tue domande caro aurora!

per radioattività si intende la capacità che alcune particelle hanno i emanare radiazioni, in particolare radiazioni alfa beta e gamma, le quali in accordo con la natura corpuscolare e ondulatoria delle onde elettromagnetiche si propagano investendo ogni cosa durante il loro cammino. Tuttavia tali radiazioni(in sostanza nuclei di elio mi sembra) hanno differente capacità penetrativa. Quindi alcune vanno in maggior profondità delle altre.

Beh, si aurora, noi siamo bombardati [SM=x708808] fin dalla nascita da queste radiazioni, come oltrettutto, dalle radiazioni del sole, che son provocate da reazioni nucleari avvenenti all'interno del sole.

Cosa avviene nel sole in parole spicciole?LE stelle son fatte principalmente di H(idrogeno). L H stesso è il loro carburante. l'elevata temperatura determinata dall'alta pressione determina a sua volta la fusione di 2 atomi di idrogeno in uno di elio.
La massa del nucleo di elio prodotto dopo la reazione di fusione degli atomi di idrogeno è minore dei nuclei di partenza, e tale difetto di massa è trasformato in energia secondo l’equazione di Einstein E=mc quadro. Tale energia si diffonde radialmente verso la superficie del sole e poi, attenuata,viaggia nello spazio fino a noi qui seduti al pc [SM=x708801] ! In ogni caso non c'è da preoccuparsi [SM=x708798] !
Il nostro organismo è abituato a riceverne in una certa quantità, che se superata, provoca ad esempio i famosi tumori delloa pelle in quanto le radiazioni modificano la struttura atomica del dna. Anche per questo bisogna star attenti alla "salute" della nostra atmosfera.
Molte radiazioni poi vengono deviate dal nostro campo magnetico terrestre senza del quale sarebbe un gran bel casino [SM=x708798] .

Tali reazioni si verificano in ogni altra stella anche in quelle citate da richard! Le onde emesse da una stella sono sferiche e a una distanza r dal nucleo presentano la stessa energia in quanto si tratta di una superficie equipotenziale (4pigreco r al quadrato).

Tuttavia ,poichè la potenza di energia trasmessa dal nucleo di queste stelle si deve distribuire equamente lungo tutta la superficie dell'onda sferica , se ci troviamo a una distanza r molto grande (migliaia di anni luce) l'energia assorbita dalla Terra sarà assai minore rispetto a un'r molto piu vicino(sempre per parità di superficie e tempo). Ancora minore l'energia assorbita da una persona.

Quindi in poche parole conta la distanza da tali esplosioni.
Piu sei distante meno energia ti arriva. Noi siamo vicini al sole cosicche i venti solari (correnti di elettroni) possono essere cosi intense da determinare campi magnetici in grado di far spegnere i nostri pc perche salta tutta la linea elettrica.
E le tempeste solari sono determinate da esplosioni e reazioni nucleri all'interno della superficie del sole( mi sembra relativamente non in profondità).

Spero di essermi spiegato abbastanza bene e di aver risolto qualche tuo dubbio senza aver fatto errori, perche ciò che si apprende non sempre ci se lo ricorda benissimo [SM=g1420771] !!!! salutone





AURORA PILOT
00mercoledì 18 giugno 2008 09:40
Wow, grazie mille Jole88!
Si vede che sei studioso di materia. Ora mi è tutto più chiaro, ricambierò un giorno! [SM=g27822]
(richard)
00mercoledì 18 giugno 2008 12:19
Complimenti jole88 tante belle nozioni che conoscevo vagamente,grazie. [SM=g27811]
Purtroppo per me ,se non studiate,tendo a dimenticarle abbastanza presto.
jole88
00mercoledì 18 giugno 2008 16:08
Grazie! sto studiando per dare fisica 2 (elettromagnetismo, faccio ingegneria) e ho studiato un po di astronomia e chimica al liceo..in ogni caso posso aver sbagliato alcune nozioni..rimango pur sempre uno studente, non un docente! di sicuro Paolo Fienga o chi si ineteressa di questi argomenti, magari per mestiere, potrà correggere o confermare quello che ho scritto!
(richard)
00mercoledì 18 giugno 2008 17:17
Comunque anche se qualcosa non fosse esatto sono sempre nozioni verificabili,fermo restando la sicura professionalita' e conoscenza dell'argomento da parte del prof.Fienga.
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