Ufologia: strane alleanze future, possibili grazie a masse di amorfi.

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danielozma
00venerdì 1 ottobre 2010 13:29
Vi segnalo un ottimo articolo di Valerio De Rosa circa nuovi dati su connessioni tra gli ufo e i fenomeni di Caronia, a questo sito interessantissimo:
www.centroufologicoionico.com/articoli/news/46-caso-caronia-misteri-e-testi...
non solo per le notevoli implicazioni sottintese, ma anche per segnalare un esempio di attivismo per l'ufologia che, fondendo Internet alla buona volonta' riesce ad influenzare l'intero panorama nazionale del settore.
Il gruppetto di Antonio De Comite e' un valido esempio di cosa potrebbe essere l'ufologia italiana, come attivismo e ricerca, lotta per la verita' e risorse, se gli oltre diecimila soggetti che ogni giorno leggono portali e forum del settore non fossero per lo piu' una massa di amorfi, gente passiva che viene ad attingere senza dare, scegliendo spesso un gregge a cui accodarsi oppure un guru che gli dispensi una via.
Tutto questo puo' avvenire solo ora che la situazione e' tranquilla, ma questo piacevole crogiolarsi tra ammiratori e sognatori caotici non sara' piu' sostenibile nel giorno in cui gli eventi precipitassero e si dovesse fronteggiare con serieta' importanti emergenze.
In un clima di pericolo, di lotta o di urgenza i soli che fanno la differenza sono quelli che agiscono, costruiscono, si attivano, rischiano e portano risultati, mentre la massa di amorfi diventa solo una pesante ZAVORRA di gente spaventata da tranquillizzare per cercare di fargli fare qualcosa di semplice ma utile.
Tempo addietro ho stupito molti scrivendo in pubblico che eventi oggi imprevedibili potrebbero perfino un giorno costringere Pinotti e Malanga a collaborare, e lo penso ancora visto che davanti al comun problema alla fine entrambi gli schieramenti dovrebbero cercare le risorse, le persone e l'attivismo dove c'e' gia', non dove ci potrebbe forse essere un giorno lontano.

Ci sono masse di amorfi in ogni ideologia, che credono che basti un'adesione di massima senza muovere un dito per aver contribuito alla realizzazione dell'utopia di turno.
Nella storia d'Italia in quanti hanno pensato che bastasse imparare il tedesco per essere nazisti o fascisti, ignorando gli inviti di combattere al fronte o stortando il naso quando ricevevano inviti ad attivarsi per la causa o nel volontariato?
Quanti comunisti credevano di essere partecipi del futuro solo perche' imparavano il russo o il cinese, ma chi sudava alle feste dell'Unita' o attaccava i manifesti rischiando le risse erano spesso le stesse persone che volevano "costruire il socialismo"?
Che dire di quei cattolici che si sentono cristiani solo grazie ad una superficiale adesione di massima, limitandosi ad andare a Messa la domenica e si infastidiscono quando gli si ripete che Gesu' ha detto di sforzarsi di passare per la porta stretta, ed il libro dell'Apocalisse riporta "tu sei tiepido, ed Io ti ho vomitato"?
Per alcuni essere democratici significa amare un poco l'America o l'Inghilterra, magari conoscere la lingua inglese, ma di approfondire la conoscenza del credo che professano non ne hanno proprio voglia, gli basta sentirsi democratici o cliccare con il mouse ogni tanto in una petizione online per autoinventarsi di lottare per la liberta'...
A questa massa di amorfi e' inutile ricordare che per essere veri fascisti, comunisti, cristiani oppure democratici (ed avvicinare la vittoria della propria ideologia) bisogna farsi un mazzo cosi', essere pronti a correre dei rischi e rendere la propria vita piu' coerente con i principi che sostengono; altrimenti si diventa testimonianza vivente, nei propri fatti, di metodi o cattiverie che di solito si attribuiscono al nemico di turno.
Di riflesso troviamo questi atteggiamenti, questa superficialita', questa totale mancanza di quell'impegno concreto che trasforma progetti in realizzazioni in migliaia di persone che girano nell'acquario nazionale dell'ufologia con un fare un po' confuso, inseguendo i loro sogni e sforzandosi di essere simpatici al guru che piu' gli piace.
Se almeno meta' di queste migliaia di amorfi dessero un aiuto concreto all'edificazione giornaliera delle risorse dell'ufologia italiana allora saremmo un torrente in piena che nessuno riesce a tenere a freno, e saremmo in bel altra situazione.
Quasi tutti sono troppo presi dall'incitare Pinotti, Baiata, Malanga ed altri nomi a "lottare per la verita'", a "fare qualcosa", ad aiutarli perche' forse sono stati rapiti, a rubargli tempo prezioso per rispondere a domande banali le cui risposte sono a portata di Google (ma consultare direttamente il noto motore di ricerca e' troppa fatica)...
Alla fine invece di essere utili si diventa una zavorra che rallenta i grandi nomi per cose secondarie, per migliaia di amorfi tutto questo e' assolutamente normale e gli si diventa antipatici a dirglielo chiaramente.

Quante volte che qualcuno mi ha scritto per l'ufologia chiedendomi cose banali, ed io ho consultato Google per trovare il link da inserire nella risposta, magari scrivendogli quei brevi testi cosi' antipatici in cui insegno a pescare invece di regalare il pesce.
Anche a me e' successo che l'interlocutore mi ha pure risposto dicendo che quel testo era troppo lungo, oppure non riusciva a capirlo, se potevo riassumerglielo perche' poverino, troppa fatica leggere o addirittura pensare...
Sono stato antipatico quando ho replicato di non scaricare su di me il peso della loro pigrizia, invitando a cercare i significati delle parole incomprensibili su Wikipedia e di darsi una mossa per migliorare il proprio essere protagonisti della propria vita, e non ho nessun rimorso.
Sono stato antipatico ma vi dico la verita', la massa di amorfi mi fa' paura se penso al giorno dell'emergenza e del pericolo, me li immagino sommergere i grandi nomi di domande banali o di messaggi spaventati invece di attivarsi personalmente e lasciare tranquillo chi sta' facendo le cose serie nell'interesse di tutti.
Forse che in quella evenienza Pinotti o Malanga saranno costretti ad aprirsi un indirizzo e-mail segreto in cui dirigere le comunicazioni importanti con chi e' utile alla salvezza collettiva, delegando ad un attivista fidato di fingersi loro dalla casella di posta principale per dare risposte banali, tranquillizzare animi e tenere a bada migliaia di confusi?

Per fare un esempio utile usero' gli attivisti innamorati di Malanga, ma potrei benissimo citare esempi analoghi di altri personaggi famosi.
Chi adora il professor Malanga spesso lo crede una specie di divinita', lui non puo' sbagliare e se qualcuno lo critica puo' solo avere torto oppure essere in malafede.
Eppure altri dicono che Malanga ha fatto l'ennesimo errore strategico, invece di basarsi su un forum da cui bannare utenti ed IP ha dato ascolto a chi lo voleva su Facebook, cosi' ora sarebbe sommesso da una pioggia di troll e derisori che nessuno puo' contenere.
Lo scorso anno avevo chiesto chi fosse la volpe che stava cacciando Malanga in una trappola, prima i troll hanno lasciato che per mesi migliaia di utenti si abituassero ad incontrarlo li' cosi' da essere poi difficile mollare il famoso social network, e adesso gli scettici ed i derisori sono scatenati con un comportamento che mi fa' schifo, pur non credendo in Malanga non mi piace.
Tutti quelli che si sono portati su Facebook sono a rischio di essere sommersi di troll e derisori, basta un piccolo gruppetto di attivisti:
ogigia.altervista.org/index.php?mod=read&id=1284376134
l'unica opzione valida sarebbe lasciar perdere questo social network ed affidarsi ad altri sistemi web, con amministratori fidati e possibilita' di bannare per sempre le persone che disturbano in modo certo.
La maggior parte di quelli che "amano il professore" sono gente che crede che basti dare un'adesione di massima, di essere su una bacheca di Facebook, di salutare sul web Malanga per essere parte integrante della crociata per la salvezza del mondo...
Poverini!!!
Se la sfida a cui si crede di partecipare e' salvare la Terra da potentissimi extraterrestri bisogna attivarsi tutti e farsi un mazzo cosi', invece Malanga sta' lavorando con una quindicina di persone che sudano veramente per la causa in cui credono, tanto di cappello per il loro impegno!
Le altre migliaia stanno li', commentano su Facebook o mandano un'e-mail inutile al professore perche' quel giorno poveretti si sentono depressi, intanto che altri lavorano per loro RALLENTANO il Malanga che deve pure trovare il tempo di rispondergli.
Il Malanga deve pensare alla famiglia, al lavoro, a questa grande questione aliena che sarebbe di vitale importanza per la sopravvivenza di tutti o al fanatico caotico che oggi chiede lumi sulla strada di vita da compiere?
Gia' che Malanga si fa' un mazzo cosi' per scrivere un articolo gli devono pure scrivere in pubblico o in privato che non hanno capito quella cosa li', se puo' spiegargliela perche' poverini, di sforzarsi ad usare Google o Wikipedia per trovare il significato di una parola sarebbe davvero troppa, troppa fatica...
Poi ci sono quelli che io chiamo i Cavalieri Teutonici, i fanatici di Malanga che girano il web ed incombono nelle discussioni, che quando ti chiedono cosa pensi delle ricerche del professore in realta' vogliono sapere da che parte stai, pronti a litigare o indignarsi se non la pensi come piace a loro, rendendo cosi' Malanga antipatico ed allontanando potenziali alleati umani nella tanto agognata lotta per la salvezza del mondo.
Il danno che fanno questi tizi a Malanga e' enorme, difendendolo contro ogni logica (perfino quando ha chiaramente sbagliato oppure e' evidente come il sole che si e' comportato male) si fa' passare la sua causa per una setta, facendo video in cui si insulta il Cun si aiuta Pinotti, scrivendo sul web che si e' percepito in lui un amore indescrivibile si fa' il gioco di chi lo dipinge come un guru.
Basta guardare Malanga stesso per vedere un atteggiamento anche differente, dal cui esempio pero' i Cavalieri Teutonici non vogliono imparare, sono troppo presi ad arrabbiarsi e a far scappare la gente dal malanghismo...
La verita' alla fine vince sempre, se Malanga ha ragione alla fine vincera' e senza bisogno di Cavalieri Teutonici in giro per il web, ovviamente senza l'aiuto degli amorfi che sono inutili per tutti e lo rallentano per rispondere a migliaia di messaggi personali completamente inutili.
Per far vincere Malanga i suoi migliaia di ammiratori avrebbero dovuto, e da tempo, lanciare qualche sorriso in piu' e qualche insulto in meno, magari tirandosi su' le maniche ed aiutare concretamente il professore con vero attivismo, vera realizzazione di risorse e senza tediarlo per banalita'.
Invece sono li', tranquilli, per loro salvare la Terra lo si' realizza salutando Malanga su Facebook, mentre una quindicina di gente con le palle tiene in piedi ogni giorno tutta la baracca lavorando per cento...

Per chi vuole vendere o ha scopi di protagonismo la massa di forse diecimila ignavi e' utile, a me non riesce nemmeno di pensarli come parti in causa per la costruzione dell'ufologia italiana verso il futuro e difficilmente quando scrivo in pubblico penso a loro.
Lo scopo di questo articolo era di aprire gli occhi a chi non e' zavorra (ma semmai e' parte attiva di un gruppo) di guardare che c'e' una massa di gente che nel tempo dell'emergenza diventa controproducente, e forse dovreste pensare gia' da oggi come gestirla in momenti pericolosi...
Buona giornata.
Daniele Dellerba.
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