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Lachaise-L-N-
00giovedì 15 gennaio 2009 09:19
Intervista a Corrado Malanga
"Ho ipnotizzato 400 rapiti dagli alieni So che quelle persone dicono la verità".

L'ufologo Corrado Malanga, ricercatore a Pisa, ha messo a punto una tecnica:

“Con l'ipnosi regressiva posso scavare nella memoria. Sono al sicuro dalle bufale”

"E' notte e percorriamo una stradina non asfaltata. Sulla sinistra c'è uno spiazzo con alcuni camion militari e lì atterrano i dischi. Ce ne sono tre. Esseri biondi, alti più di due metri, mi conducono in una base sotterranea, dove mi sparano un piccolo proiettile nella narice".


Per la scienza ufficiale questa testimonianza è solo il racconto di un terribile incubo, ma per alcuni ricercatori è molto di più: è la descrizione di un rapimento alieno.
Corrado Malanga, ricercatore di Chimica Organica all'Università di Pisa e ufologo, ha cominciato ad occuparsi del fenomeno delle "abduction" (i rapimenti) una ventina di anni fa e da allora ha lavorato con oltre 400 presunti rapiti, gli "addotti".

M.M.: "Professore, quali tecniche ha sviluppato per tentare di comprendere il fenomeno delle "abduction"?"

CORRADO MALANGA: "L'ufologia si era sempre e solo occupata di analizzare fotografie, impronte e strutture molecolari del terreno. Ma a me non bastava: volevo guardare nella testa dei soggetti che sostenevano di aver vissuto esperienze con gli Ufo. Così ho iniziato ad utilizzare le tecniche di ipnosi regressiva elaborate dal celebre psichiatra americano Milton Erickson. Scavando all'interno dell'inconscio, infatti, si possono riportare in superficie esperienze rimosse. L'inconscio è come un hard disk a una sola scrittura: una volta registrate le esperienze, non si possono più modificare".

M.M.: "I critici del fenomeno ufologico sostengono il contrario: come si fa a essere sicuri che i racconti non siano pure invenzioni?"

CORRADO MALANGA: "L'ipnosi correttamente condotta non permette all'inconscio di dire menzogne. Esistono tonnellate di letteratura scientifica a riguardo. Ma non solo. Per verificare che il soggetto dica la verità lavoriamo anche con la Programmazione Neuro Linguistica, una scienza che si basa sul seguente assioma: “Dimmi come ti muovi e ti dirò chi sei”. Il movimento del corpo, infatti, è la rappresentazione cinematica della volontà dell'inconscio. Analizzare il movimento dei bulbi oculari, ad esempio, permette di distinguere tra ricordi falsi e ricordi vissuti e reali".

M.M.: "E a quali conclusioni è giunto?"

CORRADO MALANGA: "I racconti di rapimenti sono tutti uguali. Alcuni sono sovrapponibili fin nei minimi particolari. Eppure i soggetti non si conoscono. Gli “addotti”, ad esempio, descrivono le stesse creature. Sono di quattro tipi: c'è un essere biondo, alto due metri e 80, con la tuta attillata e l'occhio a pupilla verticale. Poi c'è un alieno che somiglia ad un coccodrillo in piedi, con il muso da serpente e le mani palmate. Alcuni “addotti” descrivono invece una specie di mantide alta più di due metri. Infine c'è un essere piccolo, alto un metro e 20, glabro, con tre dita, il pollice opponibile, senza orecchie e con gli occhi grossi".

M.M.: "Quest'ultimo, però, sembra proprio la rappresentazione classica dell'alieno che si vede nei film e sulle t-shirt. Non è un po' deludente?"

CORRADO MALANGA: "Non c'è da stupirsi. Prima è nata la testimonianza, poi la maglietta. Ma le analogie non finiscono qui. Tutti gli “addotti” hanno raccontato di essere stati condotti dentro laboratori sotterranei e immersi in un liquido contenuto in cilindri verticali trasparenti. Dalle testimonianze degli oltre 400 soggetti messi in ipnosi finora abbiamo capito che gli alieni vogliono rubare la nostra “Anima”, nel senso che gli attribuisce Platone. Solo così queste creature possono garantirsi l'immortalità".

M.M.: "E' una teoria estrema. Ma chi sarebbero gli "addotti"? C'è un identikit?

CORRADO MALANGA: "Non esistono distinzioni di ceto, il fenomeno colpisce tutti: professori universitari e contadini, ricchi e poveri, uomini, donne e gay. Dalle nostre ricerche abbiamo però scoperto che, se un soggetto è “addotto”, lo è anche la madre, il padre e perfino i nonni. Supponiamo quindi che la scelta sia anche di natura genetica".

M.M.: "Alcuni ricercatori sostengono che le "abduction" siano riconducibili ad allucinazioni dovute a un disturbo del sonno. Come risponde"?


CORRADO MALANGA: "Ci sono stati diversi tentativi del governo americano di mascherare le “abduction” con malattie mentali o con un tipo di insonnia con paralisi notturna. Il capostipite è Roger Mc-Nally. Ma i suoi dati sono stati contestati da una serie di ricercatori. In più questa sindrome non spiega le prove oggettive: cicatrici, disturbi fisici e microimpianti nel corpo".

M.M.: "Microimpianti? Di che cosa si tratta"?

CORRADO MALANGA: "Attraverso la Risonanza Magnetica e la Tomografia Assiale Computerizzata abbiamo scoperto minuscoli pallini conficcati nel palato, nel naso e negli occhi. Crediamo siano microchip di controllo. Negli Usa il professor Derrel Sims ha estratto alcuni di questi microchip e li ha fatti analizzare. Diversi elementi presentano percentuali isotopiche differenti da quella terrestre. Gli isotopi sono atomi che si distinguono per il numero di neutroni presenti nel nucleo. E questo numero non è lo stesso in tutte le parti del cosmo. Insomma, non c‟è dubbio che gli impianti siano di origine aliena".

Quando si è avvicinato per la prima volta al mondo degli Alieni?

Tutto nacque quando avevo quindici anni. Lessi dei libri sull' argomento, al tempo andavano di moda, mi sembrava importante l'esistenza degli alieni, perché se esistevano erano sicuramente molto più bravi di noi e quindi perché scomodare la scienza per capire i problemi, era più logico chiederlo a loro, e questo mi incuriosiva molto. Poi in realtà mi resi conto che le cose stavano in maniera diversa, e fu allora "un covo di spie".

Si, spie nel vero senso della parola, il consiglio direttivo era, ed è tutt'ora legato ai principali servizi segreti del nostro e di altri paesi. Ad un certo punto ho dovuto fare una scelta e uscire dal centro, così ho potuto fare delle ricerche che all'interno del centro mi si impedivano.

Allo stesso tempo facevo chimica, e studiavo il metodo Galileiano, dove si studia un problema e se ne trae una legge il tutto che sia riproducibile. A questo punto incominciai a studiare il fenomeno degli alieni dal punto di vista scientifico. Proposi di utilizzare delle tecniche per l'analisi, analisi chimiche, ero chimico e cercavo di studiare il problema da chimico.

Sono passati circa 20 anni. Ho raccolto dei dati che potevano dimostrare l'esistenza del problema ufologico, ma ogni volta che prendavamo i dati e li portavamo allo scienziato di turno egli diceva sempre: avete sbagliato i dati, non siete stati capaci di prenderli, le apparecchiature erano rotte, non è vero niente, vi siete inventati tutto. E questo capitava ogni volta.

Mi ci sono voluti 20 anni per capire che la scienza non voleva prendere atto dell'esistenza degli Ufo. A quel punto cambiai prospettiva e decisi di non avvisare la scienza, o chi comandava in politica, perché non è possibile far capire un problema a chi non vuole sentire o a chi non è preparato, decisi allora di avvisare l'opinione pubblica, la gente, tramite i giornali, anche se non sono io a cercarli ma io mi sento in dovere di avvertire e se qualcuno vuole sapere qualcosa io ho il dovere di rispondere, ecco la cosa è nata così.


Ma scusi, qui nasce una dicotomia, nel senso che lei fa parte di un'università come mai gli altri colleghi non dicono nulla?

Come mai la politica non dice nulla? Eh! Semplicemente perché con gli UFO non ci si mangia. Lo sà che ci sono state 12 interpellanze parlamentari sul problema degli Ufo nelle ultime legislature? Ma gli Ufo non portano denaro, non portano ricchezza nè potere.

Lei riesce a far rivivere alle persone che hanno avuto contatti con alieni i momenti del rapimento, con un tecnica ben precisa l'ipnosi regressiva, ce ne può parlare?

Tutto ha inizio quando si studia il problema degli alieni non più dal punto di vista delle misure, per esempio quanta radioattività c'era nel terreno, l'analisi dei filmati degli alieni ecc, ma si affronta il problema degli Ufo andando a guardare dentro la testa dei testimoni per vedere se questi dicevano la verità o no .

Così, mi sono analizzato circa 900 casi tutti con ipnosi regressiva e programmazione neurolinguistica tecniche usate per entrare dentro la testa delle persone. Cosa vuol dire ipnotizzare una persona, vuol dire fargli funzionare quelle zone del cervello che di solito usa di meno. Le persone che hanno avuto incontri con gli alieni, ricordano vagamente cosa gli è capitato, perché il ricordo gli è stato meccanicamente cancellato, così io divido la testa del paziente in conscio, subconscio ed inconscio.

Il cosciente è il tatto, l'olfatto, le informazioni di ingresso, il subconscio fa la parte del mediatore che risiede nel lobo sinistro del cervello e che mi da le spiegazioni più o meno coerenti a quello che sto vedendo. Infine l'inconscio è come una macchina che dice solo si/no acceso/ spento, quando io vedo un fenomeno e poi lo dimentico, lo dimentica il mio subconscio ma non lo dimentica mai, l'inconscio, il quale dice sempre quello che ha visto e la realtà non viene distorta, nell'inconscio l'informazione è come se venisse salvata.


Allora è nell' inconscio che bisogna ricercare le nostre informazioni di queste persone che hanno vissuto un incontro ravvicinato del terzo tipo. Quindi ipnotizzare una persona, non reca alcun danno alla persona stessa?

Assolutamente no . L'ipnosi fa solo lavorare il cervello, quella parte di cervello che teniamo fermo, ma che è ben vivo e registra tutte le informazioni. È una tecnica che va a studiare le onde Alfa , beta, gamma del nostro cervello, dietro a tutto questo non c'è magia ma scienza. Nulla si può inventare ne tanto meno possiamo modificare le informazioni registrare dal cervello.

Che tipo di persone si rivolgono a lei e perché?

Vengono persone che credono di avere un problema di questo tipo, di avere avuto un'esperienza con gli alieni, ma non ne sono sicuri. Vengono da me perché è l'inconscio che gli mette l'idea di parlare con qualcuno, sono delle sensazioni che l'inconscio manda alla persona.

Che tipo di persone vengono? Di tutti i generi, uomini, donne, anziani, giovani, professori, avvocati, operai, analfabeti, di tutte le regioni. Sono persone che sospettano che i loro malesseri psicologici potrebbero essere dovuti a qualche problema inconscio irrisolto la cui natura potrebbe essere aliena. L'80% della gente che si è rivolta a noi presenta questi sintomi e molto spesso hanno davvero avuto un incontro con alieni.

Questo non vuol dire che tutta la gente in Italia è stata rapita dagli alieni, ma comunque la percentuale non è possibile trascurarla.


Ci può raccontare una storia di una persona che ha avuto un'esperienza con gli alieni?


Certo ne potrei raccontare moltissime. Esempio, un paziente è venuto da me e ha raccontato di trovarsi al letto e ad un certo punto il muro della camera diventa trasparente, da esso appaiono tre o quattro omini piccoli alti 1 metro circa con tre dita e una grossa testa nera.

La persona non si può muovere nonostante i tentativi rimane paralizzata al letto, può muovere solo gli occhi. Poi ha proseguito nel racconto dicendomi che si è sentito staccare dal letto, è passato attraverso il muro trasparente ed stato trasportato, risucchiato dentro un grande oblò gigante.

Dentro questo oblò c'è una stanza circolare con delle apparecchiature e un lettino, chi racconta dice di essere stato posto sul lettino e di essere stato operato. Mi racconta che gli è stata impiantata una pallina di 2 millimetri e mezzo di diametro dalla parte della narice destra che si va a piantare nella ghiandole pineale.

Naturalmente abbiamo fatto degli accertamenti in merito risonanze ecc. e il paziente aveva davvero quella pallina nella ghiandola pineale e i medici non si sono spiegati il perché e che cosa davvero fosse? E la maggior parte delle persone che ho analizzato mi narrano le solite cose. E voglio aggiungere una cosa importante, le persone tra di loro non si conoscono, non sono mai venuti in contatto, questo lo facciamo per evitare lo scambio di informazioni. Appena ho analizzato tutti i dati allora li renderò noti.
(richard)
00giovedì 15 gennaio 2009 14:26
Grandissimo il prof.Malanga,nessuno ha il coraggio di affrontare questo problema degli ufo e delle abductions a viso aperto ed in prima persona come lui,ha tutta la mia stima ed ammirazione.
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