Tunguska qualcosa salverà la Terra?
vi riporto una notizia trovata su un sito:
tunguska-siberia.blogspot.com/
In Siberia esisterebbe una struttura aliena capace di distruggere o deviare i corpi celesti in rotta di collisione con il nostro pianeta.
Premessa
La mattina del 30 Giugno 1908 alle ore 7,14, un meteorite roccioso di 60 metri di diametro penetra l’ atmosfera ed esplode sopra la Siberia Orientale a circa 6-8 Km d’altezza. L’energia liberata è spaventosa, pari a 1000 bombe atomiche come quella di Hiroshima, la foresta è rasa al suolo per oltre 2000 Km².
Il mondo si accorgerà di quest’evento solo vent’anni dopo grazie alla caparbietà di uno scienziato di nome Leonid Kulik, senza il quale sarebbe rimasto un avvenimento pressoché sconosciuto. Qualcuno potrebbe addirittura domandarsi perché la comunità scientifica è tuttora interessata a un fatto capitato un secolo fa. In realtà esistono diversi motivi che lo rendono ancora estremamente interessante e attuale:
perché è stata la più imponente deflagrazione di un meteorite a memoria d’ uomo che si possa studiare;
perché comprendere la dinamica dell’esplosione di Tunguska può aiutare a difenderci da minacce simili future;
perché se tale esplosione dovesse accadere nel nostro tempo, con buone probabilità sarebbe scambiata per un attacco nucleare da parte di una potenza straniera, in quanto gli effetti conseguiti sono del tutto simili a quelli di un’esplosione di tipo atomico;
perché non sono mai stati trovati resti del corpo cosmico esploso a Tunguska, nessun cratere, nessun frammento, solo micro particelle incastrate negli alberi sopravvissuti alla catastrofe.
Introduzione
I' Evento di Tunguska rimane tutt' oggi inspiegato, gli scienziati non hanno prove certe ma solo indizzi per teorizzare quello che potrebbe essere accaduto, perciò quando leggete articoli anche scientifici che titolano a gran voce " svelato il mistero di Tunguska" e cose di questo genere, non credeteci!
Conosco solo una teoria (ma ho riserve anche in questo caso) che potrebbe svelare una volte per tutte l'enigma di Tunguska, quella sviluppata dai ricercatori del CNR di Bologna, a cui tuttavia rimane un ultima fatica: organizzare una spedizione (finanziamenti permettendo) finalizzata alla trivellazione del fondale del lago Cheko per verificare se il riflettore (come viene definito dagli stessi scienziati), individuato nelle precedenti spedizioni, consiste in un frammento del corpo celeste inesploso.
Sono fermamente convinto che anche se in fondo al lago Cheko venisse scoperto il corpo cosmico, l'enigma di Tunguska avrebbe ancora molti punti oscuri da svelare, infatti i dati scientifici raccolti e le testimonianze oculari lasciano intendere che quest' evento è caratterizzato da due avvenimenti completamente distinti:
Uno di origine celeste (meteorite o cometa), uno di origine tettonica (terremoti anomali registrati prima dell'evento, anomalie magnetiche ecc. che avrò modo di spiegare dettagliatamente all' interno del blog). State certi che i ricercatori non parleranno mai in questi termini, (liquiderebbero la mia ipotesi come una coincidenza improbabile se non impossibile), cercando di spiegare i fatti attraverso un unico avvenimento.
In questo modo vengono create delle teorie "monche" incapaci di creare un modello esauriente dell' evento di Tunguska.
Nuova Teoria su Tunguska
Da qualche anno a questa parte, sta avanzando l’ipotesi della presenza in Siberia di una costruzione tecnologica non terrestre atta a difendere la Terra dalle minacce dei corpi celesti in rotta di collisione con il nostro pianeta. L’installazione aliena sarebbe intervenuta a Tunguska sottraendoci da una catastrofe ben maggiore.
Vediamo chi ha ideato questa teoria. Si tratta di due ricercatori che in maniera del tutto indipendente sono arrivati a conclusioni simili:
il Dr. Costantino Paglialunga
Laureato in Chimica presso l’Università di Camerino. Svolge attività di libero professionista dopo aver insegnato, per oltre 20 anni, chimica. Ha condotto una serie di ricerche, in particolare nel territorio russo. Ha frequentato per svariati anni l’ambiente cosmonauticorusso.
il Dr. Valery Mikhailovich Uvarov
Capo del Dipartimento di Ricerche Ufologiche, Paleoscienza e paleotecnologia al National Security Academy di San Pietroburgo Russia.
Come funziona l’impianto?
La distruzione o la deviazione dei corpi celesti afferma Uvarov, si ottiene utilizzando enormi globi di plasma, prodotti dal “macchinario alieno”.
“Quello che nel 1908 migliaia di persone videro in gran parte della Siberia era il loro volo, con il risultato che i testimoni dell’evento di Tunguska attribuirono l’intero fenomeno alla comparsa di una serie di fulmini globulari! Apparentemente le sfere di “Plasma” sono prodotte da un generatore di energia situato nelle profondità della Terra”. Troviamo importanti conferme dell’esistenza di questa installazione nei racconti tradizionali della popolazione locale situata vicino alla zona dell’esplosione di Tunguska. Le leggende narrano di “fulmini ardenti”, “sfere fiammeggianti” e di tremende esplosioni col risultato che per centinaia di chilometri la superficie circostante si è ridotta ad un deserto disseminato di rocce. Il nome antico di questi luoghi in lingua Yakuta è Ulyuyu Cherkechekh, che significa “Valle della Morte”.