TEOTIHUACAN la città dove nascono gli dei

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ufo92
00lunedì 2 giugno 2008 13:47


Il luogo dove nascono gli dei. Una metropoli precolombiana. Le Piramidi del Sole e della Luna. I misteriosi costruttori. Una civiltà fiorente scomparsa nel nulla.

Il lettore avveduto avrà notato come gli enigmi archeologici riportati in quest'opera si dividano essenzialmente in due categorie: quelli che fanno riferimento a presunte conoscenze perdute, sviluppate dai nostri antenati grazie all'ingegno dei singoli o per altri versi attribuite a un apporto di carattere esterno (extraterrestri, civiltà tecnologiche antediluviane ecc...), e quelli che si riferiscono alla storia non ancora conosciuta dei popoli antichi. Non sempre infatti i misteri archeologici devono per forza essere intesi secondo i canoni della cosiddetta archeologia spaziale. L'archeologia ufficiale è già di per se stessa una scienza in cui i misteri abbondano. E i suoi enigmi non sono meno affascinanti di quelli in cui vengono chiamate in causa ipotesi a volte al limite del credibile.

L'antica città di Teotihuacan, è proprio uno di questi misteri canonici, per il quale la parola mistero è usata, una volta tanto senza alcun imbarazzo, anche da dotti accademici.

All'ombra delle piramidi

Teotihuacan sorge su un grande altopiano non molto distante da Città del Messico, ad un altitudine di circa 2300 metri. Qui i suoi costruttori avevano solo l'imbarazzo della scelta nel decidere dove collocare gli edifici, visto che il pianoro è paragoabile a un'immensa tabula rasa. La città, che copre una superfice di circa 23 chilometri quadrati, venne comunque edificata in una posizione strategica, nel punto di incontro, cioè, di importanti strade e nel luogo in cui la Valle del Messico si collega al Golfo del Messico. Questa sua posizione favorì un fiorente scambio culturale e soprattutto commerciale con le popolazioni limitrofe e garantì per secoli lo sviluppo della città che divenne popolosa e prosperosa.

Il visitatore che si reca a Teotihuacan resta subito impressionato dalla mole del più massiccio dei monumenti ivi presenti: la Piramide del Sole, edificata nei primi secoli della nostre era. Si tratta di una costruzione a quattro piani alta circa 73 metri e i cui lati misurano 225 metri. Sorge spontaneo il paragone con la Grande Piramide di Cheope in Egitto che è alta almeno il doppio, ma è un paragone che non può comunque sminuire l’importanza del monumento messicano che deve avere in ogni caso richiesto sforzi sovrumani ai suoi costruttori. Si calcola che siano stati almeno tremila gli operai coinvolti nell’edificazione della piramide. Tremila uomini per oltre trent’anni di lavoro ininterrotto. Più di due milioni e mezzo di tonnellate di mattoni essiccati al sole sono stati utilizzati nel corso dell’opera che naturalmente dimostra anche profonde conoscenze astronomiche e matematiche, oltre che ingegneristiche, da parte della civiltà che l’ha prodotta. L’asse della piramide è infatti orientato perfettamente in direzione est-ovest, ovvero nel senso del passaggio del sole nel cielo. Molto probabilmente questa costruzione simboleggia il centro dell’universo, con i quattro angoli che corrispondono ai quattro punti cardinali e con il vertice che significherebbe il centro della vita. Nei primi anni Settanta venne scoperta dagli archeologi una cavità sotto la piramide. Si tratta di una galleria a pochi metri sottoterra che si dirige per un centinaio di metri verso est. Molto probabilmente questa cavità era utilizzata come sito di culto ma è curioso constatare che in epoca Precolombiana i popoli di quella terra consideravano simili gallerie il ventre da cui il sole e la luna e tutto il genere umano erano sorti agli inizi dei tempi.

Poco distante sorge un’altra piramide, detta Piramide della Luna. Costruita intorno al II secolo d.C. è più piccola della precedente (i suoi lati misurano 145 metri e la sua altezza è di 42 metri) per quanto altrettanto ben conservata e ugualmente imponente.

Dalla Piramide della Luna si estende il lunghissimo Viale del Morti (circa tre chilometri). In realtà si tratta di una serie di cortili e spiazzi aperti ognuno dei quali è largo un centinaio di metri. Ai lati di questi cortili si innalzano delle basse piattaforme che gli Aztechi prima e gli Spagnoli poi pensarono essere tumuli funerari. In realtà entrambi sbagliavano perchè gli antichi abitanti della città avevano un costume funerario del tutto particolare. Usavano infatti cremare i corpi dei defunti e seppellirne le ceneri sotto il pavimento delle abitazioni.

Il Viale dei Morti attraversa poi quella che viene definita la Ciudadela, la cittadella. Si tratta di un complesso di costruzioni recintate da un perimetro quadrato con i lati lunghi più di 600 metri. La Ciudadela era il complesso cerimoniale della città e sorgeva nelle vicinanze del Gran Conjunto che era invece il quartiere amministrativo. Nelle vicinanze della Ciudadela sorge il tempio di Quetzalcoatl, il monumento più conosciuto di questo centro urbano. In questa piramide a sei piani o gradoni, incontriamo alcuni elementi architetonici che diverranno poi tipici in tutta la Mesoamerica: le alfardas, ovvero le rampe di protezione delle scalinate dell’edificio e il cosiddetto talud-tablero ovvero l’interruzione del corpo inclinato della piramide (talud) per mezzo di unità sporgenti (tableros). Le pareti del talud sono decorate da bassorilievi raffiguranti serpenti, mentre sui gradoni sovrapposti sono ben visibili le colossali teste di Quetzalcoatl, il Serpente Piumato, che si alternano con quelle di una divinità forse collegata con il mais e con la pioggia.

Da un punto di vista urbanistico la città era divisa in quartieri organizzati lungo le due lunghe direttrici principali: il Viale dei Morti e un altra lunga strada che lo intersecava a circa tre chilometri dalla Ciudadela.


I costruttori

Il principale mistero di Teotihuacan riguarda le sue origini. Non sappiamo con esattezza chi ha fondato questa città.

Inizialmente si era pensato al popolo azteco, ma in realtà esso ricevette per così dire in eredità il complesso da un’altra civiltà. Quando gli Aztechi scoprirono il sito, infatti, esso era già in rovina da ben settecento anni. Tuttavia non esitarono a impossessarsene e a dargli un nome suggestivo: Teotihuacan, per l’appunto, che in lingua nauhatl significa la città dove nascono gli dei.

È molto probabile che Teotihuacan commerciasse con gli altri popoli degli altipiani messicani e forse addirittura intratteneva con essi rapporti di supremazia.

Quel che è certo è che la sua influenza culturale fu determinante in tutta l’America Centrale. In tutto il Messico sono stati ritrovati vasi prodotti a Teotihuacan tra il II° e il VII° secolo d.C. in un’epoca in cui la città era in piena fioritura e contava più di duecentomila abitanti.

Poche altre cose sappiamo dei misteriosi abitanti di questa metropoli del mondo antico. Possedevano una scrittura, che però non è mai stata decifrata, ed è possibile che ci sia stata una produzione libraria, sebbene nessun testo sia mai giunto fino a noi. Sappiamo anche che molto probabilmente il loro sistema di numerazione era molto simile a quello degli Olmechi ed era perciò composto da un insieme di barre e punti.

Sicuramente erano un popolo particolarmente dotato dal punto di vista artistico. Celebri sono le maschere di pietra ritrovate sul posto, realizzate con la nefrite, il basalto o la giada e decorate con conchiglie e ossidiana. L’ossidiana era un materiale molto richiesto e apprezzato nel mondo antico. Molti indizi portano a pensare che a Teotihuacan vi fossero almeno 350 punti di lavorazione di tale minerale che permetteva di costruire oggetti acuminati.

Altrettanto misteriosa, come spesso accade per le città del Centro e del Sudamerica è la repentina decadenza di Teotihuacan. Alcuni studiosi incolpano il clima che si sarebbe inaridito, provocando dapprima una dimunuzione del raccolto e poi una terribile carestia. L’unica cosa che sappiamo è che verso il 700 la città fu incendiata da alcune popolazioni barbare provenienti da nord che vi si insediarono poi per ben duecento anni.

fonte: www.acam.it


Patrimoni dell'umanità in Messico

Teotihuacán è il più grande sito archeologico precolombiano del Nord America.

La città è situata in Messico nel comune di San Juan Teotihuacán (popolazione 44,653 - censimento 2000), nello stato federato del Messico, circa 40 chilometri a nord-est di Città del Messico. In totale le rovine coprono un'area di 82,66 chilometri quadrati. È stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987.

Nel momento di massimo splendore, nella prima metà di questo millennio, Teotihuacan fu la più grande città del continente americano. Il suo nome viene anche utilizzato per designare la civiltà di cui era il fulcro, che si estese fino a comprendere la maggior parte dell'attuale Messico. Segni della presenza della civiltà teotihuacana, sebbene non si possa parlare di un vero e proprio controllo politico ed economico, possono essere riscontrati anche in diversi siti archeologici della zona di Veracruz e della regione Maya.

Il nome

Il nome della città è per convenzione scritto con l'accento tonico marcato sull'ultima sillaba, in conformità alle regole dell'ortografia della lingua spagnola. Nella lingua náhuatl il nome viene invece pronunciato [teoti'wakan], con l'accento sulla sillaba "wa", e l'accento non viene segnato graficamente. Entrambe le pronunce sono utilizzate e parimenti legittime.

Il nome Teotihuacan fu dato alla città dagli Aztechi solo secoli dopo la sua caduta, e viene tradotto come "il luogo dove gli uomini diventano dei". Sono state proposte anche traduzioni alternative, quali "Il luogo di nascita degli dei" e "Il luogo di coloro che hanno la via degli dei ". Recentemente il glifo che rappresenta la città è stato tradotto come "il luogo del sacrificio prezioso".

Non conosciamo quale fosse il nome originario, ma in alcuni testi geroglifici della regione Maya compare definita come "puh", ovvero la "regione dei canneti". Questo suggerisce che i Maya conoscessero Teotihuacan come una "regione dei canneti" analoga ad altri insediamenti del Messico centrale che erano chiamati Tollan, come quelli di Tula-Hidalgo e Cholula. Queste denominazioni consuetudinarie crearono una certa confusione, nei primi anni del secolo scorso, in quanto gli studiosi discussero a lungo chiedendosi se Teotihuacan oppure Tula-Hidalgo fossero la Tollan che era stata descritta dalle cronache del 16° secolo. Adesso sembra ormai chiaro che con il termine Tollan si debba genericamente intendere un tipico modo di concepire l'inurbazione in Centroamerica, ovvero assimilare metaforicamente i fasci di canne che facevano parte dell'ambiente lacustre dell'altopiano del Messico, agli assembramenti di persone in una città.


Origini e fondazione

I primi anni della storia di Teotihuacan sono avvolti nel mistero, e l'origine dei suoi fondatori è tuttora oggetto di discussione. Per molti anni gli archeologi hanno creduto che fosse stata costruita dal popolo dei Toltechi, una delle più antiche civiltà messicane. Questa teoria si basava sul ritrovamento di alcuni scritti di origine azteca che attribuivano l'origine del sito appunto ai Toltechi. Tuttavia, il termine Nahuatl "Toltec" significa "grande maestro artigiano" e potrebbe non essere sempre stato usato solo per fare riferimento alla civiltà tolteca. Inoltre Teotihuacan risale ad un'epoca precedente a quella della civiltà Tolteca, escludendola quindi dal novero dei possibili fondatori. Alcuni studiosi candidano come fondatori di Teotihuacan il popolo dei Totonac, ma il dibattito è comunque ancora aperto. Esistono prove del fatto che almeno alcuni degli abitanti di Teotihuacan venissero da zone diverse dell'area di influenza teotihuacana, e si riscontra la presenza di etnie Zapotec, Mixtec e Maya. La cultura e l'architettura di Teotihuacan furono influenzate da quelle della civiltà Olmec, che è considerata la "civiltà madre" delle varie culture centroamericane. L'edificazione di Teotihuacán, che secondo la leggenda sorge nel luogo dove gli dei si riunirono per per progettare la creazione dell'uomo, iniziò verso il 300 a.C., mentre la Piramide del Sole fu costruita circa nel 150 a.C..

L'età dell'oro di Teotihuacan

La città raggiunse il culmine del suo splendore nel periodo compreso tra il 150 e il 450, quando fu il centro principale di un'importante cultura che dominò l'America Centrale, esercitando un potere ed un'influenza paragonabili a quelli dell'antica Roma. Nel momento di massimo sviluppo aveva un'ampiezza di più di 30 km², e probabilmente ospitava una popolazione di oltre 150.000 persone, arrivando forse anche a 200000.[1] I vari quartieri cittadini ospitavano persone provenienti da tutto l'impero Teotihuacano.
Una Piattaforma rialzata lungo il Viale dei Morti costruita con lo stile Talud-Tablero
Una Piattaforma rialzata lungo il Viale dei Morti costruita con lo stile Talud-Tablero

È interessante notare come in città siano del tutto assenti fortificazioni o costruzioni ad uso militare: la sua influenza veniva infatti maggiormente esercitata per mezzo dei commerci e della religione piuttosto che delle conquiste militari.

Lo stile architettonico di Teotihuacan fornì un grande contributo alla cultura centroamericana in generale. Ad esempio qui hanno avuto origine le piramidi a gradini, che furono assolutamente fondamentali nell'architettura Azteca e Maya. Lo stile con cui è stata costruita è chiamato "talud-tablero", vale a dire che un pannello rettangolare (tablero) viene sistemato sopra ad un piano inclinato (talud).

La città era un importante centro manifatturiero ed ospitava numerosi vasai, gioiellieri ed artigiani. Teotihuacán e i suoi dintorni erano inoltre ricchi di cave di ossidiana, e c'era un intenso commercio di questo minerale, e di manufatti con esso realizzati, con le altre regioni del centroamerica.



Teotihuacán

Sfortunatamente non si conoscono testi scritti nell'antica lingua di Teotihuacán (e non si sa neppure se siano in effetti mai esistiti), ma si trovano occasionali riferimenti alla città sulle iscrizioni dei monumenti Maya che ci mostrano come la nobiltà di Teotihuacán si sia spostata fino alle zone dell'odierno Honduras, ed abbia contratto matrimoni unendosi con le famiglie dei sovrani locali.

Tutto ciò che comunque possiamo desumere della cultura di Teotihuacán, viene tratto dai bassorilievi che decorano le vestigia di questa e altre antiche città, più alcuni altri, come gli affreschi Wagner, che si trovano in collezioni private.

Il declino e la fine

Nei tempi passati si credeva che, in un qualche momento nel corso del 7° od 8° secolo, la città fosse stata saccheggiata e bruciata da un popolo invasore, probabilmente i Toltechi. Prove archeologiche più recenti sembrano invece indicare che gli incendi furono circoscritti agli edifici e alle residenze riservate alla nobiltà: i bassifondi e i quartieri più poveri risultano, al contrario, essere rimasti quasi intatti. Molti ora sostengono, quindi, che questa è la prova che l'incendio fu provocato da da una sommossa interna, e che la teoria dell'invasione era stata erroneamente proposta a causa del fatto che i primi studi archeologici erano stati eseguiti concentrandosi esclusivamente su templi e palazzi, tutti luoghi usati dalle elite dell'epoca: dato che tutte queste rovine presentavano tracce di incendio, gli archeologi avevano concluso che l'intera città fosse andata a fuoco. Ora, invece, si sa che l'opera di distruzione in città si concentrò sulle principali strutture cittadine, localizzate lungo il Viale dei Morti, simbolo del potere: alcune statue, in particolare, sembrano essere state metodicamente distrutte, e i loro frammenti volontariamente dispersi. Anche il fatto che il numero degli abitanti avesse cominciato a calare durante il 4° secolo e 5°secolo è un indizio a sostegno dell'ipotesi di tensioni interne.

Il declino di Teotihuacan è stato anche messo in relazione con la siccità causata dai cambiamenti climatici avvenuti negli anni 535 - 536. Questa teoria si basa sull'analisi dei resti umani trovati negli scavi, che mostra un aumento degli scheletri di persone ancora in giovane età con segni di denutrizione nel corso del 6° secolo. Questa tesi non contrasta con nessuna delle teorie sopra esposte, dal momento che sia un aumento delle situazioni di conflitto esterno che una guerra civile possono comunque avere l'effetto di condurre ad un periodo di carenza d'acqua e di carestia.[2]

Gli altri centri vicini, come Cholula, Xochicalco e Cacaxtla, tentarono presto di riempire il vuoto di potere creato dal declino di Teotihuacan. Potrebbero anche aver creato un'alleanza contro Teotihuacan per ridurne il potere e l'influenza. Lo stile artistico e architettonico rinvenuto in questi siti mostra il tentativo di imitare quello Teotihuacan, ma anche una più eclettica fusione di motivi stilistici ed iconografici provenienti da altre parti del Centroamerica, specialmente dalle regioni Maya.

La cultura di Teotihuacan

Maschera in pietra ritrovata a Teotihuacan. 3°-7° secolo d.C.


Gli abitanti

Prove archeologiche dimostrano che la città di Teotihuacan fu abitata da genti di varie etnie, e che esistevano quartieri distinti per gli Zapotec, i Mixtec, i Maya e per i Nahua. I Totonac sostennero comunque sempre di essere stati loro a costruirla, una tradizione proseguita in tempi successivi dagli Aztechi.

La lingua

Nel suo saggio del 2001, Terrence Kaufman prova come il più importante gruppo etnico a Teotihuacan fosse di ceppo linguistico Totonaca e/o Mixteca-Zoque. In questo modo egli spiega la diffusa influenza che queste due lingue ebbero su molte altre lingue centroamericane, anche se molte non sembrerebbero aver avuto storicamente alcun contatto con esse.

Religione

La religione praticata a Teotihuacan era simile a quelle di altre civiltà centroamericane. Si adoravano molti dei comuni come il Serpente Piumato e il Dio della pioggia. Teotihuacan era un importante centro religioso, e probabilmente la classe sacerdotale esercitava largamente anche il potere politico. Come succedeva in altre culture della regione, a Teotihuacan si praticavano sacrifici umani : durante gli scavi delle piramidi sono stati trovati i resti sia di uomini che di animali offerti in sacrificio agli dei. Si pensa che, quando gli edifici venivano costruiti ex-novo oppure ampliati, si facessero dei sacrifici per consacrarli.

La forma della città

Sui lati dell'ampio viale centrale della città, chiamato "Viale dei Morti" (traduzione del nome Nahuatl Miccaohtli), sorgono ancora imponenti edifici cerimoniali, tra i quali l'immensa Piramide del Sole (la seconda per grandezza tra le piramidi del nuovo mondo dopo la Grande piramide di Cholula) ,la Piramide della Luna, e molte altre piattaforme costruite con lo stile talud-tablero. Gli Aztechi credevano che queste ultime fossero tombe, e da quest'idea trassero il nome assegnato al viale. Oggi sappiamo che che si trattava di altari cerimoniali, sopra ai quali venivano eretti dei templi.


Più avanti, lungo il Viale dei Morti, si trova l'area conosciuta come La Cittadella che comprende il Tempio del Serpente Piumato, purtroppo oggi piuttosto rovinato. Quest'area consisteva in una vasta plaza circondata da templi che rappresentava il fulcro politico-religioso della città. Il nome Cittadella le è stato attribuito dagli Spagnoli, che credettero si trattasse di una fortezza. Nei palazzi che si trovano vicino ai templi vivevano molti degli abitanti di Teotihuacan più ricchi e potenti. Il più grande di questi ha una superficie di più di 3300 mq. La gente comune viveva invece in grandi costruzioni residenziali, paragonabili alle insule romane, che sorgevano un po' in tutto il resto della città. Molti di questi edifici contenevano anche botteghe laboratori artigianali che producevano e vendevano oggetti di ceramica e altri beni.

La disposizione geografica di Teotihuacan è un ottimo esempio di pianificazione urbana centroamericana: il posizionamento degli edifici è, in accordo con le convinzioni dell'epoca, una rappresentazione simbolica dell'universo. Il reticolato urbano è allineato con precisione a 15.5° nord-est. Il Viale dei Morti, in particolare, sembra puntare verso il Cerro Gordo che si trova a nord della Piramide della Luna.

La Piramide del Sole


Il sito archeologico

La conoscenza e il ricordo delle enormi rovine di Teotihuacán non furono mai perduti. La città abbandonata fu meta di pellegrinaggi in epoca azteca, durante la quale era considerata legata al mito di Tollan, il luogo dove era stato creato il sole. In seguito, anche i primi conquistadores spagnoli ne rimasero sorpresi ed affascinati. A partire poi dall'800 è considerata uno dei siti archeologici più famosi e interessanti per i turisti e i visitatori del Messico.

Nel diciannovesimo secolo furono intrapresi alcuni scavi archeologici minori, mentre scavi e restauri più significativi iniziarono nel 1905 sotto la guida dell'archeologo Leopoldo Batres, lavori che culminarono con il restauro della Piramide del Sole, realizzato per celebrare il centennale dell'indipendenza del Messico nel 1910. Negli anni 1960-65 e 1980-82 sono state eseguite delle altre importanti serie di scavi e restauri. Alcuni degli edifici sono stati ricostruiti e Teotihuacan dispone ora anche di vari musei. Gli scavi sono comunque tuttora in corso.

fonte: wikipedia.org
(richard)
00lunedì 2 giugno 2008 23:00
Se posso permettermi un piccolo suggerimento,cerca di essere un po' piu' conciso altrimenti l'argomento diventa dispersivo ed affaticante ,almeno per me personalmente lo è.
ufo92
00lunedì 2 giugno 2008 23:15
scusa o fatto un casino
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