Sulla terra 7 miliardi nel 2012

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(richard)
00venerdì 20 giugno 2008 22:59
Lo prevede un rapporto Usa, ora siamo in 6,7 mld

(ANSA) - WASHINGTON, 20 GIU - La popolazione della Terra raggiungera' i sette miliardi di persone nel 2012, secondo i dati elaborati dagli esperti Usa.Ora vi sono 6,7 mld di persone sul pianeta. La Cina e' il paese piu' popoloso con 1,33 mld di abitanti ma sara' superato presto dall'India che e' a 1,14 mld. Gli Usa sono al 3/o posto con 304 mln. La popolazione della Terra cresce dell'1,2% l'anno, riferisce il rapporto Usa. La soglia del miliardo di abitanti fu superata verso il 1800, i 6 miliardi nel 1999.
da:Virgilio

jole88
00lunedì 23 giugno 2008 00:25
non so come si possa ancora parlare di confini nazionali..limitare il flusso delle persone è un'utopia bell'e buona..
Yoko Dark
00lunedì 23 giugno 2008 00:37
il mondo è un sistema chiuso, già lo stiamo prosciugando, figuriamoci se aumentiamo a questi livelli
(richard)
00lunedì 23 giugno 2008 12:17
E' indiscusso che l'uomo arrivera' a questi livelli demografici;in un modo e nell'altro dovremo affrontare questa emergenza planetaria.
O trasferirci su altri pianeti abitabili o nel XXII° secolo ci mangeremo l'un l'altro!
C'è una seconda ipotesi ancor piu' catastrofica che metterebbe in un certo senso (se fosse vero come sembra,anche se mi auguro fortissimamente di no) tutto a posto: NIBIRU..... [SM=x708813]
Yoko Dark
00martedì 24 giugno 2008 12:47
oppure la moria delle api accelerà l'agonia
(richard)
00martedì 24 giugno 2008 14:18
Ci sono tantissimi indizi naturali che precludono a qualcosa di catastrofico che puo' avverarsi a breve tempo,la difficolta' sta
nello stabilire solo quando arrivera'.
Legion1
00martedì 24 giugno 2008 17:47
Quello che secondo molti studiosi accadrà alla terra
nel prossimo futuro è gia avvenuto in piccolo non molto
tempo fa in un isola sita nel pacifico meridionale: Rapa Nui

Allo sbarco dei primi colonizzatori polinesiani che i più recenti studi fanno risalire attorno al 800-900 d.C., l'isola si doveva presentare come una immensa foresta di palme. Fino al 1200 d.C. la popolazione rimase numericamente modesta e sostanzialmente in equilibrio con le risorse naturali presenti. In seguito, però, nacque da parte degli abitanti la necessità di costruire i moai, il cui sistema di trasporto richiedeva notevoli quantità di legname. Cominciò pertanto un importante lavoro di disboscamento dell’isola che fu ulteriormente intensificato dopo il sensibile aumento della popolazione dovuto a nuovi sbarchi. Verso il 1400 d.C. la popolazione raggiunse i 15.000-20.000 abitanti e l’attività di abbattimento degli alberi conobbe il proprio massimo di intensità. La riduzione della risorsa forestale provocò un inasprimento dei rapporti sociali interni che sfociarono talora in violente guerre civili. Tra il 1600 e il 1700 d.C., in alternativa al legno divenuto sempre più scarso, gli abitanti iniziano a utilizzare anche erbe e cespugli come combustibile. Le condizioni di vita sull'isola divennero pertanto proibitive per la poca popolazione rimasta, in gran parte decimata dagli scontri interni.


(richard)
00martedì 24 giugno 2008 22:32
Ma personalmente credo che per la terra ed i suoi prossimi sette miliardi di abitanti il problema sia molto piu' grave e complesso rispetto al disboscamento dell'isolotto di Rapa Nui.
Yoko Dark
00mercoledì 25 giugno 2008 03:19
ma rende l'idea, che alla fine per una situazione molto più semplice, sia cmq finita male
(richard)
00mercoledì 25 giugno 2008 12:16
Re:
Yoko Dark, 25/06/2008 3.19:

ma rende l'idea, che alla fine per una situazione molto più semplice, sia cmq finita male



Figuriamoci a livello globale quali possano essere le conseguenze per la popolazione terrestre. [SM=g1420770]
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