Spazio: con Nespoli nuova 'vita' Iss

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_Thomas88_
00mercoledì 15 dicembre 2010 13:49
'Tutti i giorni su Twitter saro' Astropaolo'.

Alle 20,09 di questa sera per la prima volta un astronauta italiano partira' per restare sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale: Paolo Nespoli, del corpo astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) partira' per la stazione orbitale a bordo di una navetta Soyuz Tma-20 per affrontare la missione MagIsstra (dal nome latino che significa ''maestra'' fuso con l'acronimo della Stazione Spaziale). Con lui partono il russo Dmitri Kondratyev e l'americana Catherine Coleman, rispettivamente comandante e ingegnere di bordo della Expeditions 26 e 27, ossia dell'equipaggio della stazione orbitale. Insieme hanno affrontato un addestramento di due anni nel quale hanno imparato ad affrontare i numerosi compiti che li aspettano a bordo e ad essere pronti a qualsiasi imprevisto (Nespoli ha anche estratto 24 denti, anche se da un manichino, nel suo addestramento come medico dell'equipaggio). Nei sei mesi che lo aspettano sulla Stazione Spaziale, Paolo Nespoli ha davvero molto lavoro da fare: lo aspettano ben 30 esperimenti, su alcuni dei quali ha gia' cominciato a lavorare da Terra e che riguardano le discipline piu' diverse, dalla fisiologia alla scienza dei materiali, alla fisica. Un programma, chiamato Missione X, e' dedicato i giovanissimi e alla loro educazione alimentare. Nespoli sara' anche il regista delle operazioni di aggancio delle due navette automatiche (una europea e una giapponese) che nei sei mesi della missione si agganceranno alla stazione orbitale. Tra i suoi compiti c'e' anche quello di inviare a Terra immagini inedite della vita a bordo della Stazione Spaziale, riprese in 3D grazie ad una speciale videocamera dell'Esa.
Sarò in posto strano ma 6 mesi passano presto - E' vero che sei mesi non sono pochi e che lo spazio e' ''un posto strano'', ma c'e' tantissimo da fare e il tempo passera' veloce: pensando ai tanti compiti che lo aspettano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Paolo Nespoli ha quasi paura che il tempo non basti. ''Sei mesi sono tanti, ma c'e' chi sta via per lavoro molto piu' a lungo, in qualche posto lontano sulla Terra. Certo, noi siamo in un posto strano'', ha detto all'ANSA Nespoli , che nella base di lancio russa di Baikonur sta affrontando con i due compagni di equipaggio gli ultimi preparativi in vista del lancio, previsto per questa sera alle 20,09 (ora italiana). E' il primo italiano e il terzo europeo ad affrontare una missione di sei mesi nello spazio. Di sicuro, inoltre, il suo sara' il primo equipaggio a inaugurare la nuova ''vita'' della Stazione Spaziale, la cui costruzione e' di fatto completata e che e' pronta ad essere sfruttata come un laboratorio scientifico senza precedenti. ''All'inizio quando pensavo a stare nello spazio per sei mesi, quasi mi veniva da grattarmi la testa. Poi, con il tempo, l'idea si e' assestata e alla fine e' stata solo una questione di preparazione. Certo - ha detto ancora l'astronauta - la Stazione Spaziale e' un posto strano, ma e' anche super-collegata a Terra con il telefono e un sistema di videoconferenza''. A pensarci bene, sei mesi non sono poi cosi' tanti: ''mi dicono i miei colleghi che il tempo a bordo passa velocemente e che quasi non ti accorgi di quanto trascorra in fretta. Tanto che uno dei consigli che mi hanno dato e': fai tutto quello che vuoi nei primi mesi perche' poi non riuscirai a fare piu' nulla''. Cosi', ha concluso, ''approfittero' delle prime settimane per scattare piu' foto possibile''.
Tutti i giorni su Twitter sarò Astropaolo - L'addestramento dell'astronauta Paolo Nespoli non e' fatto soltanto di simulatori e test: ''negli ultimi 10-15 giorni ho preso confidenza con Twitter per mandare messaggi tutti i giorni dalla Stazione Spaziale. Saro' AstroPaolo'', ha detto all'ANSA l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) che questa sera partira' con la navetta russa Soyuz Tma-20 per una missione di sei mesi. La scelta del nome, ha spiegato, e' in linea con quella fatta dagli astronauti della Nasa, che su Twitter si firmano con il nome di battesimo preceduto da ''Astro''. ''Su Twitter mi sto divertendo a giocare con le immagini e lo trovo molto interessante'', e' un modo per avere un contatto diretto con chi e' interessato allo spazio, o anche con chi e' solo curioso e vuole saperne di piu'. Per questo, ha aggiunto, ''ho intenzione di continuare a farlo dalla stazione orbitale e il mio obiettivo e' inviare a Terra ogni giorno un Tweet e una foto''.

Fonte: Ansa.It
SGRdust
00giovedì 16 dicembre 2010 16:59
Per aggiungerlo su Twitter cercate: Astro_paolo ( oppure direttamente al link twitter.com/#!/astro_paolo )

Inoltre qui c'e il Live del lancio:

www.esa.int/SPECIALS/magisstra/SEMT2URRJHG_0.html
SGRdust
00giovedì 16 dicembre 2010 17:23
C'era, il live del lancio hehe.
_Thomas88_
00giovedì 16 dicembre 2010 18:04
Re:
SGRdust, 16/12/2010 17.23:

C'era, il live del lancio hehe.




Eheh...esatto! [SM=g1950690] ...
bambino_69
00giovedì 16 dicembre 2010 21:45
non è live questa foto, ma è pur sempre qualcosa di bello vedere

la Soyuz TMA-20 che parte [SM=g1420767]

fonte: NZ Herald

(richard)
00venerdì 17 dicembre 2010 12:11
Soyuz TMA-20/25S Launch
_Thomas88_
00venerdì 17 dicembre 2010 13:44
E' sempre emozionante vedere queste foto e questi video!
bambino_69
00venerdì 17 dicembre 2010 22:18

belle le immagini, grazie Richard

ormai dobbiamo affidarci alla tecnologia russa per poter inviare uomini nello spazio ( dopo il pensionamento Shuttle )

incredibile. chi l'avrebbe mai pensato [SM=g8180]
bambino_69
00venerdì 17 dicembre 2010 22:37
attracco riuscito
la Soyuz TMA-20 ha attraccato alla stazione spaziale ISS poco dopo le 21.00 ora italiana

Nespoli, Kondratyev e Coleman hanno cominciato a prepararsi alla complicata manovra di aggancio circa cinque ore prima, quando ancora la navetta si trovava più in basso e più avanti rispetto alla stazione orbitale, sfrecciando alla velocità di circa 30.000 chilometri orari, contro i 28,000 chilometri orari della Iss.
Dal modulo di atterraggio della Soyuz, dove si erano chiusi per ragioni di sicurezza, gli astronauti hanno acceso il motore per accelerare ed alzarsi in modo da collocarsi sullo stesso piano orbitale della Iss. A partire dalle 19,30 italiane è cominciata la manovra finale per l'aggancio, avvenuto poco dopo le 21,00 (ora italiana).

fonte: repubblica .it

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