Smartphone e tablet un rischio per la salute.Il lavoro oggi esce dall’ufficio e ci segue a casa

Grazie a smartphone, tablet ed altri dispositivi portatili il lavoro oggi esce dall’ufficio insieme a noi e ci segue a casa, lungo il tragitto in metro ed in treno, alla sera. Anche se in tanti cercano di controllarsi e spegnere tutto nel tempo libero, la tentazione di lavorare magari nei momenti di attesa, per ingannare il tempo, è forte.

Così può capitare di non riuscire a staccare la spina o di trascurare gli affetti, gli hobby, per dedicarsi solo al lavoro. Il cervello sovraffaticato, che non va mai in stand-by, ci espone ad un rischio maggiore di depressione.

Secondo la Chartered Society of Physiotherapy lavorare su smartphone, tablet e laptopdopo aver lasciato l’ufficio mette in serio pericolo la salute dei lavoratori. Tra i rischi immediatamente percepibili figura la postura scorretta che causa mal di schiena e dolori al collo. In treno piuttosto che sul divano stare piegati sullo schermo a lungo e tutti i giorni non è certo un toccasana per lo scheletro.

Un sondaggio somministrato dalla Chartered Society of Physiotherapy ad un campione di 2.010 impiegati ha rilevato che ben due terzi degli intervistati continuava a lavorare al di fuori degli orari d’ufficio. Pensate che in media si lavora due ore in più ogni giorno oggi grazie ai dispositivi portatili. Ore di lavoro non pagate e sottratte al tempo libero, alle relazioni ed al riposo.

Non si tende a lavorare oltre l’orario d’ufficio solo per ingannare il tempo. La verità, come appurato dallo studio, è che il carico di lavoro spesso eccessivo in ufficio ed il poco tempo a disposizione rendono quasi una scelta obbligata sfruttare anche il percorso casa-lavoro ed il tempo libero a casa.

Gli esperti consigliano dunque di spegnere smartphone&co fuori dal lavoro e di parlare con i superiori qualora il carico di lavoro sia eccessivo e la situazione ci stia sfuggendo di mano. Lo stress abbassa la produttività, dunque non è lavorando più ore in condizioni di salute precarie che si darà il massimo.

Fonte: www.benessereblog.it/post/10677/stress-da-lavoro-smartphone-e-tablet-un-rischio-per-la-salute#...

Io ho questo!

19€, autonomia 6 giorni, indistruttibile!!
Abbasso la tecnologia e il progresso!

Aahahah Trigomo bhè io non ne possiedo uno,ma per diretta esperienza ti posso assicurare che quei cosi servono eccome in certe situazioni.......una volta io ed un mio amico in macchina ci perdemmo e se non fosse stato per il suo i-phone con navigatore satelittare incorporato non so come avremmo fatto......diciamo che i suoi vantaggi li ha, và

Pato, non so' da voi, ma perdersi in Sicilia e' impossibile!
E poi, una volta come si faceva quando non c'era questa tecnologia? Si perdevano tutti?

Una cosa e' certa: i cellulari sono una comodita' e, contemporaneamente..una gran rottura di balle! Un mio collega mi mostra il suo tablet e mi dice: "Guarda..sto' leggendo il giornale sulla tavoletta.." e sai che scoperta!Io so 30 anni che leggo er giornale sulla tavoletta! Scherzi a parte..stiamo diventando troppo tecnological-dipendenti, a mio parere..

Io risolvo il problema snobbando tablet, IPhone, IPad e via discorrendo...Per di più per il mio lavoro non uso queste cose.

Però c'è qualcuno che veramente non riesce a staccarsi da queste tecnologie.

Trigomo, 21/06/2012 21.56:

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Pato, non so' da voi, ma perdersi in Sicilia e' impossibile!
E poi, una volta come si faceva quando non c'era questa tecnologia? Si perdevano tutti?

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Bhè io non vivo in Sicilia comunque quando non c'era questa tecnologia erano ca amari immagino

papero16, 22/06/2012 10.56:

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Bhè io non vivo in Sicilia comunque quando non c'era questa tecnologia erano ca amari immagino

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bhe papero , se vai a ritroso con gli anni, ci si orientava con punti di riferimento molto diversi da quelli odierni...

Chi navigava per mare si orientava con le stelle ed usava il sestante per esempio

Legion37, 22/06/2012 18.18:

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bhe papero , se vai a ritroso con gli anni, ci si orientava con punti di riferimento molto diversi da quelli odierni...

Chi navigava per mare si orientava con le stelle ed usava il sestante per esempio

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Dubito che la generazione odierna ne sia capace