Senza esclusione di colpi

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(richard)
00giovedì 15 gennaio 2009 19:00
Radar, sensori, robot e aerei senza pilota. Tecnologia bellica dell'ultima generazione nei vicoli e nei cieli di Gaza
In occasione dell'operazione "piombo fuso", l'intervento militare israeliano nella striscia di Gaza, avviato da Tel Aviv lo scorso 28 dicembre, tutt'ora in corso, si assiste al tragico dispiegamento di prodotti e armi che attingono alle più sofisticate tecnologie da guerra.

Aerei droni e palloni aerostatici dotati di attenti sensori in grado di mappare ogni centimetro di territorio nemico, per meglio guidare le operazioni di terra; cacciabombardieri dell'ultima generazione, guidati di piloti che indossano caschi come in un sci-fi manga; robot telecomandati in grado di pattugliare i vicoli più inaccessibili; fanteria dotata di fucili che sparano proiettili con un angolo di 90° gradi; raggi infrarossi e strumentazione per la rivelazione termica destinati alla visione notturna; fibre ottiche in grado di rilevare lo spostamento di terra provocato da uno scavo.

Poi ci sono veterani dei cieli, come i cacciabombardieri F-16, ai quali Israele può apportare modifiche segrete (unico paese al mondo cui è concesso dagli Usa un tale 'privilegio' - come recentemente segnalato da Ugo Tramballi su Il Sole 24 Ore), mentre è di recente acquisizione la notizia dell'acquisto di 25 F-35 Joint Strike Fighter, il caccia di quinta generazione, supersonico, dotato di tecnologia stealth.

Intanto il numero delle vittime continua a salire. L'ultimo bilancio dei palestinesi rimasti uccisi nell'offensiva israeliana - secondo il capo dei servizi di emergenza della Striscia, Mouawiya Hassanein - ha superato quota 900, tra cui 277 bambini, 95 donne e 92 anziani. L'organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere denuncia che le condizioni di sicurezza continuano a impedire alle proprie equipe e agli aiuti umanitari di venire in soccorso a una popolazione che non può fuggire e si ritrova intrappolata.

Difficile credere che il risultato di questa 'operazione', del dispiegamento di tanta potenza militare, riesca davvero a portare la sicurezza a Israele, a sedare le ostilità tra due popoli, vittime entrambi di una storia terribilmente dolorosa. A fronte di tanto potenziale bellico messo in campo da Tel Aviv, basta davvero poco perché vi sia un Qassam, una sassata, un invasato della Jihad a minacciare Israele.Virgilio.it





bambino_69
00sabato 31 gennaio 2009 13:42


si israele ha anche l'esercito più allenato e in forma di tutti ( è quasi sempre allertato e in guerra tutti i giorni )

Legion1
00lunedì 2 febbraio 2009 18:48
Armi senza dubbio strabilianti che incutono anche un certo timore, ma che sono efficaci solo contro eserciti regolari, non contro un nemico fantasma che combatte con tecniche di guerriglia.
Lo dimostrano la cocente sconfitta subita in Libano nel 2006 (in cui l'Italia e stata chiamata tra le altre cose anche a coprire la ritirata Israeliana). Lo dimostra la rocambolesca ritirata da Gaza il giorno prima dell'insediamento di Obama alla casa bianca, senza che l'esercito israeliano sia riuscito a raggiungere gli obiettivi prefissati (da Gaza non sono diminuiti iu lanci dei soliti razzi e colpi di mortaio).
Ma lo dimostrano anche i clamorosi fallimenti delle campagne Americane in Afganistan e Iraq dove la superiorità tecnologica dell'esercito Statunitense ha annientato gli eserciti regolari in un batter d'occhio ma non ha ancora sconfitto la guerriglia che è nata successivamente.

Queste armi super tecnologiche anche grazie all'incapacità e all'arroganza dei generali e dei capi di stato, hanno colpito solo la popolazione inerme causando pochissime vittime tra i veri nemici ma provocando di contro quell'odio tra la popolazione civile che contribuise ad aumentare le fila della guerriglia (o dei terroristi come va di moda chiamarli oggi).
AURORA PILOT
00lunedì 2 febbraio 2009 19:25
Lo dimostra la rocambolesca ritirata da Gaza il giorno prima dell'insediamento di Obama alla casa bianca, senza che l'esercito israeliano sia riuscito a raggiungere gli obiettivi prefissati.

Quello è perchè l'hanno voluto di proposito...mi sa che se Israele vuol far la finita di essere bersagliato dai razzi, in 3 giorni si chiude baracca e burattini in Palestina!
Legion1
00martedì 3 febbraio 2009 12:04
Certo, sterminando l'intera popolazione palestinese, magari con un mesetto di bombardamenti al Fosforo integrati da una bella atomica da 5 chilotoni come fecero gli americani nel 91 in Iraq.

Hamas trae la sua forza dall'appoggio della popolazione che vede in questa organizzazione l'unico mezzo di riscatto.

Ci sono solo due modi per togliere l'appoggio della popolazione palestinese ad Hamas:
1) far nascere uno stato palestinese indipendente con i confini sorvegliati da forze ONU
2) Sterminare i Palestinesi fino all'ultimo uomo, donna o bambino

Da quello che vediamo da piu di 50 anni, sono convinto che Israele sia molto tentato dalla seconda ipotesi ma suo malgrado sa di non poterlo fare.
Nonostante se ne freghi degli altri stati, dei diritti umani e delle convenzioni internazionali, sa di avere dei limiti che non puo oltrepassare.

Come vedi farla finita con Hamas è un tantino più complicato di quello che pensi.

Non si inizia una campagna con obiettivi dichiarati e poi la si lascia a metà di proposito.
Gli obiettivi dichiarati dell'esercito israeliano erano di far cessare il lancio dei missili da Gaza e tagliare i rifornimenti ad Hamas, quello non dichiarato era di fare il tutto prima dell'insediamento di Obama.
Bene, hanno dovuto ritirarsi in fretta e furia il giorno prima della cerimonia di insediamento l'asciando sul terreno la rabbia della popolazione palestinese che ha reso Hamas ancora piu forte.
AURORA PILOT
00martedì 3 febbraio 2009 12:33
Concordo su quasi tutto con te...

Però c'è da dire che il gruppo terroristico di Hamas usa la popolazione come scudo umano, lanciano i razzi dalle scuole tanto per dirne una.
E non sono poi così convinto che la gente appoggi Hamas, dopo che si son visti bersagliare da Israele per colpa di qualche missile sparato sugli Israeliani.

Poi come sempre in ogni schieramento c'è chi dice l'opposto dell'altro, e, come sempre...la verità sta nel mezzo!

Secondo me l'è l'ora della pace!
(richard)
00martedì 3 febbraio 2009 14:10
Le ostilita' non finiranno fino a quando i civili israeliani non lasceranno gli insediamenti e le case nella striscia di Gaza rivendicata dai palestinesi il che è l'ultima cosa che passa per il cervello del governo isralita.
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