le luci del Nord create da sottotempeste magnetiche
WASHINGTON (25 luglio) - Lampi di luce discontinui e colorati. E' lo spettacolo dell'aurora boreale che da oggi non ha più segreti. La danza delle luci del Nord sembra avere secondo gli scienziati della Nasa sono frutto di sottotempeste elettromagnetiche generate dalle incontro delle linee del campo magnetico planetario con quelle del campo terrestre.
Lo studio è stato possibile osservando le immagini inviate da cinque satelliti Themis e da una rete di 20 centri di osservazione tra il Canada e l'Alaska.
Tecnicamente l'aurora boreale nasce quando alcune particelle cariche di energia che compongono il vento solare penetrano all'interno della magnetosfera, la bolla magnetica che circonda la Terra.
Gli elettroni a quel punto cominciano a viaggiare velocissimi in direzione del campo magnetico terrestre, convergendo verso i poli: quando collidono con gli atomi della ionosfera (a 120mila chilometri dalla Terra) fanno scintille ed emettono la luce tipica delle aurore boreali.
La Nasa ha scoperto che queste improvvise esplosioni di energia magnetica aumentano anche la forza di alcune sottotempeste: proprio quest'ultime sono all'origine dei chiarori che si vedono nelle aurore e dei loro particolarissimi movimenti.
Le sottotempeste spesso accompagnano tempeste magnetiche che causano danni ai satelliti. Se gli scienziati imparassero a predire in anticipo l'intensità e gli effetti di questi fenomeni potrebbero garantire agli astronauti viaggi più sicuri.
Il primo a studiarle in chiave scientifica e a definirle «aurore boreali» fu Galileo Galilei. Prima di lui dietro il fenomeno solo leggende e strane credenze. Per i vichinghi era opera delle Valchirie, vergini guerriere che cavalcavano nel cielo con le loro scintillanti armature.
Per gli Inuit della Groenlandia le stesse luci erano gli spiriti dei bambini deceduti di morte violenta o nel giorno del loro compleanno. Per alcune tribù indiane, come gli Athabaska, erano i riflessi di una 'danza del fuocò ballata da alcuni folletti. Per i nativi dello Sri Lanka, sono - ancora oggi - messaggi del Buddha.
da:Il Messaggero.it
foto Scott Moon-ap