Scoperti tre pianeti potenzialmente abitabili a soli 40 anni luce dalla Terra.

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Quasar9621
00martedì 3 maggio 2016 00:02
A quanto pare, sono i migliori luoghi trovati finora dove cercare la vita al di fuori del Sistema Solare.



Per chi volesse approfondire: www.eso.org/public/italy/news/eso1615/?lang
Ottone.70
00martedì 3 maggio 2016 14:43
Leggo che possono essere come venere o come noi..che fa tutta la differenza del mondo [SM=x2976655] 40 anni luci sono una distanza interessante, magari si potesse sapere se hanno un'atmosfera...intanto ne scoprono sempre di più prima o poi arriverà quello giusto [SM=g3061178]
Claut
00martedì 3 maggio 2016 16:46
Eh bè grazie, il massimo sarebbe studiare proprio l’atmosfera ma è difficile con gli strumenti di oggi. Sono tutti fuori di poco dalla fascia abitabile ma bisogna vedere le condizioni di superficie, se c'è acqua, quanta radiazione ricevono [SM=g2806961] Se c'è qualcuno [SM=g1420769]

Ieri hanno pubblicato la ricerca su Nature
www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature17...
jack_torrance
00martedì 3 maggio 2016 17:04
E Sono
Solo una goccia nel mare...secondo me invece di intestardirsi con Marte, bisognerebbe concentrare tutte le energie per trovare un sistema di propulsione in grado di farci allontanare sul serio, colonizzare marte avrebbe senso solo se la Terra fosse minacciata da una catastrofe imminente.
Das1o
00martedì 3 maggio 2016 18:37
40 anni luce sono lo stesso un'enormita' francamente possiamo solo sognarli.
Miro.72.
00martedì 3 maggio 2016 19:26
Probabilmente non si andrà mai da nessuna parte a meno che non si riesca a bypassare i limiti del corpo umano.L'unica è fare il download del cervello in un cyborg ma non se ne viene a capo,non si riesce a comprendere l'algoritmo di base ,sempre che esista perché ne sappiamo veramente poco. [SM=g3061185] Più probabilità le vedo con l'I.A ammesso e non concesso che la "singolarità" emerga . [SM=g2806963] Dunque cari sgarzoli sognare è lecito ma rassegnatevi ,qui ci siamo evoluti e qui tiriamo le cuoia . [SM=g10034]
jack_torrance
00martedì 3 maggio 2016 19:33
Re:
Miro.72., 03/05/2016 19.26:

Probabilmente non si andrà mai da nessuna parte a meno che non si riesca a bypassare i limiti del corpo umano.L'unica è fare il download del cervello in un cyborg ma non ne ne viene a capo,non si riesce a comprendere l'algoritmo di base ,sempre che esista perché ne sappiamo veramente poco. [SM=g3061185] Più probabilità le vedo con l'I.A ammesso e non concesso che la "singolarità" emerga . [SM=g2806963] Dunque cari sgarzoli sognare è lecito ma rassegnatevi ,qui ci siamo evoluti e qui tiriamo le cuoia . [SM=g10034]



Noi si, ma fra qualche secolo se non ci distruggiamo prima viaggeremo nello spazio come oggi facciamo in autostrada.


.YALE
00martedì 3 maggio 2016 19:36
Re:
Miro.72., 03/05/2016 19.26:

Dunque cari sgarzoli sognare è lecito ma rassegnatevi ,qui ci siamo evoluti e qui tiriamo le cuoia . [SM=g10034]




Ma no una parte salverà l'umanità e continuerà la specie [SM=g4413976] Non essere così pessimista, fra 10.000 anni chissà di cosa saremo capaci [SM=g8284] [SM=g10034]
Das1o
00giovedì 5 maggio 2016 18:12
Re: Re:
.YALE, 03/05/2016 19.36:




Ma no una parte salverà l'umanità e continuerà la specie [SM=g4413976] Non essere così pessimista, fra 10.000 anni chissà di cosa saremo capaci [SM=g8284] [SM=g10034]




Ma se non siamo neanche in grado di prevedere la nostra pensione, chiedi a tito boeri [SM=g2201348]
Quasar9621
00giovedì 5 maggio 2016 20:37
Avvolte provo ad immaginare il grado di frustrazione che proverò quando scopriranno il primo pianeta abitato, sapendo che non potrò (almeno per il momento) mai vederlo, ne tanto meno conoscere i suoi abitanti [SM=g8297]

Che brutta sensazione!!!!! [SM=g2854182]
BosonedHiggs
00venerdì 6 maggio 2016 12:58
Nell'equazione pure geniale di Drake il problema delle variabili rimane ancora tutto da verificare. La variabile N, il numero di civiltà nella Via Lattea che producono emissioni elettromagnetiche è sempre 1, cosa ci mettiamo? Ogni numero è opinabile.
Forse la variabile R* il tasso di stelle adatte a civiltà tecnologicamente avanzate è salito verso l'alto dopo i dati di Kepler. E' salita da 10 anni a questa parte la variabile F(p),cioè stelle che hanno sistemi planetari come il nostro sistema solare.

Gli altri numeri sono impossibili da desumere.
F(e) pianeti idonei ad ospitare la vita effettivamente e F(i) la frazione di questi pianeti che hanno un un dato momento una vita intelligente: non pervenuto.

F(c) numero di civiltà che hanno sviluppato la tecnologia per permettere loro di trasmettere l’informazione sulla loro esistenza ad altri: non pervenuto.

Secondo il mio modesto modo di vedere la matematica qui è davvero un'opinione ;)
Hybrid1973
00sabato 7 maggio 2016 18:41
Vorrei partecipare a questa discussione iniziando con un'apparente OT ma che fondamentalmente si riallaccia al topic orgiginale.

A giugno (spero) uscira un videogame per PS4 e per PC su steam chiamato "no man's sky".
L'hype (aspettativa) che si sta creando intorno è veramente da paura infatti ci si sta per trovare di fronte a un gioco open world (dove cioè puoi andare dove ti pare) ambientato nello psazio in stile sci-fi; quindi è più corretto dire open space invece che open world.

Il limite nel simulare l'universo di solito sta nella vastità dell'ambiente. E' impensabile infatti creare al computer e riempire di flora, fauna, laghi, edifici e chi più ne ha più ne metta, una moltitudine di sistemi stellari con i loro pianeti e le caratteristiche che ne conseguono.
Servirebbero miliardi di miliardi di miliardi di terabyte tra dati e textures, i quali vanno molto oltre alle capacità anche di tutti i PC esistenti messi insieme.

Ora sono arrivati questi di Hello Games che hanno realizzato quest'universo generato proceduralmente.
Ogni pianta, animale, alieno, astronave, stella, pianeta, luna eccetera è generato in tempo reale in base a algoritmi complessi, basandosi su combinazioni di caratteristiche reali esistenti in natura sulla Terra (spiegano comunque che andando avanti nel gioco, compariranno paesaggi più alieni).

Da quello che ho capito è un survival nel quale si cercano elementi nell'universo per potenziare tuta, armi, astronave, ecc nel quale si può scegliere o di esplorare e catalogare (pianeti, stelle, forme di vita), o di commerciare (compravendita merci e risorse), o bounty killer (cacciatore di taglie), o pirata, o di tutto un pò; ci si imbatterà poi in 4(?) razze aliene sparse quà e la, le quali sono votate chi più chi meno al tipo di vita che il giocatore deciderà di seguire e saranno quindi vostri amici o nemici.

Ecco un video:


La quantità di corpi celesti rappresentata sarà di 2 elevato alla 64esima; un numero abbastanza grande.
Cito infatti:


...nell’universo (di no man's sky - nd Hybrid) ci sono 18.446.744.073.709.551.616 di pianeti e se li visitate tutti almeno per un secondo ci mettereste 585 miliardi di anni per vederli tutti...



Ecco con l'ultima osservazione dell'autore del brano che ho quotato mi riallaccio alla discussione.
Quel numero è 18,5 miliardi di miliardi di pianeti (a detta degli autori, la probabilità di trovare vita sarà 1/10 o 1/100 in alcuni casi).
Se ammettessimo che ogni stella nel nostro reale universo avesse in media 5 pianeti, potremmo dire che quel numero si riferisce a 3,7 miliardi di miliardi di sistemi stellari.
Considerando che la via lattea si stima abbia 100 miliardi di stelle, no mans's sky (anche se rappresenta una sola grande galassia), contiene corpi celesti per riempire 37milioni di galassie come la nostra. Facendo le proporzioni noi fermandoci un solo secondo su ogni pianeta della via lattea impiegheremmo 15800 anni per vederli tutti.
Molti nei vari forum si chiedono cosa si fa in effetti in questo gioco. Si chiedono se presto o tardi annoierà la routine dell'esplorazione (che comunque vista la necessità di viaggiare/sparare/scannerizzare/sopravvivere sarà obbligata).

Ma soprattutto il calcolo che ho quotato e ho sviluppato, mi ha fatto riflettere e allora mi chiedo e vi chiedo:

se fosse possibile viaggiare nell'universo in lungo e in largo in tempi brevi, cosa sarebbe l'esplorazione?
Cosa percepiremmo di quei pochissimi pianeti che potremmo analizzare nel vero senso della parola, nell'arco di una sola vita umana?
Quanto tempo occorrerebbe per capire un habitat, la flora, la fauna e una civiltà di un pianeta alieno, visto che non si conosce tutto nemmeno del proprio?

Probabilmente il viaggio nel cosmo non sarà mai proprietà e esclusiva di un singolo essere vivente, ma apparterrà per forza a una civiltà intera che si tramanderà nelle ere postume, l'onore e l'onere di viaggiare tra le stelle.
Ma ci si annoierà mai di farlo?
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