Scoperta sconvolgente in Australia: rinvenuti geroglifici egiziani di 4.500 anni fa?

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papero16
00giovedì 29 novembre 2012 19:30


Australia – Sorprendenti geroglifici sono stati rinvenuti su alcune rocce del Parco Nazionale di Hunter Valley, a circa un centinaio di chilometri a nord di Sidney.
Il dottor Paul White, ricercatore di fama internazionale, parla di elementi riferibili ad origine egiziana, che risalirebbero ad almeno 4.500 anni fa. Secondo le cronache, i geroglifici sarebero stati scoperti ai primi del Novecento, ma rimasti nascosti al publico finché un allevatore locale li trovò durante le ricerche del proprio cane. Si parla di un grande blocco di arenaria comprendente una piccola camera fra due pareti, distanti alcuni metri, con una sorta di soffitto all’estremità più stretta, il tutto nascosto dalla vegetazione.
Sulle rocce sono incisi almeno duecentocinquanta geroglifici di tipo egizio, in parte corrosi dal tempo, e non somiglianti ai graffiti fatti dagli aborigeni.
Fra i segni, è riconoscibile il dio egizio Anubi, il giudice dei morti, in stile arcaico tipico delle prime dinastie. Questo spiega i dubbi dei ricercatori, di fronte ad immagini che da diversi esperti sono considerate false. L’egittologo Ray Johnson, che aveva tradotto testi molto antichi per il museo delle antichità del Cairo, sarebbe riuscito a tradurre le due pareti della grotta: sarebbe il racconto di antichi esploratori, naufragati in una terra sconosciuta, e la morte prematura del loro capo, ‘il Signore Djes–eb’. Un gruppo di tre cartigli incorniciati registra il nome di Djedefre o Ra’Djedef, Re dell’Alto e Basso Nilo della IV Dinastia (2528–2520 a.C.), fratello di Khafra e figlio di Khufu.
Esistono, d’altra parte, prove documentate che gli antichi fossero ben informati dell’esistenza della grande terra del sud. Secondo alcuni, l’Australia compare con il nome di “Antoecie” sul famoso mappamondo sferico di Crates di Mallos.

Fonte:http://www.ogginotizie.it/192599-geroglifici-egiziani-trovati-in-australia/#.ULXHpuSZTGA


Quando ho letto la notizia sono rimasto a bocca aperta, gli Egizi non finiranno mai di stupirci....
saturn_3
00giovedì 29 novembre 2012 20:12
Facendo una rapida ricerca ho scoperto che la notizia è del 2008.
centroufologicotaranto.wordpress.com/2008/12/16/antichi-egizi-in-au...

La fonte originale che la riporta sembra essere il centro ufologico taranto che dovrebbe averla presa da quì: www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3268 che però sembra essere un sito di incontri particolari [SM=g1950690]

A fianco ci sono links per l'Egitto ma si tratta di viaggi [SM=g3061197]

Quì una spiegazione:

Geroglifici egizi in Australia, quancuno può spiegarmi cosa ci facevano gli egiziani in australia?

Lily Famililari ha dato notizia di una straordinaria scoperta archeologica avvenuta all’ interno del parco nazionale Hunter Valley, sito a 100 Km a nord di Sydney, in Australia. Trattasi di incisioni rupestri scolpite su una formazione rocciosa in perfetto stile arcaico risalente alla terza Dinastia Secondo il ricercatore Paul White i petroglifi sono inequivocabilmente di origine egizia e risalenti a 5OOO anni fa il che contrasterebbe in maniera stridente con Ie nozioni dell‘archeologia ortodossa, la quale considera impossibile che le antiche culture mediorientali...


Risposta:

Questa notizia circola da un po'.
Sarebbe già stata smentita da dei ricercatori, però, insospettiti da alcuni geroglifici: figuravano tra essi, infatti, l'osso di un cane e una campanella, sconosciuti agli egizi.
Neil Martin, nel 1984, tra l'altro vide anche l'uomo responsabile: un vecchio di origine slava con uno scalpello in mano; l'uomo fuggì, ma lo scalpello venne consegnato alle autorità.
I licheni trovati, apparente segno di antichità, invece crescono velocemente, e dal 1984 al giorno della "riscoperta" possono esser cresciuti facilmente, dato che i giardinieri del posto di solito usavano dare una toccata di latte alle pareti rocciose (so che fa crescere più velocemente).
Mr David Lambert nel 1983, quando li vide ed esaminò, li datò a meno di 12 mesi prima: infatti sulle incisioni non c'era segno di arbusti o licheni, era perfettamente bianco come appena inciso.
Inoltre come già detto, molti geroglifici sono inesatti, e certi non sono neppure geroglifici....


it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100512133630AAzbrUv

Quì la fonte dove spiega il fake:

donsmaps.com/hoax.html [SM=g1950677]

RigelDi Orione
00giovedì 29 novembre 2012 20:33
Ottimo lavoro, Saturn [SM=g1420767]

Miro.72
00giovedì 29 novembre 2012 20:56
Dal minuto 5:30 potrete ammirare la spaccatura tra le rocce e i geroglifici patacca in tutto il loro splendore [SM=g6794] .



saturn_3
00giovedì 29 novembre 2012 21:20
Quì un articolo in inglese risalente al '96/'98

members.ozemail.com.au/~classblu/egypt/article.htm
papero16
00giovedì 29 novembre 2012 22:08
Re:
saturn_3, 29/11/2012 20:12:

Facendo una rapida ricerca ho scoperto che la notizia è del 2008.
centroufologicotaranto.wordpress.com/2008/12/16/antichi-egizi-in-au...

La fonte originale che la riporta sembra essere il centro ufologico taranto che dovrebbe averla presa da quì: www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3268 che però sembra essere un sito di incontri particolari [SM=g1950690]

A fianco ci sono links per l'Egitto ma si tratta di viaggi [SM=g3061197]

Quì una spiegazione:

Geroglifici egizi in Australia, quancuno può spiegarmi cosa ci facevano gli egiziani in australia?

Lily Famililari ha dato notizia di una straordinaria scoperta archeologica avvenuta all’ interno del parco nazionale Hunter Valley, sito a 100 Km a nord di Sydney, in Australia. Trattasi di incisioni rupestri scolpite su una formazione rocciosa in perfetto stile arcaico risalente alla terza Dinastia Secondo il ricercatore Paul White i petroglifi sono inequivocabilmente di origine egizia e risalenti a 5OOO anni fa il che contrasterebbe in maniera stridente con Ie nozioni dell‘archeologia ortodossa, la quale considera impossibile che le antiche culture mediorientali...


Risposta:

Questa notizia circola da un po'.
Sarebbe già stata smentita da dei ricercatori, però, insospettiti da alcuni geroglifici: figuravano tra essi, infatti, l'osso di un cane e una campanella, sconosciuti agli egizi.
Neil Martin, nel 1984, tra l'altro vide anche l'uomo responsabile: un vecchio di origine slava con uno scalpello in mano; l'uomo fuggì, ma lo scalpello venne consegnato alle autorità.
I licheni trovati, apparente segno di antichità, invece crescono velocemente, e dal 1984 al giorno della "riscoperta" possono esser cresciuti facilmente, dato che i giardinieri del posto di solito usavano dare una toccata di latte alle pareti rocciose (so che fa crescere più velocemente).
Mr David Lambert nel 1983, quando li vide ed esaminò, li datò a meno di 12 mesi prima: infatti sulle incisioni non c'era segno di arbusti o licheni, era perfettamente bianco come appena inciso.
Inoltre come già detto, molti geroglifici sono inesatti, e certi non sono neppure geroglifici....


it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100512133630AAzbrUv

Quì la fonte dove spiega il fake:

donsmaps.com/hoax.html [SM=g1950677]





Bravo Saturn, ancora una volta una bufala riciclata [SM=g8334]
cazz@ro6502
00venerdì 30 novembre 2012 11:32
Questo dimostra che benche' io abbia cercato di stare attento e di verificare le informazioni, [SM=g1950691] "in buona fede" [SM=g2201336] qualche CAZZATA [SM=g1950693] l'ho detta pure io [SM=g6794] (e' nel campione di controllo)

[SM=g8918] paleocontatto.blogs.it/2012/11/30/errata-corrige-15264089/ [SM=g8918]

Ho provveduto prontamente a fare la ERRATA CORRIGE [SM=g8243]

p.s.
Avevo ragione ad usare il nickname "Cazzaro" a me ricorda che la probabilita' di dire cazzabubbole paleoufologiche e' alta e quindi occorre sempre andare con i piedi di piombo. [SM=g3061200] Ai lettori invece il nickname Cazzaro dovrebbe sviluppare l'approccio critico apprezzando la logicita' dei ragionamenti ma anche stimolando a verificare e ricercare la correttezza dei dati forniti.
eone nero
00venerdì 30 novembre 2012 13:11
Vedo ora il topic, è come già detto una vecchia bufala.

I geroglifici presentano errori e soprattutto appartengono a diverse epoche storiche il che li bolla immediatamente come fallaci.

Mi spiace l'articolo in inglese se qualcuno vuole tradurlo

donsmaps.com/hoax.html

Tra l'altro per la gioia di Cazz@aro il sito è una miniera d'oro dal punto di vista archeologico. [SM=g3061178] [SM=g3061178]



eone nero
00venerdì 30 novembre 2012 13:28
Trovato un articolo in italiano che avevo tra i preferiti, dannata memoria eppure sono passati appena 3 mesi [SM=g2854183] [SM=g2815480]

Il blog è veramente ben fatto ed aiuta a far luce su una marea di bufale.

I moderni geroglifici egizi dell’Australia

A metà degli anni 2000 si diffuse la notizia che in Australia era stati trovati dei geroglifici egizi, ma a dire il vero in Australia già 25 anni prima si sapeva di questa scoperta. Ma quanto c’è di vero in tutto ciò? Nulla, o meglio i geroglifici ci sono però sono falsi e sono stati realizzati in epoca recentissima. Ma questo finto mistero però non è come gli altri infatti potrebbe essere la rovina di un vero sito archeologico di importanza mondiale come ci spiega Neil Martin, Ranger, dei parchi nazionali e facente parte dei Wildlife Service (NPWS) per la tutela della natura australiana


Neil Martin

I “geroglifi” di Gosford sono situati vicino a Kariong, circa 60 km a nord di Sydney, nel Water Brisbane Parco Nazionale all’interno di una roccia che le popolazioni locali chiamano “Egyptoid Kariong”. La parte rocciosa chiamata anche Lyre Trig è famosa per le numerose incisioni aborigene, tra cui vi sono figure di canguri giganti, gli uomini con lance e figure astratte ed inoltre alle sue pendici sono state trovate sculture e strumenti aborigeni. Nel 1975 però Alan Dash, geometra e archeologo dilettante notò però che oltre ai simboli aborigeni ve ne erano alcuni che sembravano essere egiziani. Ovviamente si fecero subito degli studi, il Dott. David Lambert, esperto di arte rupestre e Conservatore di Arte Rupestre per la Divisione dei Beni Culturali . Nel 1983 visitò il sito e vide subito che alcune incisioni erano appena state fatte nella roccia, infatti, l’interno di ogni scultura consisteva in pietra arenaria bianca pulita, senza evidente crescita organica o licheni, di conseguenza aveva un età di soli 12 mesi, addirittura vi sono foto scattate nel 1983/1984 dai NPWS che mostrano la roccia fresca taglio e la scheggiatura intorno ai bordi delle incisioni che indica lavori molto recenti.
Inoltre va sottolineato come dopo solo un anno dall’incisione il licheno, che cresce molto rapidamente nelle fessure umide sia già presente grazie alla presenza di nitrati naturali, e al continuo tocco di curiosi e turisti che aiutano il trasferimento di spore di roccia in roccia. Infine sebbene alcune delle incisioni sembrano liscie, dando loro una falsa apparenza di età (ma è dovuto solo agli agenti atmosferici nella roccia arenaria), tuttavia, la maggior parte sono ancora nitide, con i bordi taglienti ad indicare un taglio recente Al contrario, delle numerose incisioni originali aborigeni della zona che sono molto più rotonde e liscie e datate tra i 200 e i 250 anni.
Ma la prova definitiva dlla falsità di queste incisioni ci viene data dal Prof. Nageeb Kanawati, capo del Dipartimento di Egittologia presso Macquarie University, Sydney che ha notato che seppur molti simboli sono egizi non formano nessuna parola o frase di senso compiuto, solo due sembrano essere i nomi di due re. Con lui concorda anche l’egittologo Dr Gregory Gilbert che afferma che I due nomi sono quelli di Cheope e di una persona sconosciuta, potrebbe essere “Neferankhru”, che è simile a uno dei nomi del padre Cheope, Snefem. I due nomi però sono accoppiati insieme sotto dallo stesso simbolo il che sarebbe un grosso errore ortografico. Gli altri geroglifici invece o rappresentano simboli di diversi periodi della storia egiziana, separati da centinaia di anni, il che già di per se li rende falsi, oppure sono simboli inventati come campane, omini, stilizzati, mostri.



l problema come sottolinea Neil Martin è che tutto ciò a messo a repentaglio il vero sito archeologico poco distante. Già nel 1984 fu arrestato un vecchio turista jugoslavo, intento a scheggiare la pietra con uno scalpello per lasciarci il proprio simbolo. Cosa ben più grave, però, è che dal 1990, diverse persone hanno illegalmente scavato tra le rocce, in cerca di tesori o di mummie, ed addirittura è stato fatto un buco nella roccia proprio vicino al sito storico aborigeno. La paura del NPWS e di Neil Martin è proprio che la riscoperta di questi falsi simboli tramite internet non porti una nuova ondata di curiosi, appassionati o cercatori di tesori improvvisati che danneggino ulteriormente o irreparabilmente il vero sito archeologico.

Fonte: misterorisolto.wordpress.com/2012/08/13/i-moderni-geroglifici-egizi-dellau...





_Thomas88_
00venerdì 30 novembre 2012 14:45
Una bella bufala archeologica reciclata che, oltre che a creare un tam tam mediatico infondato, ha danneggiato anche il sito archeologico originale, quello che ha una vera importanza storica.

Che schifo!
Prenderei i fakkettari che hanno compiuto questo scempio e li metterei ai lavori forzati per almeno un anno.
[SM=g8334]
eone nero
00venerdì 30 novembre 2012 14:49
cazz@ro6502, 30/11/2012 11:32:



[SM=g8918] paleocontatto.blogs.it/2012/11/30/errata-corrige-15264089/ [SM=g8918]

Ho provveduto prontamente a fare la ERRATA CORRIGE [SM=g8243]



Mi era sfuggito questo vedo che hai citato l'eccellente sito Donsmaps.com , tra l'altro l'articolo italiano riprende la stessa notizia.


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