STOP Global Warming, 2008 anno più freddo da inizio secolo

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Jogimi
00sabato 23 agosto 2008 00:23
Lo dice nientemeno che il Meteorological Office di Londra. Il Pianeta sarebbe più freddo. La media mondiale sarebbe scesa di 0,1°C al di sotto dei valori minimi dal 2000 ad oggi. Un piccolo passo per l'Uomo, un grande passo per il clima
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La nostra Terra prosegue la sua eterna corsa nell'Universo con tutto il suo carico di dubbi irrisolti. Ora anche le teorie del Global Warming scricchiolano e le vicende climatiche che si avvicendano dall'inizio dei tempi si prendono gioco dell'Uomo e dei suoi scempi.
Scende il sipario sul Global Warming. Se nei tempi più recenti l'urlo dei catastrofisti si è spesso alzato altissimo attraverso l'aria mai così malata come ci avevano fatto credere, ora il vento del riscaldamento è cambiato e non solo in alcuni apparati del mondo scientifico.

L'inevitabile effetto rimbalzo di cotanta veemenza inverte ora i motori del discorso e mette i puntelli a quella serie di teorie portate avanti a tutti i costi e che rischiano adesso di diventare un pericoloso boomerang per tutti coloro i quali si trovano a dover rendere conto all'opinione pubblica della mancata realizzazione di tutte quelle mostruosità previste.

Certo, una rondine non fa primavera ma le grandi cose hanno sempre un piccolo inizio. E questo si è concretizzato nella maniera più inequivocabile possibile, ossia traite i numeri. Il Meteorological Office di Londra rende noto ufficialmente l'inizio, la battuta d'arresto del tanto vituperato riscaldamento globale.

Le temperature globali di quest'anno hanno mostrato finora un andamento significativo che ha portato i termometri ad abbassarsi di 0,1°C oltre i valori minimi registrati dal 2000 ad oggi. Non solo dunque l'Antartide che si espande, non solo l'Artico che resiste all'estate, non solo la Nina o il minimo solare, ora anche i numeri confermano questo trend che, quantomeno, segna uno strappo non da poco negli scenari proposti dall'IPCC che contemplavano una curva in salita esponenziale e costante.

A proposito dell'ente patrocinato dall'ONU, è giunta proprio in queste ultime ore un'altra tegola non da poco. La voce contro la non più inossidabile schiera di para-scienziati che vide la luce ad Erice oltre 20 anni fa, si alza dal Seminario Internazionale sulle Emergenze Planetarie, in corso fino al 25 agosto al Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana proprio ad Erice, patrocinato dal Presidente della World Federation of Scientists (Wfs), Antonino Zichichi.

Il professore afferma che "L'IPCC ha fatto credere che la scienza abbia capito tutto del clima. E invece non è così. La scienza è ben lungi dall'avere risolto l'equazione del clima". L'Assemblea è convenuta alla conclusione che un approccio più sereno e meno esasperato e roboante dell'argomento clima altro non può fare alla scienza se non del bene, permettendole di mantenere tutto quel rispetto e credibilità che si merita.
Articolo preso da Meteo Italia.
(richard)
00sabato 23 agosto 2008 15:35
Stando cosi' le cose i risultati sono due .O la notizia del Meteorological Office di Londra racconta "boiate" di potere o tutto quello che si è paventato in questi ultimi anni sul riscaldamento climatico del pianeta è svanito in una bolla di sapone e quindi i nostri cervelloni hanno preso un abbaglio non di poco conto.
L'Artico fino a ieri si stava sciogliendo, in Antartide è stata evacuata una stazione meteo per lo scioglimento di ghiacci eterni e cosi' via.
I responsabili quindi ora ci devono delle spiegazioni chiare e non bufale da circo.
DNAlieno
00domenica 24 agosto 2008 12:08
Per quanto potrebbe essere shoccante la cosa, alcuni teorizzavano che lo scioglimento dei ghiacci avrebbe influenzato la Corrente del Golfo, portanto il pianeta ad una nuova era glaciale. Quindi se il Meteorological Office di Londra ha detto ciò non mi sorprende più di tanto...
(richard)
00domenica 24 agosto 2008 12:49
Re:
DNAlieno, 24/08/2008 12.08:

Per quanto potrebbe essere shoccante la cosa, alcuni teorizzavano che lo scioglimento dei ghiacci avrebbe influenzato la Corrente del Golfo, portanto il pianeta ad una nuova era glaciale. Quindi se il Meteorological Office di Londra ha detto ciò non mi sorprende più di tanto...



Effettivamente ,anche se sembra un non-senso,lo scioglimento dei ghiacci polari, come da piu' parti si sta affermando, portera',oltre al prevedibile innalzamento del livello degli Oceani e dei Mari, anche delle ripercussioni climatologiche sulla corrente del Golfo che fermera' la sua corsa non addolcendo piu' con le sue acque temperate le zone Nord dell'Europa fin su vicino al Polo,innescando un raffreddamento graduale del pianeta . [SM=g27813]





(richard)
00lunedì 15 settembre 2008 18:17
Ultimissime: Wwf, stiamo perdendo l'artico
Non c’è mai stato così poco ghiaccio in Artico: lo lascia pensare il fatto che lo spessore del ghiaccio che copre l’Artico è sempre più sottile e che l’estensione della calotta sembra essere la seconda inferiore mai registrata.

Settembre è infatti per i ricercatori il mese in cui vengono registrati i dati di scioglimento dei ghiacci artici e nonostante non siano ancora a disposizione i dati definitivi per l’anno 2008, quelli a disposizione già oggi sono pericolosamente vicini al record negativo dell’anno scorso, quando la calotta artica si ridusse a soli 4,13 milioni di km2.

Uno scioglimento così massiccio si è realizzato con 30 anni di anticipo rispetto al previsto. I modelli più recenti ci dicono che tra il 2013 e il 2040 ci saranno delle estati in cui l’Artico sarà libero dai ghiacci, come non succedeva da più di un milione di anni.

«Se prendiamo in considerazione i dati riguardanti l’assottigliamento dello strato di ghiaccio, molto probabilmente quest’anno in Artico c’è meno ghiaccio di quanto ce ne sia mai stato da quando sono cominciati i rilevamenti» afferma Martin Sommerkorn, del programma Artico del Wwf.

«Questo è anche il primo anno in cui si sono naturalmente aperti sia il passaggio a Nord-ovest sopra l’America settentrionale, sia quello a nord-est sopra la Russia». Secondo Sommerkorn il continuo scioglimento dei ghiacci più antichi e spessi significa che la calotta artica sta seguendo un trend che la sta portando a essere sempre più “giovane” e sempre più sottile.

La parte di ghiaccio che ha almeno 5 anni è diminuita del 56% tra il 1985 e il 2007, mentre il ghiaccio più vecchio è pressoché sparito. Prese tutte insieme, le nuove cifre mostrano chiaramente che l’Artico sta vivendo un declino sempre più rapido.

Per il WWF il 2009 sarà un anno cruciale per affrontare il problema dei cambiamenti climatici: i governi mondiali stanno negoziando un nuovo accordo sul clima che dovrà entrare in vigore nel 2013, quando il protocollo di Kyoto cesserà di funzionare.

Questi negoziati vanno accelerati per permettere la firma dell’accordo alla Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro sui Mutamenti Climatici dell’Onu che si terrà a Copenaghen nel dicembre 2009, tra soli 15 mesi.

«Per quanto riguarda l’estensione estiva dei ghiacci, ci aspettiamo che i dati definitivi confermino che il 2008 sarà il peggiore o, al massimo, il secondo peggior anno di sempre» prosegue Sommerkorn - .

«Questo vuol dire che, da quando si è cominciato a effettuare rilevamenti, in due anni consecutivi sono stati registrati due record negativi in termini di estensione della calotta artica e che questo trend continuerà.

Alcune specie come l’orso polare stanno sperimentando sulla propria pelle l’erosione del proprio habitat provocato dai cambiamenti climatici in atto. Questi cambiamenti affliggono anche le popolazioni che hanno sempre vissuto tra i ghiacci artici e che dipendono in tutto e per tutto dal fatto che questo ecosistema si mantenga in salute».

Il trend di riduzione dell’Artico è un allarme per il mondo intero: «L’Artico è un fattore di stabilità per il clima mondiale per due motivi» - sostiene Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia -.

«Innanzitutto, il ghiaccio artico si comporta come uno specchio naturale perchè riflette nell’atmosfera le radiazioni solari, il cosiddetto effetto Albedo.

Quando il ghiaccio sparisce, le acque artiche assorbono più calore e alimentano il processo del riscaldamento globale creando un rafforzamento (feedback positivo) dell’incremento dell’effetto serra naturale.

In secondo luogo, lo scioglimento dei ghiacci rilascia in atmosfera tutti quei gas serra che erano rimasti intrappolati nel ghiaccio stesso, come il metano. Quindi, questo non è solo un problema dell’Artico ma è un problema globale. E, in quanto tale, richiede una risposta globale».

I cambiamenti climatici nella zona artica affliggono l’ecosistema marino, con acque sempre più calde e un processo di acidificazione in atto che altera la distribuzione di alghe e crostacei, alla base della ricchissima catena alimentare della zona polare e sub-polare.

Al vertice molte specie già colpite, come le foche dagli anelli, una delle prede degli orsi polari, molte specie costiere come il gabbiano d’avorio che ha visto le proprie colonie delle aree costiere canadesi crollate dell’80% dal 1980 rispetto a quelle di altre regioni.

Nelle aree più estreme orientali della Russia, come il Mar di Chukchi, la riduzione dei ghiacci artici sta colpendo anche le popolazioni dei trichechi. Qui in estate ormai il mare è quasi completamente libero dai ghiacci ritiratisi fin dove le acque sono più profonde.

Qui i trichechi non possono pescare e le colonie sono costrette ad ammassarsi lungo le spiagge della costa di Chukotcha. In queste condizioni il cibo scarseggia e il rischio di infezioni aumenta.

Lo scorso anno il Wwf ha contato in appena 350 chilometri di costa oltre 1.000 trichechi morti, probabilmente sfiancati dalla difficoltà di dover cercare cibo in acque sempre più profonde e spesso agitate.
La stampa.it
Jogimi
00lunedì 15 settembre 2008 23:01
Sempre peggio caro Richard! [SM=x708806] [SM=x708806]
AURORA PILOT
00martedì 16 settembre 2008 11:41
Io vorrei solo dire che alcune di queste cose che ci raccontano sono vere e propri allarmismi senza senso!

Lasciando fare il caso dell'Artico che è in una situazione critica, vorrei soffermarmi sull'aumento e/o diminuzione della temperatura media del pianeta.

Ormai ogni giorno i media ci dicono sempre le stesse cose sul riscaldamento del pianeta, del tipo l'estate più calda o l'inverno più freddo degli ultimi 150 anni!

Ohhh che paura! Ma dico io 150 anni fa quando il problema del riscaldamento globale e l'inquinamento non esistevano quasi per nulla stavano peggio di noi!?

C'è qualcosa che non va in quelle dichiarazioni! 150 anni fa rassegavano più di noi ed adesso la colpa per un inverno rigido va tutta all'inquinamento?!

Ma vadano al diavolo quei ciarlatani! E' chiaro che si deve inquinare meno ma le temperature del pianeta fanno come vogliono e faranno sempre come vorranno!

Approposito, occhio che a quanto si dice arriverà l'inverno più rigido degli ultimi 80 anni! (colpa dell'inquinamento, come NO!)


(richard)
00martedì 16 settembre 2008 13:07
In effetti oggi tutto cio' che accade in fatto di clima viene automaticamente addebitato all'inquinamento.
Adesso voglio dire una stupidaggine :- e se tutto fosse dovuto all'influenza dell'avvicinamento di Nibiru? Bohhh!
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