Progettato reattore nucleare a Onda Progressiva

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+maranatha+
00martedì 21 aprile 2009 20:17
Un’equipe di ricercatori della Intellectual Ventures, azienda privata con sede a Bellevue (Washington) e specializzata nel settore investimenti e nella creazione di nuovi prodotti, ha presentato un progetto per la realizzazione di un reattore nucleare sicuro. Stando a quanto dichiarato dagli scienziati il nuovo sistema non solo avrà costi estremamente contenuti ma richiederà una piccolissima quantità di combustile arricchito. Il rivoluzionario reattore, detto “a onda progressiva”, sembrerebbe in grado di convertire “materiale non fissile” in combustibile utile al suo stesso funzionamento. Grazie ad esso, in sintesi, verrebbero eliminati una serie di processi estremamente delicati quali ad esempio l’arricchimento dell’uranio, la periodica apertura del reattore e lo smaltimento delle scorie. I reattori nucleari basati su questo nuovo schema possono infatti funzionare ininterrottamente e senza nuovi rifornimenti, per 200 anni.

“Il reattore a onda progressiva - ha spiegato John Gilleland, responsabile dei programmi nucleari a Intellectual Ventures - elimina in un solo colpo anche i rischi della proliferazione di armi nucleari e il non meno grave inquinamento ambientale”. L’idea di Gilleland è infatti quella di far funzionare il reattore non più con il raro uranio 235, che per esser utilizzato va comunque arricchito con un processo costoso e pericoloso, ma con il più diffuso e meno radioattivo uranio 238, disponibile in grandi quantità è accumulato in tutto il mondo come residuo dell’uranio nativo dopo che è stato ricavato l’U-235. Il classico uranio, ad esser precisi, continuerà ad esser necessario, ma in quantitativi infinitesimali.

“Il progetto - spiega Charles W. Forsberg, direttore esecutivo del Nuclear Fuel Cycle Project al MIT - prevede il ciclo di combustibile più semplice possibile e richiede solo un impianto di arricchimento sul pianeta”. Il tutto sarà possibile in quanto sarà lo stesso reattore a convertire l’uranio 238 in combustibile utilizzabile, ossia il plutonio 239. Questo plutonio, tuttavia, verrà utilizzato istantaneamente, eliminando l’attuale processo di sminuzzamento e la successiva estrazione chimica.

L’idea dell’onda progressiva risale agli inizi degli anni 1990, ma il gruppo di Gilleland è il primo ad esser riuscito a sviluppare un progetto funzionale. Intellectual Ventures, che ha brevettato la tecnologia, ha fatto sapere di essere già in trattative per la concessione della licenza con alcuni produttori di reattori. L’azienda ritiene che i primi reattori a onda progressiva saranno in funzione già entro il 2030. “È il momento di ritrovare l’entusiasmo verso l’energia nucleare – ha concluso Forsberg -. Ci sono troppe persone che lavorano per ottenere una percentuale irrilevante di cambiamento”.
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