Prete cattolico ruandese condannato all'ergastolo

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Legion1
00sabato 15 marzo 2008 10:25
Ruanda - 12.3.2008 16:45:00
Prete cattolico ruandese condannato all'ergastolo per genocidio e sterminio

Il primo prete cattolico ruandese giudicato dal Tribunale penale internazionale per il Ruanda (Tpir), l'abate Athanase Seromba, è stato condannato in appello all'ergastolo. L'abate, hutu, è stato riconosciuto colpevole di genocidio e sterminio, per aver diretto nell'aprile del '94 una delle prima stragi avvenute durante la mattanza del Ruanda, nel corso della quale vennero uccise 1.500 persone di etnia tutsi.

Aprile 1994, Kibungo: don Athanase Seromba, ruandese di etnia hutu e parroco nella parrocchia di Nyange, accoglie 2000 tusti in fuga ospitandoli dentro la chiesa. Ma subito dopo sbarra porte e finestre e chiama le milizie hutu. Su sua autorizzazione la chiesa viene presa a cannonate e sulle macerie passarono ripetutamente i buldozer. I pochi sopravvissuti furono finiti a colpi di macete (sembra qualcuno dato anche da lui). Al termine del massacro, indicando i cadaveri, chiede di "levare di torno quella immondizia". I morti totali degli scontri tra tusti e hutu saranno di circa un milione. Ripreso il potere i tusti istituiscono il Tribunale Penale Internazionale per il Rwanda, con a capo Carla del Ponte, giudice italo-svizzera, amica di Falcone. Migliaia di criminali furono arrestati e processati. Ma padre Athanase Seromba scompare.

1999, Firenze: nella chiesa di S.Martino a Montughi, è stato nominato vice-parroco don Atanasio Sumba Bura, prete africano. Dopo le prime incertezze i fedeli dimostrano apprezzamento per don Atanasio anche per le raccomandazioni ricevute dall'arcivescovado . Per due anni tutto procede bene.
Nel frattempo l'associazione Africa Rights prosegue nelle ricerche (al pari delle associazioni che cercarono i gerarchi nazisti) dei criminali sfuggiti alla cattura. Arriva così a Firenze, fino a Montighi e poi a S. Martino e, inospettita dal nome di quel parroco africano, scatta foto, prende informazioni, confronta dati e convoca testimoni. Riconosce in quel mite parroco l'assassino dei 2000 tusti Athanase Seromba. Quest'ultimo nega e s'infuria. La curia fiorentina immediatamente interviene e don Atanasio viene difeso e immediatamente trasferito. Quando le acque si calmano, scompare. In realtà non va lontano;viene custodito e protetto all'interno della sede arcivescovile, che, essendo sotto la sovranità vaticana, è, per così dire, extraterritoriale. Don Atanasio quindi viene nascosto dalle autorità ecclesiastiche in una fortezza inespugnabile. A nulla servono le lettere ufficiali di Afrincan Right spedite direttamente a papa Wojtyla per richiedere che collaborasse restituendo alle autorità rwandesi Seromba al fine di consertirne il processo. L'associazione non riceverà mai alcuna risposta dal Vaticano in merito a questa vicenda. O meglio, la risposta fu indiretta: don Atanasio non si tocca. Nel frattempo la chiesa lo protegge e ne prepara la difesa.
Per molti anni non ci saranno novità, e mentre Carla del Ponte continua a chiedere che Seromba venga consegnato al Tribunale Penale Internazionale per il Rwanda nel 2001 il Vaticano avvia direttamente trattative con il Tribunale e con le autorità del Rwanda. Ma detta subito le condizioni: Seromba non dev'essere trasferito in Rwanda, non dev'essere incarcerano con gli altri utu incriminati, non dev'essere condannato a morte e, soprattutto, deve avere un trattamento di riguardo. Infine dichiara che la trattativa per una eventuale consegna verrà condotta solo ed esclusivamente dal Vaticano, mentre lo Stato italiano deve starne fuori.
Quindi il Vaticano, nella persona dell'allora pontefice Carol Woityla fece in modo che un criminale sanguinario sfuggisse alla giustizia.

Il 6 febbraio 2002 Seromba fu finalmente estradato e consegnato al International Criminal Tribunal for Rwanda (Tribunale Criminale Internazionale per il Ruanda, ICTR) ad Arusha (Tanzania), dove fu processato per genocidio e crimini contro l'umanità. Il 13 dicembre 2006 fu giudicato colpevole e condannato a 15 anni di carcere.

Nel marzo 2008, il processo di appello ha condannato Seromba all'ergastolo, affermando che ha partecipato attivamente ai massacri e non ha dimostrato alcun segno di pentimento.

La Chiesa dunque non protegge solo i preti pedofili ma qualsiasi prete criminale, a dimostrazione di ciò ecco un'altro esempio di amore cattolico:
4 ottobre 1998 Wojtyla santifica Aloysius Stepinac, arcivescovo di Zagabria dal 1941 al 1945 durante la dittatura ustascia croata. Egli appoggiò e incoraggiò il regime del dittatore Ante Pavelic, detto il "macellaio", rendendosi colpevole dello sterminio di ebrei, zingari e dei serbi ortodossi. Seicentomila serbi vennero uccisi in pochissimi mesi, circa lo stesso tanto dovette fuggire e altrettanti dovettero convertirsi al cattolicesimo. Stepinac era membro del parlamento ustascia e non solo non cercò di fermare quel massacro, ma incoraggiò e benedisse le conversioni forzate. Il suo appoggio non solo agli ustascia ma anche ai nazisti fu totale e incondizionato, tant'è che dichiarò perfino "Hitler è un inviato di Dio".

Meno male che Hitler non si fece mai prete altrimenti oggi ci dovremmo sorbire Sant' Adolf da Auschwitz!

(richard)
00sabato 15 marzo 2008 10:35
Questa è la chiara dimostrazione di quanta corruzione posse esserci in Vaticano.Mi fanno proprio schifo!
robyonekenobi83
00sabato 15 marzo 2008 19:11
Re:
AURORA PILOT
00domenica 16 marzo 2008 06:18
Come sempre per le ca..... di uno ci devono rimettere tutti, in questo caso la chiesa. Quest'uomo dev'essere veramente un pazzo criminale e la deve pagare, anche se qualsiasi pena non riporterà in vita centinaia di migliaia di persone. Però vorrei dire che la chiesa non è tutta un magna magna e corrotta... ci sono anche le persone di fede, di vera fede, nelle quali possiamo contare.

AURORA PILOT
(richard)
00domenica 16 marzo 2008 20:07
Re:
AURORA PILOT, 16/03/2008 6.18:

Come sempre per le ca..... di uno ci devono rimettere tutti, in questo caso la chiesa. Quest'uomo dev'essere veramente un pazzo criminale e la deve pagare, anche se qualsiasi pena non riporterà in vita centinaia di migliaia di persone. Però vorrei dire che la chiesa non è tutta un magna magna e corrotta... ci sono anche le persone di fede, di vera fede, nelle quali possiamo contare.

AURORA PILOT



Concordo con il tuo pensiero,

quello che mi ha indispettito è l'oltranzismo del Vaticano a voler difendere tali criminali nonostante le molteplici prove e testimoni. [SM=x708813] [SM=x708814]


Legion1
00lunedì 17 marzo 2008 09:50
Re:
AURORA PILOT, 16/03/2008 6.18:

Come sempre per le ca..... di uno ci devono rimettere tutti, in questo caso la chiesa. Quest'uomo dev'essere veramente un pazzo criminale e la deve pagare, anche se qualsiasi pena non riporterà in vita centinaia di migliaia di persone. Però vorrei dire che la chiesa non è tutta un magna magna e corrotta... ci sono anche le persone di fede, di vera fede, nelle quali possiamo contare.

AURORA PILOT




Non metto in dubbio che esistano persone appartenenti al clero cattolico
su cui si puo veramente contare, che veramente credono in quello che fanno e aiutano il prossimo.

Il problema però è un'altro: è vero che il criminale in questo caso è una singola persona (anche se a dire il vero di criminali tra il clero cattolico ce ne sono parecchi: vedi lo scandalo dei preti pedofili scoppiato in tutto il mondo), ma e stata la cosiddetta associazione denominata "Chiesa cattolica apostolica romana" che ha sede nella "Città del Vaticano" a nascondere e anche appoggiata dal governo Berlusconi a cercare in tutti i modi di evitare l'estradizione di questo criminale.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" a santificare il criminale Aloysius Stepinac.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" a beatificare 498 franchisti nell'anniversario della marcia su Roma.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" a finanziare formazioni politice polacche utilizzando i soldi della mafia riciclati dal Banco Ambrosiano.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" nella persona del suo più alto rappresentante, un certo Karol Woitila (Santo subito!!!) a essere grande alleata e amica del criminale dittatore Augusto José Ramón Pinochet Ugarte, tanto da inviargli gli auguri per il suo anniversario di matrimonio.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" a coprire spudoratamente le malefatte di migliaia di preti pedofili e in alcuni casi a denunciare le vittime per avere infangato il nome della Chiesa.

L'elenco sarebbe ancora lungo, ma è già molto deprimente fin quà.
Non voglio rovinare la giornata a nessuno.
cesko!
00lunedì 17 marzo 2008 20:16
Re: Re:
Legion1, 17/03/2008 9.50:




Non metto in dubbio che esistano persone appartenenti al clero cattolico
su cui si puo veramente contare, che veramente credono in quello che fanno e aiutano il prossimo.

Il problema però è un'altro: è vero che il criminale in questo caso è una singola persona (anche se a dire il vero di criminali tra il clero cattolico ce ne sono parecchi: vedi lo scandalo dei preti pedofili scoppiato in tutto il mondo), ma e stata la cosiddetta associazione denominata "Chiesa cattolica apostolica romana" che ha sede nella "Città del Vaticano" a nascondere e anche appoggiata dal governo Berlusconi a cercare in tutti i modi di evitare l'estradizione di questo criminale.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" a santificare il criminale Aloysius Stepinac.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" a beatificare 498 franchisti nell'anniversario della marcia su Roma.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" a finanziare formazioni politice polacche utilizzando i soldi della mafia riciclati dal Banco Ambrosiano.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" nella persona del suo più alto rappresentante, un certo Karol Woitila (Santo subito!!!) a essere grande alleata e amica del criminale dittatore Augusto José Ramón Pinochet Ugarte, tanto da inviargli gli auguri per il suo anniversario di matrimonio.
E' stata la "Chiesa cattolica apostolica romana" a coprire spudoratamente le malefatte di migliaia di preti pedofili e in alcuni casi a denunciare le vittime per avere infangato il nome della Chiesa.

L'elenco sarebbe ancora lungo, ma è già molto deprimente fin quà.
Non voglio rovinare la giornata a nessuno.



Impossibile non quotarti [SM=g27811]


(richard)
00lunedì 17 marzo 2008 23:29
Mi sembra che sia unanime il dissenso sulle responsabilita' oggettive del Vaticano e dei suoi vertici per i tanti misfatti perpetrati ai danni di tanta gente indifesa.
Sono cambiati i luoghi ed i tempi ma non le cattive direttive
di potere e le alleanze di comodo.
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