Philadelphia Experiment

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+maranatha+
00domenica 27 agosto 2006 16:50
Esperimento riguardante i campi elettromagnetici, condotto dalla Marina Americana nell'ottobre del 1943, per mezzo del quale si tentava di mettere in pratica la teoria di Einstein dei campi unificati.
Tale teoria enuncia che, nel creare un campo elettrico in un rocchetto, si spinge un campo magnetico, in quello elettrico. Dato che ogni campo occupa un piano di spazio, e i piani devono essere tre, verrebbe ad esistere anche un piano gravitazionale. Questo terzo campo potrebbe essere generato collegando fra loro dei generatori elettromagnetici, capaci di produrre un impulso magnetico utilizzando il principio di risonanza.
L'esperimento fu eseguito a bordo del cacciatorpediniere "Eldridge D173", completo d'equipaggio.
Furono usati generatori magnetici De Gausser insieme a generatori pulsanti e non. Nel momento in cui l'esperimento fu avviato, si generò una luce, una nebbia di luminescenza tendente al verde, uguale, stando alle numerose testimonianze, a quella descritta in molti strani e inspiegabili fenomeni avvenuti nella zona delle Bermude. Tale "nebbia" avvolse la nave che scomparve alla vista degli osservatori situati a bordo delle vicine navi S.S.Andrew Furuseth e S.S. Malay.
Si originò un campo di forma sferica schiacciato ai poli, di circa 100 metri d’ampiezza, all'interno del quale rimase, come unica cosa visibile, l'impronta di uno scafo immerso nell'acqua.
Secondo le testimonianze, chi si trovava dentro la sfera poteva vedere tutto, come non vi fossero state mutazioni, pur muovendosi, in pratica, nel nulla.
Con tale esperimento fu raggiunta la totale invisibilità e, sembra cosa non preventivata, lo spostamento di materia da un luogo ad un altro.
L'Eldridge fu vista apparire e sparire a Norfolk, in Virginia.
In conseguenza di questo, l'equipaggio subì un effetto devastante che proseguì anche quando l'esperimento ebbe fine. Gli uomini sparivano e riapparivano improvvisamente, in ogni luogo: a casa, per strada, al bar, sotto gli occhi esterrefatti dei presenti. Per facilitare il loro "ritorno" si doveva praticare una tecnica detta "sovrapposizione delle mani", ossia toccare prontamente lo sventurato per far cessare l’insolito fenomeno.
Molti ebbero problemi psichici, altri furono internati in ospedale, uno sparì davanti ai familiari e non riapparve più alcuni nell'esperimento persino si fusero con l'imbarcazione.
Ancora oggi vi sono diverse su cosa realmente sia successo...
Voi che ne pensate?

claz3a
00martedì 19 settembre 2006 14:11
Che strano che a nessuno freghi di questo esperimento!!! [SM=g27825]
Eppure è la prova che il governo americano sta compiendo studi ed esperimenti relativi alla smaterializzazione della materia! [SM=g27831]
L'uomo che per primo ha rivelato di aver assistito a qst esperimento diceva che gli uomini dell'equipaggio di qst nave hanno potuto, per un certo periodo, attraversare muri, scomparire... c'è da dire anche che alcuni uomini hanno invece preso fuoco e i superstiti x la maggior parte sono stati internati perchè erano impazziti!!! ;grgr;
se l'uomo è arrivato a questo ci sorprendiamo se qualcuno vede un ufo???
koeb
00mercoledì 20 settembre 2006 11:50
Personalmente credo che ci si un fondo di verità nella storia del Philadelphia Experiment, ma alcune cose sono state ingigantite. Se ci basiamo unicamente sulla testimonianza di Carlos Miguel Allende allora possiamo credere in toto a quello che avenne, ma se andiamo a leggerci le fonti qualcosa non quadra.

“Il Philadelphia Experiment “ pur essendo un esperimento segreto dovrebbe risultare negli archi ufficiali sotto la dicitura top secret...ma da alcune indagini nell'archivio dell'ONR, ossia dall'Ufficio Ricerche Navali della Marina militare americana si dichiara, esplicitamente, che l'ONR non è mai stato coinvolto in esperimenti simili. Inoltre l'ONR è nato nel 1946, mentre l'esperimento sarebbe stato compiuto nel 1943. Il nome Philadelphia Experiment, poi, deriverebbe da un, non meglio definito, progetto di routine, svoltosi a Filadelfia durante la Seconda Guerra Mondiale che non riguardava i campi magnetici. Certo tutto può essere stato abilmente nascosto, ma io penso che se la cosa fosse stata fattibile sarebbe stato ripetuta no? Invece per ora tutto si riduce ad un singolo caso.
+veniamoinpace+
00venerdì 22 settembre 2006 15:38
Chissà, magari l'uomo è (era) ad un livello di sperimentazione così alto.. Magari c'è lo zampino degli amici grigi..
Magari il tipo che ha raccontato si era mangiato un acido..
ContactUfo
00domenica 24 settembre 2006 09:41
Se nel 1943 eravamo già in grado di fare queste cose, oggi con il livello di conoscenza scientifica cosa potremmo fare [SM=g27825] ?
(richard)
00mercoledì 7 novembre 2007 19:09
Philadelphia experiment


In riferimento all'assoluta mancanza di documentazione dell'effettiva

avvenuta dell'esperimento Philadelphia qualcosa a suo tempo

trapelo',quanto attendibile questo non è dato sapere,comunque dopo

ripetute ed insistenti richieste sull'esperimento codificato con

il numero cifrato -7470-e sotto il nome di "Rainbow" venne fuori

dai National Archives sotto l'indice dell'Inter-Service Code-Word.


fonte:W.L.Moore in "esperimento Filadelfia"
AURORA PILOT
00mercoledì 7 novembre 2007 20:57
Se fosse così le spie nn avrebbero problemi di alcun genere!
Ma mi pare un po' fantasioso come esperimento! [SM=x708811]
Comunque vale la pena indagare più a fondo, sarebbe curioso scoprire che sono capaci di questo genere di cose... [SM=x708800]

AURORA PILOT
|xenon|
00giovedì 8 novembre 2007 15:27
L'obiettivo principale dell'esperimento era di rendere invisibile la nave.Però l'effetto fu anche uno spostamento temporale; rendendo conto delle testimonianze.
Di recente, ho avuto l'occasione di guardare un documentario proprio riguardante questa faccenda nel quale parlavano di un uomo che era praticamente andato avanti nel tempo attraverso questo esperimento, ritrovandosi nello stesso luogo, ma anni avanti per poi ritrovarsi nuovamente al luogo di partenza.
Inoltre attorno alla nave si era creato una specie di "buco" nel quale, alcuni uomini a bordo, nel tentare di buttarsi giù dalla nave, vi caddero dentro precipitando nel vuoto e non nell'acqua.

Jhon Titor
00giovedì 29 novembre 2007 22:10
non so se sia una bufala colossale o meno...certo è che gran parte degli interrasti negli anni seguenti impazzi o mori in strane circostanza (strani incidenti, suicidi strani ecc...)

Si narra anche che diversi militari presenti sulla nave morirono il giorno stesso dell'esperimento in quanto molti si ritrovarono fusi con parti metalliche della nave mentre altri letteralmente evaporarono....
panzergt6
00venerdì 8 febbraio 2008 21:40
Forse appare meno menzionato come episodio perchè le storie sugli alieni hanno più appeal. Ma questa vicenda è frutto di un esperimento molto terrestre che ha spalancato le porte di una dimensione ignota. L'unica sfortuna è quella (la solita..) di aver avuto come unici protagonisti i nostri amati-odiati americani...
(richard)
00venerdì 8 febbraio 2008 22:00
Non dimentichiamo che l'esperimento Filadelfia è stato figlio di geni quali il grandissimo Tesla (3 gigantesche bobine per campi elettromagnetici)montate sulla Eldrigde,Oppenheimer coadiuvatore nella progettazione e costruzione della bomba atomica ed un certo Einstein.
Scusate se è poco! [SM=x708805] [SM=x708816] [SM=x708808]
panzergt6
00venerdì 8 febbraio 2008 22:28
Un po' difficile da nascondere... Eppure ci sono riusciti benissimo!!!
(richard)
00venerdì 8 febbraio 2008 23:08
Si, ma traccia di questo esperimento Filadelfia è rimasta nell'inter services Code dove venivano registrati con nomi
in codice tutti i vari esperimenti effettuati in quegli anni.
Nome in codice:rainbow 334


Da Esperimento Filadelfia di L.Moore e C.Berlitz [SM=g27811]
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