Perché credere agli oroscopi. E perché non crederci

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(richard)
00martedì 24 giugno 2008 23:44
L'astrologia è un arte divinatoria tanto antica quanto controversa. Le evidenze scientifiche scarseggiano, ma molti ci credono. Perché?

Quanto siamo influenzati dalle predizioni degli astrologi? E quante di esse trovano conferma nella realtà? E in più un multimedia per mettere alla prova l'oroscopo di ieri. E scoprire il tuo profilo astrale.

Il piano astrologico di un oroscopo risalente alla fine del '500. L'autore? Il famoso astronomo Giovanni Keplero. Al tempo astronomia e astrologia erano tra loro legate. E Keplero, astronomo personale dell'Imperatore, fu anche un capace astrologo.

L'astrologia è un arte divinatoria tanto antica quanto controversa. Le prime testimonianze risalgono a molti milleni fa, in Mesopotamia. Secoli di progressi scientifici, però, non ne hanno intaccato il fascino e diminuito l'interesse: milioni di persone ci credono ancora e si affidano - in modo più o meno abituale e profondo - alle sue presunte capacità profetiche.

Tra questi non mancano nemmeno personaggi illustri come, per esempio, Ronald Reagan. L'ex presidente americano, quando era alla Casa Bianca, non prendeva mai un appuntamento senza aver consultato la sua astrologa di fiducia, proprio come una volta facevano re e imperatori che prima di intraprendere qualsiasi azione di governo dovevano conoscere il parere delle stelle.

E cosa ben più strana, anche oggi molte aziende si affidano ai profili personali astrologici per scegliere i propri candidati. Qualche anno fa, per esempio, una giovane neo laureata ha denunciato un'azienda di Torino che l'aveva scartata a un colloquio dopo aver saputo il suo segno zodiacale e calcolato l'ascendente.

Un popolo di creduloni?
Ma perché tanto interesse per previsioni e profili caratteriali (Vedi la parte "Calcola il tuo profilo astrale" del multimedia L'oracolo di Focus)anche se si sa che sono privi di ogni fondamento scientifico? E chi li legge poi ci crede davvero?

La risposta potrebbe essere nel bisogno di definire la nostra personalità e quella degli altri e nel modo in cui percepiamo la realtà, modellando su di essa parte delle nostre aspettative: parola di psicologo.focus.it
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