Perché continuiamo a pagare tutte queste accise?

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AlessandroCacciatore
00mercoledì 30 maggio 2012 18:21
Queste sono le accise ancora in vigore a cui va aggiunta quella odierna per il terremoto in Emilia:

guerra di Etiopia del 1935-1936
crisi di Suez del 1956
disastro del Vajont del 1963
alluvione di Firenze del 1966
terremoto del Belice del 1968
terremoto Friuli del 1976
terremoto Irpinia del 1980
guerra del Libano del 1983
missione in Bosnia del 1996
rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004
acquisto di autobus ecologici nel 2005
finanziamento alla cultura nel 2011
emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011
alluvione Liguria e Toscana nel novembre 2011
decreto "Salva Italia" nel dicembre 2011

Dove vanno a finire questi soldi?
papero16
00mercoledì 30 maggio 2012 18:33
A saperlo ehehee [SM=g8884]
AlessandroCacciatore
00mercoledì 30 maggio 2012 18:36
Eh vero?
filovirus59
00giovedì 31 maggio 2012 17:45
si allora dissero che era un aumento "provvisorio" limitato alla esigenza del momento....... ma in italia non c'è cosa più definitiva di un provvedimento provvisorio, quindi non ci resta che piangere.
AlessandroCacciatore
00giovedì 31 maggio 2012 17:59
Una vergogna. Tra le mille contestazioni e domande, bisognerebbe chiedere a chi di dovere come mai ci sono ancora tutte queste accise che ricadono sulle nostre teste. E' assurdo.
Stige81
00venerdì 1 giugno 2012 10:15
Da quello che si conosceva, gli introiti delle accise derivanti dai vari terremoti, alluvioni e guerre di anni ormai passati vengono utilizzati per scopi diversi, come risanamento di zone ambientali, ristrutturazione di opere pubbliche e destinazioni di carattere sociale.
fabik
00venerdì 1 giugno 2012 10:40
Insomma sono tasse che vanno nel calderone.
Stige81
00venerdì 1 giugno 2012 10:47
Re:
fabik, 01/06/2012 10.40:

Insomma sono tasse che vanno nel calderone.


Esattamente. Servono esclusivamente per far cassa, utilizzando i proventi per altri scopi.
Ira Tenax
00venerdì 1 giugno 2012 12:11
Re:
AlessandroCacciatore, 30/05/2012 18.21:



Dove vanno a finire questi soldi?




Messi male come stiamo secondo te le vanno a togliere? [SM=g8180]


Figuriamoci... [SM=g1950688]


AlessandroCacciatore
00venerdì 1 giugno 2012 13:36
Re: Re:
Stige81, 01/06/2012 10.47:


Esattamente. Servono esclusivamente per far cassa, utilizzando i proventi per altri scopi.



Servono per coprire la spesa pubblica. Il bello è che, la maggior parte di queste accise è scaduta da anni e anni, non ha più minimamente senso averle.
Stige81
00venerdì 1 giugno 2012 15:23
Re: Re: Re:
AlessandroCacciatore, 01/06/2012 13.36:



Servono per coprire la spesa pubblica. Il bello è che, la maggior parte di queste accise è scaduta da anni e anni, non ha più minimamente senso averle.


No, il senso è diverso. Prendiamo la guerra di Etiopia. E' chiaro che non ha più senso pagare per una guerra ormai ammortizzata da anni immemori, si utilizza perciò per altre necessità. Sia chiaro, visto così non si sa a cosa serve e non concordo nemmeno con questo tipo di politica.

La sola manovra che un governo possa fare per fare cassa è tassare qualcosa di "sicuro" ossia il carburante e le imposte fisse (come IRPEF)

AlessandroCacciatore
00venerdì 1 giugno 2012 15:26
Vediamo se questa spiegazione può essere utile.

Quelle accise non sono altro che una delle tante forme di prelievo fiscale (in questo caso sono imposte indirette, poiché colpiscono i prezzi delle merci anziché i redditi delle persone fisiche e giuridiche).

Vengono spacciate per tasse di scopo, cioè per tasse che servono a racimolare la moneta che poi verrebbe utilizzata allo scopo di finanziare direttamente specifici servizi e opere dichiarati al momento dell'imposizione di ogni accisa.

Ho scritto «spacciate» non a caso, perché in realtà servono soltanto per fornire la copertura finanziaria per ogni aumento di spesa pubblica, a prescindere dalla denominazione e dalla composizione degli aumenti di spesa.

Infatti, per definizione (ma quasi nessuno lo sa o lo ha capito) tutto il contenuto del calderone delle entrate-ricavi viene versato nel calderone delle uscite-spese.

Esprimendo bene il tutto con alcune formule:

1. ENTRATE TOTALI = USCITE TOTALI
1.1. ENTRATE TOTALI = Entrate Ordinarie + Entrate Straordinarie
1.1.1. Entrate Ordinarie = Prelievo Fiscale (tasse dirette e indirette) + Contributi Pensionistici + Utili Aziende a capitale pubblico + Giochi d'Azzardo di Stato
1.1.2. Entrate Straordinarie = Accensione Debito Pubblico nuovo + Privatizzazioni/Dismissioni del patrimonio pubblico
1.2. USCITE TOTALI = Uscite Ordinarie + Uscite Straordinarie
1.2.1. Uscite Ordinarie = Stipendi dipendenti pubblici + Pagamenti fornitori pubblici + Pensioni + Interessi sul Debito Pubblico
1.2.2. Uscite Straordinarie = Rimborso Debito Pubblico in scadenza

Dalla 1. si ha che 1.1. = 1.2., da cui segue che 1.1.1. + 1.1.2. = 1.2.1. + 1.2.2. e di conseguenza, alla fine si ha che:

Prelievo Fiscale (tasse dir. e indir.) + Contributi Pensionistici + Utili Aziende a capitale pubblico + Giochi d'Azzardo di Stato
+ Accensione Debito Pubblico nuovo + Privatizzazioni/Dismissioni del patrimonio pubblico

=
Stipendi dipendenti pubblici + Pagamenti fornitori pubblici + Pensioni + Interessi sul Debito Pubblico
+ Rimborso Debito Pubblico in scadenza


Ogni singola voce di entrata va a finanziare una parte di ogni singola voce di spesa.
Non esistono singole voci di entrata che vanno a finanziare a camera stagna specifiche voci di spesa.
Al massimo, entrate e uscite vengono divise per settori pubblici (settore statale, settore enti locali, settore previdenziale), ma i trasferimenti tra settori sono all'ordine del giorno e in quantità enormi, per cui non ha senso nemmeno questa distinzione: le Pubbliche Amministrazioni (PA) sono tutte vasi comunicanti, per cui una perdita di un settore deve essere per forza colmata con prelievi da altri settori.

L'unica regola che vale è quella della copertura finanziaria, che è cieca: non guarda come si chiamano le voci, ma le interessa soltanto quanto contano in peso finanziario e/o in flusso di cassa.
E' cieca nello stesso modo in cui la moneta non puzza.

E nello specifico della tua richiesta, ogni singola accisa va a finanziare una parte di ogni singola voce di spesa.

Di conseguenza, ogni accisa serve ANCHE a pagare una parte degli interessi sul Debito Pubblico e a rimborsare una parte del Debito Pubblico in scadenza, oltre che a pagare una parte di tutte le altre voci di spesa.

Si continua a imporre quelle accise, nonostante molti dei loro scopi dichiarati siano ormai privi di senso, poiché SERVONO per continuare a coprire la spesa pubblica a prescindere dai nomi delle varie voci di spesa.
In teoria le accise dovrebbero cambiare il nome dello scopo per cui si continuano a imporre.
Ma la cosa che ha più importanza in assoluto è che quasi il 100% dei cittadini di tutte queste cose non sa nulla e/o è totalmente disinteressato.

www.monetaproprieta.it/phpbb/viewtopic.php?f=14&t=171
Stige81
00venerdì 1 giugno 2012 15:31
Re:
AlessandroCacciatore, 01/06/2012 15.26:

Vediamo se questa spiega può essere utile.
...
In teoria le accise dovrebbero cambiare il nome dello scopo per cui si continuano a imporre.
Ma la cosa che ha più importanza in assoluto è che quasi il 100% dei cittadini di tutte queste cose non sa nulla e/o è totalmente disinteressato.


Esatto, ma forse è meglio che si continui a chiamarle così. Vista la situazione sarebbe più facile cambiare nome e dare una nuova conversione al valore.
L'unica soluzione per abbattere i costi sarebbe quella di rivedere l'aspetto logistico dato dai trasporti.
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