Omo o etero, questione di geni ed esperienze personali

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(richard)
00lunedì 7 luglio 2008 20:11
Non contano le pressioni della famiglia ne gli input della societa' . Il partner sessuale si sceglie a prescindere da fattori esterni

Non c’entrano le pressioni della famiglia o gli input che provengono dalla società. Se si diventa omosessuali o eterosessuali, lo si fa liberamente.

Al massimo, so viene influenzati da fattori ereditari o dalle esperienze passate personali. Insomma: l'eterosessualità e l'omosessualità non sono determinate da fattori esterni.

È la conclusione a cui sono giunti i ricercatori del Karolinska Institute (in Svezia) e della Queen Mary University di Londra (Gran Bretagna), al termine di uno studio – il più grande mai condotto su questo tema – pubblicato sulla rivista “Archives of Sexual Behavior”.

“I risultati mostrano, che gli atteggiamenti familiari e della società, sono meno influenti per il nostro comportamento sessuale rispetto a quanto pensato in passato”, ha detto Niklas Langstrom, uno dei ricercatori.

“Invece, il ruolo più importante è svolto dai fattori genetici e dalle esperienze individuali”. In particolare, l'ambiente condiviso dai soggetti del campione (compresi i familiari e gli atteggiamenti della società) ha spiegato circa il 17% delle scelte dei partner sessuali, i fattori genetici il 39% e le esperienze uniche e personali il 66%.da:Staibene.it
jole88
00martedì 8 luglio 2008 00:08
la verità sta sempre in un compromesso eracliteo, tra il nostro io piu interiore (i geni) e il nostro io più esteriore (l'esperienza).

Innato e appreso si fondono così in un 'unica identità: l'io.

e tale io dev'essere sempre rispettato in quanto potenzialmente potrebbe essere o diventare un mio io. Il rispetto diventa così, garanzia di una società civile e priva di ipocriti e stupidi compromessi!
Yoko Dark
00martedì 8 luglio 2008 12:35
ma scusate eh...le esperienze uniche lo sanno gli svedesi che vengono da eventi in società e quindi esterni, o credono che si fanno da soli in uno sgabuzzino isolati da tutti?
(richard)
00martedì 8 luglio 2008 21:33
Re:
jole88, 08/07/2008 0.08:

la verità sta sempre in un compromesso eracliteo, tra il nostro io piu interiore (i geni) e il nostro io più esteriore (l'esperienza).

Innato e appreso si fondono così in un 'unica identità: l'io.

e tale io dev'essere sempre rispettato in quanto potenzialmente potrebbe essere o diventare un mio io. Il rispetto diventa così, garanzia di una società civile e priva di ipocriti e stupidi compromessi!


Bel concetto,sono pienamente d'accordo! [SM=g27811]


jole88
00mercoledì 9 luglio 2008 01:58
grazie! non ho capito però la domanda di yoko dark..
Yoko Dark
00mercoledì 9 luglio 2008 02:02
era una domanda ironica...intendevo che le esperienze uniche degli individui si fanno con i contatti sociali e quindi c'era una contraddizione a mio parere...nella mia "domanda" era provocatoria per dire che le esperienze uniche delle persone nn si fanno chiusi in una cantina, bensì nella società...
jole88
00mercoledì 9 luglio 2008 13:02
ah ok!! scusa ma ogni tanto son un po duro di testa!!! si è vero..
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