Le olimpiadi invernali sono finite ed è il momento di dare le votazioni.
Sochi 2014, le pagelle.
Sochi 8: ha superato una prova tutt’altro che facile, visti i fatti che hanno preceduto i XXII Giochi bianchi (gli attentati di Volgograd a fine 2013) e il can can di timori che si era scatenato sull’Olimpiade nel Caucaso. Ci sono stati indiscutibilmente dei ritardi e delle corse contro il tempo, soprattutto nella consegna di alcuni hotel e nel completamento di certe infrastrutture, ma tutto sommato il sistema ha retto. E ha pagato l’idea di dislocare l’area olimpica costiera in un’unica zona, quella di Adler, che ha reso possibile la gestione di situazioni complicate, come i controlli di sicurezza. Il rovescio della medaglia è che si è stati, per 3 settimane, in una specie di “Truman Show”: però non c’è mai stata la minima percezione che si vivesse in una situazione di pericolo. Quanto alle code ai check point, hanno riguardato solo i veicoli; gli screening delle persone hanno funzionato velocemente e questa è stata una sorpresa. Noi italiani, prima di lamentarci, dovremmo rammentare che ai Giochi di Torino si formavano assembramenti biblici (e non era colpa dei russi o di Putin).
Spedizione italiana 6: due argenti, sei bronzi e otto “medaglie di legno”. Ci sono tre medaglie in più rispetto al 2010, ma a differenza di Vancouver (dove Giuliano Razzoli vinse lo slalom in extremis) è mancato l’oro. Il medagliere ci castiga: dodicesimo posto ex aequo nel computo totale, ma ventiduesimo per qualità (sono solo 26 le nazioni andate a medaglia). Certo, ci sono anche dei risultati migliori rispetto alla missione in Canada, però abbiamo dato l’idea di una nazione con troppi “buchi” e con crolli in discipline che hanno sempre rappresentato un punto di forza: il fondo, che ha raccolto zero podi, è l’esempio emblematico; era dal 1988 che la disciplina principe tra quelle nordiche non regalava un flop simile agli azzurri. Purtroppo, oltre a problemi legati al ricambio generazionale e alla crisi economica, sta venendo a galla l’occasione mancata dopo Torino 2006: tutti, dallo Stato, al Coni, agli Enti locali, hanno rovinato un’eredità che nei Paesi normali sarebbe stata galoppata e sfruttata. Pertanto, qui il voto diventa un 4. E la rabbia monta...
Per gli altri voti, ecco il link:
www.corriere.it/foto-gallery/sport/speciali/2014/olimpiadi-invernali-sochi/sochi-2014-pagelle_5be2ca2c-9c7b-11e3-bf70-ea8899950404...
Fonte: Corriere della sera.it