Nuovi dettagli sulla Exploration Roadmap della NASA

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KOSLINE
00venerdì 23 marzo 2012 00:24
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Gli ultimi documenti sulla NASA Exploration Roadmap indicano per la prima volta la volontà da parte dell’agenzia spaziale americana di un ritorno di astronauti sulla superficie della Luna. Il documento in questione, elaborato dalla divisione Exploration Systems Development (ESD), è noto negli ambienti interni di NASA come ConOps (Concept of Operations).

Secondo la linea ufficiale adottata fino ad ora da NASA e dal suo amministratore, Charles Bolden, soltanto un piano di sviluppo generico e un paio di missioni di test del nuovo Space Launch System (SLS) erano state definite. Questa linea è stata mantenuta anche al Congresso nella recente richiesta di finanziamento per l’anno fiscale 2013. A quanto pare, però, diversi team stanno lavorando dietro le quinte per definire con maggiore dettaglio il piano di esplorazione oltre l’orbita terrestre (BEO) che la NASA dovrà adottare nei prossimi anni.

Il piano definito fino ad ora prevede due missioni (EM-1 ed EM-2) circumlunari, una senza equipaggio ed una con, seguite da un piano di sviluppo generico che porti all’esplorazione di un asteroide (NEA) nella metà degli ’20 e con l’obiettivo finale di una missione con equipaggio verso Marte negli anni ’30.

L’esistenza del rapporto ConOps documenta per la prima volta dopo la cancellazione del programma Constellation gli sforzi della NASA di definire maggiormente il proprio piano di esplorazione nei prossimi decenni. Il documento definisce le cosiddette Design Reference Missions (DRMs) per Orion e SLS. Tra le varie DRMs c’è anche l’utilizzo della coppia Orion/SLS come backup per il trasporto di astronauti sulla ISS, anche se questa tipologia di missione rimane piuttosto improbabile per varie ragioni, tra le quali il sovradimensionamento di SLS per un utilizzo del genere. I requisiti di questa missione, comunque, prevedono un massimo di 216 giorni di durata, con 6 giorni di trasferimento e 210 di attracco alla ISS.

Altri DRMs sono elencati nella cosiddetta “Tactical Timeframe”, che comprende i voli per i quali si aveva già un certo dettaglio, ovvero EM-1 ed EM-2, e per i quali è previsto l’utilizzo di SLS nella versione iniziale, o Block 1. Essa prevede un payload massimo di 70 tonnellate tramite l’utilizzo di due booster a propellenti solidi a 5 segmenti, 4 motori RS-25D per il primo stadio ed uno stadio superiore criogenico provvisorio (Interim Criogenic Propulsion Stage, o ICPS), probabilmente derivato dal Centaur. Come noto EM-1 prevede una missione senza equipaggio della durata di circa 7-10 giorni, con Orion che effettuerà un flyby lunare e successivo rientro a terra, qualificando per il volo umano BEO sia SLS che Orion. Il lancio è previsto per il 2017. EM-2 utilizzerà lo stesso hardware, questa volta con un equipaggio a bordo. La missione prevede una durata di circa 10-14 giorni con immissione in orbita lunare. Il lancio è attualmente previsto per il 2021, ma è ormai noto che la NASA stia premendo per anticipare la missione al 2019.

Il rapporto ConOps aggiunge quindi una serie di DRMs sotto il nome di “Strategic Timeframe”. Per queste missioni, di cui fino ad oggi non si conosceva molto, è previsto l’utilizzo di SLS Block 1A, capace di mettere in orbita fino a 105 tonnellate tramite l’utilizzo dello stadio superiore definitivo, che prevede l’utilizzo dei motori J-2X. La prima missione elencata è simile ad EM-2, ed è di tipo LLO (Low Lunar Orbit). Si prevede l’invio di un equipaggio in orbita lunare per un totale di 12 giorni, di cui almeno 3 in LLO.

La Strategic Timeframe del rapporto ConOps menziona anche una missione di tipo LSS (Lunar Surface Sortie) prevedendo quindi l’esplorazione diretta della superficie lunare. Per la prima volta dalla cancellazione del programma Constallation si fa riferimento al ritorno di astronauti sulla Luna.

Nel dettaglio, la missione prevede l’esplorazione da parte di un equipaggio di quattro astronauti delle regioni equatoriali oppure polari del nostro satellite. Ovviamente sarà necessario sviluppare un opportuno Lunar Lander, a due o tre stadi. Non è chiaro se questo significherà la resurrezione del programma Altair o si svilupperà il tutto ex-novo. Si prevedono due lanci dell’SLS Block 1A, a distanza di 121 giorni, il primo con il modulo lunare, ed il secondo con Orion e l’equipaggio. Non sono state stabilite date precise, ma poiché tale missione dipende solo dalla disponibilità di SLS Block 1A e del lander, potrebbe essere fattibile già nella prima metà degli anni ’20.

Oltre a queste missioni tramite SLS ed Orion, NASA lavorerà anche allo sviluppo del cosiddetto “Exploration Gateway”, la stazione orbitante da posizionare nel punto lagrangiano Terra-Luna L2, che potrà servire come base di appoggio sia per le missioni lunari che per quelle di esplorazione degli asteroidi NEA e, successivamente, quelle marziane. Ci sarebbero forti spinte all’interno di NASA per cominciare lo sviluppo e la costruzione dell’Exploration Gateway già dopo la missione EM-2. Indipendentemente da questo, sia che le missioni lunari vengano effettuate utilizzando solo hardware SLS, sia che si utilizzi l’Exploration Gateway, appare sempre più probabile che la NASA stia preparando un programma che preveda missioni LLO seguite da missioni LSS, prima di passare all’esplorazione degli asteroidi NEA. Le missioni relative a quest’ultimo obiettivo coprono una buona parte del rapporto ConOps, ma ancora non sono filtrati ulteriori dettagli in merito.

Il documento non specifica nessun dettaglio sulle missioni di esplorazione di Marte, classificate come TBD (To Be Determined). A quanto pare, comunque, ci sarebbe almeno un team al lavoro su missioni verso Phobos e/o Deimos, prima di un vero e proprio sbarco su Marte. Sicuramente queste missioni avverranno comunque non prima della metà degli anni ’30.

articolo by Matteo Carpentieri
Immagine (C): NASA
fonte dati : www.astronautinews.it
Luca DT
00venerdì 23 marzo 2012 01:33
Mi lascia parecchio deluso,'sto rapporto.
Ma niente lacrimucce...ci sto facendo l'abitudine...

Dopo che ho preso la pillola rossa,mi sto rendendo conto che la realtà è meno variegata di quel che credevo:
Anche sotto "questi" punti di vista.

Diciamo che credo sempre meno che ci siano missioni non catalogate
Credo sempre più che siamo realmente ancora dei pivellini nello spazio...

Era più carina la mia realtà di mesi addietro. Anche a livello di ore di sonno [SM=g8180]
Ok...1.30 domani si lavora.
Buonanotte [SM=g2806965]
KOSLINE
00venerdì 23 marzo 2012 05:07
Re:
Luca DT, 23/03/2012 01.33:

Mi lascia parecchio deluso,'sto rapporto.
Ma niente lacrimucce...ci sto facendo l'abitudine...

Dopo che ho preso la pillola rossa,mi sto rendendo conto che la realtà è meno variegata di quel che credevo:
Anche sotto "questi" punti di vista.

Diciamo che credo sempre meno che ci siano missioni non catalogate
Credo sempre più che siamo realmente ancora dei pivellini nello spazio...

Era più carina la mia realtà di mesi addietro. Anche a livello di ore di sonno [SM=g8180]
Ok...1.30 domani si lavora.
Buonanotte [SM=g2806965]



In realtà questo rapporto almeno ci indica una volontà da parte della Nasa di voler ritornare sulla luna dopo cmq il blocco momentaneo di Obama della missione Constellation www.nasa.gov/externalflash/CxEMM_SITE/index.html , quindi per quanto possa sembrare poca cosa e' una cosa positiva se realmente poi messo in pratica



Per il viaggiare nello spazio e' più complicato rischioso ed economico di quanto normalmente si possa pensare anche causa film e telefilm tipo Star Trek che ci fanno sembrare tutto semplice e facile .

Un ingegnere aerospaziale mi disse una volta , Immagina che la Luna Luca e' un immenso diamante, che e' la cosa più cara che abbiamo sulla Terra , be per quanto costano oggi le spedizioni spaziali per la Luna non ci converrebbe andarlo a prendere e non di poco ma di tanto [SM=g1420769]

Serve nuova tecnologia di propulsione aerospaziale per sbloccare la situazione , speriamo bene amico Luca [SM=g2806963]

_Thomas88_
00venerdì 23 marzo 2012 14:03
Concordo con Kos...
E comunque sembra essere un bel programmino quello della NASA per gli anni che verranno...anzi, per i prossimi decenni.

E questo documento è uscito poco dopo la "roadmap" russa che illustra le future missioni e obiettivi dell'ente spaziale russo.
Che stia per iniziare una nuova corsa tra Russia e USA per chi per primo arriverà su Marte?
bambino_69
00sabato 24 marzo 2012 22:14
bello e completo questo programmino nasa

almeno per il medio lungo termine qualcosa in ballo c'è.

penso che anche la cina, forse, si inserirà, anche se solo parzialmente, in questa corsa. forse la cina "ci darà" alla luna più che a marte. però mica è detto. seguiamo gli sviluppi
Trigomo
00domenica 25 marzo 2012 00:19
Secondo la mia umile opinione, penso che ormai l'unico motivo valido per ritornare sulla luna sia quello di costruire una base di appoggio per future missioni spaziali. A questo punto spendere per spendere un mare di soldi per andare sulla luna, meglio la missione per andare su Marte!
_Thomas88_
00lunedì 26 marzo 2012 14:26
Re:
Trigomo, 25/03/2012 00.19:

Secondo la mia umile opinione, penso che ormai l'unico motivo valido per ritornare sulla luna sia quello di costruire una base di appoggio per future missioni spaziali. A questo punto spendere per spendere un mare di soldi per andare sulla luna, meglio la missione per andare su Marte!




Però in molti credono che per andare su Marte il primo passo sia quello di ritornare sulla Luna... [SM=g2201354]
KOSLINE
00mercoledì 28 marzo 2012 10:35
NASA Exploration Roadmap: le missioni verso gli asteroidi
Le missioni verso asteroidi vicini all’orbita terrestre (NEA) sono uno degli obiettivi principali del “Flexible Path” individuato dalla NASA ed implementato nella Global Exploration Roadmap. Notizie riguardanti il recente documento interno “Concept of Operations” (ConOps) elaborato dalla divisione Exploration Systems Development (ESD) della NASA hanno aggiunto ulteriori dettagli relativi alle future missioni NEA.

Il documento ConOps individua diverse missioni possibili per NASA, anche se, fino ad ora, solo EM-1 ed EM-2 (missioni circumlunari) sono ufficialmente stabilite. Recentemente è stata resa nota l’intenzione di un ritorno sulla superficie della Luna entro la prima metà degli anni ’20. Tra gli obiettivi elencati nel ConOps è trapelato anche l’inizio dell’esplorazione marziana, individuata a partire dalla seconda metà degli anni ’30. Secondo il ConOps i dieci anni tra i due obiettivi saranno verosimilmente dedicati a missioni NEA in modo da acquisire tecniche e conoscenze in vista delle missioni verso Marte, elencando tre diverse tipologie di missione: “Initial-”, “Advanced-”, e “Full-capabilities”.

Le missioni “Initial Capability NEA” (IC-NEA) sono elencate all’interno della Strategic Timeframe, di cui fanno parte anche le missioni in orbita bassa lunare (LLO) e sulla superficie (LSS). Le missioni IC-NEA prevedono un equipaggio umano e l’utilizzo di SLS-Block 1A, come per le missioni LLO e LSS. Oltre ad Orion, comunque, gli astronauti scelti per esplorare gli asteroidi avranno bisogno almeno di altri due elementi: il Deep Space Habitat (DSH) e il Robotics and EVA Module (REM).

Il DSH permetterà agli astronauti di vivere e lavorare durante la durata della missione, e le proposte iniziali sono state descritte in un recente articolo su AstronautiNews. Il REM fornirà agli astronauti un mezzo per effettuare in sicurezza l’esplorazione degli asteroidi.

Le missioni IC-NEA prevedono l’utilizzo di due lanci di SLS-Block 1A (payload massimo 105 t). Il DSH ed il REM verrebbero lanciati con il primo, mentre il secondo lancio avverrebbe almeno 121 giorni dopo con Orion e il sistema propulsivo necessario al raggiungimento dell’orbita dell’asteroide prescelto (Earth Departure Stage, o EDS). I quattro astronauti a bordo di Orion effettuerebbero la propria missione in circa 369 giorni, di cui 14 nei pressi dell’asteroide.

Il ConOps individua poi un altro elenco di missioni di riferimento (Design Reference Missions – DRM), denominato “Architectural Timeframe”. All’interno di questo elenco figurano le missioni Advanced Capability NEA (AC-NEA), che prevedono un’esplorazione più dettagliata e ravvicinata dell’asteroide rispetto alle IC-NEA. Queste missioni utilizzeranno il lanciatore pesante Space Launch System nella sua versione finale da 130 t, o SLS-Block 2. Questa versione di SLS non sarà disponibile prima della fine degli anni ’20.

Le missioni AC-NEA utilizzeranno tre lanci SLS. I primi due, distanziati di 121 giorni, utilizzeranno due SLS-Block 1A, il primo con il DSH e il REM, ed il secondo con un il sistema propulsivo Cryogenic Propulsion System (CPS) Block 2 e un payload non specificato. Il terzo lancio, dopo altri 121 giorni, utilizzerebbe SLS-Block 2 con Orion e l’equipaggio. La durata della missione di esplorazione sarebbe di 364 giorni, anche qui con 14 giorni nei pressi dell’asteroide.

La terza tipologia di missioni, o Full Capability NEA (FC-NEA), sarebbe la favorita da NASA, sia perché non prevede l’utilizzo di SLS-Block 2, sia perché prevede l’utilizzo di uno stadio di propulsione elettrica solare (Solar Electric Power – SEP) e lo Space Exploration Vehicle (SEV). Il SEV sarebbe un mezzo modulare e servirebbe sia da modulo abitativo che da mezzo di esplorazione a destinazione per almeno due astronauti, permettendo sia operazioni assistite roboticamente che EVA.

Le missioni FC-NEA prevedono tre lanci SLS-Block 1A. Il primo servirebbe a portare in orbita il DSH, l’hardware SEP e uno stadio propulsivo. Per il secondo lancio, sempre con SLS-Block 1A, ma con il CPS-Block 2, ci sarebbe da aspettare almeno 647 giorni e servirebbe a immettere in orbita il SEV, mentre il terzo lancio porterebbe Orion con gli astronauti su un SLS-Block 1A e CPS/Block 1 dopo altri 121 giorni. Anche in questo caso la missione sarebbe di 364 giorni con 14 giorni presso il NEA.

Mentre la preparazione alle missioni NEA è in realtà già cominciata tramite le operazioni sottomarine NEEMO (NASA Extreme Environment Mission Operations), nessuna timeline è stata finora stabilita. È comunque possibile che maggiori dettagli saranno disponibili entro qualche settimana. Documenti interni NASA evidenziano infatti che ad aprile è prevista una presentazione interna all’agenzia dell’ex-direttore del programma Shuttle John Shannon, il quale sta coordinando il team per l’elaborazione della roadmap. I tempi coinciderebbero anche con la fine dei lavori della divisione ESD che sta ancora lavorando alla definizione delle missioni verso le lune di Marte, cioè l’ultimo stadio della roadmap prevista dal ConOps.


articolo by Matteo Carpentieri

fonte dati : www.astronautinews.it [SM=g1950684]
_Thomas88_
00mercoledì 28 marzo 2012 12:08
Sembra che la NASA sia fermamente convinta di effettuare delle missioni umane su degli asteoridi. Questa tipo di missioni sembrano importantissime, soprattutto in vista del grande passo verso Marte.
Ma non sono da meno ed attenzione a sottovalutarle:
insomma, si tratta pur sempre di una missione di 1 anno, mai tentata prima.
Sarebbe un passo importantissimo per l'esplorazione spaziale, al pari del primo uomo sulla Luna.
KOSLINE
00mercoledì 28 marzo 2012 13:10
Re:
_Thomas88_, 28/03/2012 12.08:

Sembra che la NASA sia fermamente convinta di effettuare delle missioni umane su degli asteoridi. Questa tipo di missioni sembrano importantissime, soprattutto in vista del grande passo verso Marte.
Ma non sono da meno ed attenzione a sottovalutarle:
insomma, si tratta pur sempre di una missione di 1 anno, mai tentata prima.
Sarebbe un passo importantissimo per l'esplorazione spaziale, al pari del primo uomo sulla Luna.



Quoto , molto importanti e poi tecnicamente meno difficili e dispendiose che andare su Marte , insomma una via di mezzo per prepararsi al grande sbarco Marziano [SM=g10034]


_Thomas88_
00mercoledì 28 marzo 2012 19:39
Re: Re:
KOSLINE, 28/03/2012 13.10:

insomma una via di mezzo per prepararsi al grande sbarco Marziano [SM=g10034]






Giustissimo!
bambino_69
00sabato 31 marzo 2012 21:52
un anno di missione è una bella impresa. una nuova frontiera per l'astronautica in effetti.
ma si sa che la Nasa è in grado di preparare adeguatamente i suoi uomini.

eppoi penso che le missioni sugli asteroidi possano darci una mano a capire come "deviarne" la rotta, se per sfiga ce nè uno in collisione con noi.

_Thomas88_
00lunedì 2 aprile 2012 18:55
Re:
bambino_69, 31/03/2012 21.52:

eppoi penso che le missioni sugli asteroidi possano darci una mano a capire come "deviarne" la rotta, se per sfiga ce nè uno in collisione con noi.





...non tanto sfiga...è matematica la cosa!

E comunque anche secondo me una missione umana su un asteroide, oltre ad aiutarci a capirne meglio la sua natura, ci aiuterebbe moltissimo a capire come poterlo deviare.
papero16
00lunedì 2 aprile 2012 20:39
e poi kissà, scoprire qualche bella cosa imprevista su uno di questi asteroidi..
_Thomas88_
00martedì 3 aprile 2012 18:44
Re:
papero16, 02/04/2012 20.39:

e poi kissà, scoprire qualche bella cosa imprevista su uno di questi asteroidi..




...si spera sempre! [SM=g2201348]
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