Che cos'è l'Analisi Bioenergetica
Per introdurre l'Analisi Bioenergetica utilizzerò un brano tratto da Wikipedia (
http://it.wikipedia.org/wiki/Analisi_bioenergetica ) e poi da me ampliato/modificato.
L’Analisi Bioenergetica nasce come approccio psicoterapeutico ideato e sistematizzato dall’americano Alexander Lowen (23 dicembre 1910 – 28 ottobre 2008), allievo dello psicoanalista Wilhelm Reich (24 marzo 1897 – 03 novembre 1957).
Il presupposto che sta alla base di questa teoria è che esista una corrispondenza fra struttura fisica e psicologica: Lowen afferma che
il corpo non mente mai, intendendo con questo che la nostra storia è scritta nel nostro organismo, nelle sue contrazioni, nella sua postura, nelle sue tensioni respiratorie.
Scopo del processo terapeutico è quello di allentare queste tensioni,
permettendo alle emozioni sottese di essere liberate, al fine di trovare un senso e un significato all’interno del proprio percorso di vita. L’energia di cui parla Lowen è quella dell’intero organismo, quella che sta alla base della vita e di tutte le nostre attività come esseri umani.
Si tratta di un concetto molto vicino a quello orientale di Chi e Prana, anche se nel caso di Lowen non si parla di concetti "esoterici", bensì di una
forza vitale, una carica vitale propria del nostro organismo.
Uno degli obiettivi dell’Analisi Bioenergetica è ad esempio quello di ampliare la respirazione, cominciando dalla percezione di quanto questa sia abitualmente limitata da tensioni croniche.
Nel cammino di ricerca del proprio benessere, l’approccio bioenergetico propone un
concetto di salute basato sull’integrazione psiche-soma. Il solo lavoro mentale non è sufficiente ad apportare un cambiamento radicato e profondo, così come il solo lavoro corporeo non permette di dare voce alla verità del corpo, possibile esclusivamente attraverso una rielaborazione verbale.
L’Analisi Bioenergetica si pre-occupa, dunque, di
garantire una comunicazione fra la psiche e il soma, favorendone l’integrazione.
Nella teoria di Lowen noi reagiamo ai nostri vissuti anche attraverso "aggiustamenti" corporei, i quali hanno come conseguenza un'alterazione nello sviluppo del nostro organismo, sia in termini strutturali/anatomici che funzionali.
In questo percorso si accompagna la persona verso un maggiore contatto con il proprio corpo, con i movimenti interiori.
Attraverso tecniche quali posture, movimenti, respirazioni, unite alle tecniche più tipicamente verbali, è possibile quindi portare la persona a "scoperchiare" ricordi da tempo dimenticati.
In questo processo la persona rivive gli eventi, talvolta anche a livello corporeo.
Questo può avvenire sotto forma di sensazioni (ciò che la persona ha provato in quel momento), oppure di insight (alla persona viene "un'illuminazione", un riaffiorare improvviso di un ricordo, o di un elemento di questo).
In altri casi il ricordo può riaffiorare con la potenza di uno tsunami.
Proprio per questo non mi stancherò mai di sottolineare la pericolosità delle soluzioni "fai da te" o di quei personaggi "fatti da sé".
Imparare qualche tecnica è semplicissimo, fare riaffiorare un ricordo è abbastanza semplice (se le tecniche vengono applicate correttamente ne è una diretta conseguenza)…ma questi personaggi
sarebbero poi in grado di gestire tutto ciò che ne verrebbe fuori? La differenza con un professionista è principalmente proprio questa: la capacità di accompagnare la persona,
nel pieno rispetto dei suoi tempi di maturazione, essendo il professionista in grado di modulare l'intensità dell'esperienza in modo che la rivisitazione dell'evento (e soprattutto del vissuto legato ad esso) non costituisca un ulteriore trauma ad un trauma già vissuto in passato…
PS: in realtà l'Analisi Bioenergetica è ben più complessa di quanto descritto sopra, ma per questo mi rimetto ad eventuali domande, dubbi, richieste di chiarimenti...